Slitta a dopo il 7 maggio la decisione di rimuovere la rotatoria di Montegrosso
La nota della ditta d'Oria, che accoglie l'invito del Prefetto Riflesso
venerdì 26 aprile 2024
15.32
Al momento nessuno provvederà alla rimozione della rotatoria di Montegrosso, situata sulla provinciale n.2 che collega Andria a Canosa di Puglia. La decisione è della ditta D'Oria di Andria, incaricata del completamento delle opere stradali sull'importante arteria viaria della Bat, che in tarda mattinata di venerdì 26 aprile, ha inviato a tutti i soggetti interessati a questa vicenda, questa decisione, maturata all'esito di quanto avvenuto negli ultimi giorni ed al fine di evitare "disordini e/o situazioni ancora più gravi".
La scelta segue l'invito rivolto dal Prefetto Rosanna Riflesso a "differire le operazioni di rimozione della rotatoria" in data successiva alla prossima riunione dei soggetti coinvolti, prevista per il 7 maggio.
E intanto, al Circolo Coloni di Montegrosso, alle ore 17 di oggi, è prevista un'assemblea dei residenti e degli esercenti le attività del borgo, in cui si discuterà degli ultimi sviluppi di questa delicata situazione, riunione in cui è prevista la partecipazione della Sindaca Giovanna Bruno.
Da quanto si apprende della vicenda è stata interessata dai residenti e gli esercenti le attività del borgo rurale, oltre che il giudice amministrativo anche la magistratura ordinaria, con una serie di esposti e diffide che adesso dovrebbero portare a delle conseguenziali decisioni.
La scelta segue l'invito rivolto dal Prefetto Rosanna Riflesso a "differire le operazioni di rimozione della rotatoria" in data successiva alla prossima riunione dei soggetti coinvolti, prevista per il 7 maggio.
E intanto, al Circolo Coloni di Montegrosso, alle ore 17 di oggi, è prevista un'assemblea dei residenti e degli esercenti le attività del borgo, in cui si discuterà degli ultimi sviluppi di questa delicata situazione, riunione in cui è prevista la partecipazione della Sindaca Giovanna Bruno.
Da quanto si apprende della vicenda è stata interessata dai residenti e gli esercenti le attività del borgo rurale, oltre che il giudice amministrativo anche la magistratura ordinaria, con una serie di esposti e diffide che adesso dovrebbero portare a delle conseguenziali decisioni.