Sicurezza urbana e riordino Corpo della Polizia Locale: la scommessa del M5S per Andria
La nota di Vincenzo Coratella, candidato al Consiglio comunale
mercoledì 12 agosto 2020
12.13
«Secondo la legge regionale, dovrebbero essere 200 gli agenti di polizia municipale, ma ad oggi siamo appena a 68 effettivi, compreso il comandante.
Il rilancio della città - scrive il candidato al Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Coratella - passa necessariamente anche per una nuova organizzazione della sicurezza urbana. Considerato che senza ordine pubblico non vi può essere sviluppo sociale e soprattutto economico ecco che per città come Andria, capoluogo di provincia, è necessario ripensare ad una politica efficace di controllo e vigilanza. Fermo restando che l'insediamento della Questura comporterà la presenza dell'Autorità di Pubblica sicurezza provinciale proprio nella città Fidelis, essa dovrà necessariamente lavorare in stretto contatto con il Comune, a cui gli ultimi decreti sicurezza hanno conferito compiti e materie.
Il personale della Polizia Locale ad Andria è insufficiente: oggi con appena 68 effettivi, compreso il comandante, la pianta organica ne annovera ben 120 mentre, secondo la legge regionale ce ne dovrebbero essere 200. Quindi di questo passo la Polizia Locale non potrà più funzionare. Situazione generata, altresì, da una scellerata visione politica che ha consentito negli ultimi anni, sia la mobilità esterna, che quella interna, con ripercussioni negative sui numeri del corpo di polizia municipale.
Rotta che non è stata modificata nemmeno durante il periodo di gestione commissariale. Serve, quindi, pensare a nuovi concorsi e per fare questo sarà necessario avere il via libero del Governo. Occupazione, sicurezza e sviluppo sociale ed economico per la città.
Ne riparleremo con un altro articolo che riprende alcuni dei punti del candidato sindaco Michele Coratella».
Il rilancio della città - scrive il candidato al Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Coratella - passa necessariamente anche per una nuova organizzazione della sicurezza urbana. Considerato che senza ordine pubblico non vi può essere sviluppo sociale e soprattutto economico ecco che per città come Andria, capoluogo di provincia, è necessario ripensare ad una politica efficace di controllo e vigilanza. Fermo restando che l'insediamento della Questura comporterà la presenza dell'Autorità di Pubblica sicurezza provinciale proprio nella città Fidelis, essa dovrà necessariamente lavorare in stretto contatto con il Comune, a cui gli ultimi decreti sicurezza hanno conferito compiti e materie.
Il personale della Polizia Locale ad Andria è insufficiente: oggi con appena 68 effettivi, compreso il comandante, la pianta organica ne annovera ben 120 mentre, secondo la legge regionale ce ne dovrebbero essere 200. Quindi di questo passo la Polizia Locale non potrà più funzionare. Situazione generata, altresì, da una scellerata visione politica che ha consentito negli ultimi anni, sia la mobilità esterna, che quella interna, con ripercussioni negative sui numeri del corpo di polizia municipale.
Rotta che non è stata modificata nemmeno durante il periodo di gestione commissariale. Serve, quindi, pensare a nuovi concorsi e per fare questo sarà necessario avere il via libero del Governo. Occupazione, sicurezza e sviluppo sociale ed economico per la città.
Ne riparleremo con un altro articolo che riprende alcuni dei punti del candidato sindaco Michele Coratella».