Siccità, Aqp riduce la pressione dell'acqua anche ad Andria
Giovanna Bruno: " Da tempo ci siamo impegnati al risparmio dell'acqua"
martedì 22 ottobre 2024
16.31
Anche ad Andria saranno operate riduzioni di pressione da parte dell'Acquedotto Pugliese per ottimizzare l'acqua a disposizione. Si tratta di misure per affrontare la perdurante siccità che sta causando disservizi in vaste aree del Sud Italia e minaccia sempre più la disponibilità idrica anche in Puglia.
Nonostante la tecnologia messa in campo negli ultimi anni e le azioni di risparmio, le scarse piogge e le temperature oltre la media nei territori dove sono situate le fonti interregionali da cui si approvvigiona la Puglia continuano a ridurre la disponibilità di acqua. E l'Osservatorio permanente dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale ha aumentato il livello di severità idrica per il potabile in Puglia da basso a medio, rendendo necessari nuovi interventi. Se la siccità dovesse continuare, entro poche settimane la quantità di risorsa idrica potrebbe essere insufficiente a soddisfare appieno la domanda.
Al fine di preservare l'acqua ancora disponibile e allontanare il rischio di un inasprimento delle restrizioni, AQP dal 21 ottobre ha avviato riduzioni di pressione su tutta la rete. Eventuali disagi potranno essere avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo. Acquedotto Pugliese ricorda inoltre l'importanza di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell'acqua.
«Da tempo abbiamo aderito alla campagna di risparmio dell'acqua – dichiara il Sindaco Giovanna Bruno - che sta diventando il bene più prezioso in assoluto e lo sarà sempre di più in futuro. Ciascuno di noi può fare la sua parte per il consumo responsabile dell'acqua, evitando gli usi non prioritari della stessa e gli sprechi pericolosi. Si raccomanda collaborazione anche nella diffusione di queste informazioni. Possibilmente senza le solite polemiche, che non servono certo a riempire gli invasi di acqua»