Silent Play: in prima persona dalla parte di chi fugge e di chi assiste
L'evento promosso dall’Ufficio Migrantes celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
giovedì 11 gennaio 2018
S'intitola "Memorie del nostro fugimento – Partire è un po' morire" – prodotto da "La Piccionaia" Centro di Produzione Teatrale di Vicenza in collaborazione con Festival Biblico e con il coordinamento artistico di Vincenzo Losito - l'evento che inaugura una serie di iniziative finalizzate a celebrare la "Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato", promossa dall'Ufficio Migrantes della Diocesi di Andria.
Quali sono i segni, i gesti, gli oggetti che differenziano gli "altri" da "noi"? Alcune semplici domande portano gli spettatori al cuore della domanda per provare a dare nuovo significato al termine "spaesamento".
Un gruppo di persone si riuniscono in uno spazio pubblico, guidate da una voce in cuffia: gli attori si muovono tra loro, distribuiscono oggetti e propongono ai partecipanti istruzioni, suggerimenti, spostamenti, movimenti e domande. Due storie parallele: per ogni storia, un "noi" e un "loro": due mondi diversi, due modi diversi di ballare, di guardarsi, di alzarsi e sedersi. Due "bande sonore" che diventano due narrazioni destinate a confliggere. Lo spettatore diventa parte attiva e si trova a decidere personalmente se prendere posizione e reagire, oppure subire e adeguarsi.
Qui un'anteprima dell'evento.
"Memorie del nostro fugimento – Partire è un po' morire" è uno spettacolo teatrale che nasce dalla lunga conoscenza di palcoscenico di Carlo Presotto e dalla sua altrettanto approfondita esperienza di conduzione di laboratori teatrali, che unita allo strumento della radioguida messo a punto nel progetto Silent Play propone una modalità innovativa di rapporto tra attori e spettatori, integrando azioni fisiche, voci registrate e colonna sonora.
Silent Play è, appunto, un progetto di drammaturgia dei luoghi, una vera e propria audio guida teatrale urbana interattiva. Una serie di itinerari da percorrere a piedi, per una piccola comunità in movimento condotta da un attore performer. La performance teatrale di venerdì 12 gennaio '18 è aperta ad un massimo di 40 partecipanti. Due gli spettacoli in programma: uno alle ore 18:00 e l'altro alle ore 21:00. Obbligo di prenotazione al 320-4799462.
Quali sono i segni, i gesti, gli oggetti che differenziano gli "altri" da "noi"? Alcune semplici domande portano gli spettatori al cuore della domanda per provare a dare nuovo significato al termine "spaesamento".
Un gruppo di persone si riuniscono in uno spazio pubblico, guidate da una voce in cuffia: gli attori si muovono tra loro, distribuiscono oggetti e propongono ai partecipanti istruzioni, suggerimenti, spostamenti, movimenti e domande. Due storie parallele: per ogni storia, un "noi" e un "loro": due mondi diversi, due modi diversi di ballare, di guardarsi, di alzarsi e sedersi. Due "bande sonore" che diventano due narrazioni destinate a confliggere. Lo spettatore diventa parte attiva e si trova a decidere personalmente se prendere posizione e reagire, oppure subire e adeguarsi.
Qui un'anteprima dell'evento.
"Memorie del nostro fugimento – Partire è un po' morire" è uno spettacolo teatrale che nasce dalla lunga conoscenza di palcoscenico di Carlo Presotto e dalla sua altrettanto approfondita esperienza di conduzione di laboratori teatrali, che unita allo strumento della radioguida messo a punto nel progetto Silent Play propone una modalità innovativa di rapporto tra attori e spettatori, integrando azioni fisiche, voci registrate e colonna sonora.
Silent Play è, appunto, un progetto di drammaturgia dei luoghi, una vera e propria audio guida teatrale urbana interattiva. Una serie di itinerari da percorrere a piedi, per una piccola comunità in movimento condotta da un attore performer. La performance teatrale di venerdì 12 gennaio '18 è aperta ad un massimo di 40 partecipanti. Due gli spettacoli in programma: uno alle ore 18:00 e l'altro alle ore 21:00. Obbligo di prenotazione al 320-4799462.