Sgualciti dalla vita: le storie di uomini «fuoriusciti»
Il libro di Niccolò Agrimi tra ritorni alla realtà e futuri sospesi. Giovedì 21 marzo, presso l'Artificio in via Massaro
mercoledì 20 marzo 2013
Domani, giovedì 21 marzo, alle ore 19:00 presso l'Artificio, sarà presentato il libro Sgualciti dalla vita, opera d'esordio di Niccolò Agrimi.
Nel testo predominano temi e figure lucide anche di fronte alla violenza, estremamente disincantate o allo stesso modo ciniche, nessuna inclinazione alle mezze misure; personaggi che in piccolo (per via della brevità dei racconti) ricordano talvolta i «fuoriusciti» di Michele Lupo, raccolta di racconti della stessa collana Nuovelettere. Come altro definire, se non «fuoriusciti», un uomo che si fa consapevolmente spaccare la faccia per rifarsi una dentiera con i soldi dell'assicurazione, o una banda di ladri che paga il disturbo a una famiglia indigente cui erano entrati furtivamente in casa, o un lavoratore indefesso che paga a caro prezzo la sua ossessione per le prove, le conferme, e in particolare per i bottoni? A modo loro, in tutti questi casi si tratta di figure che perdono a un certo punto il contatto con il binario che li avrebbe condotti per una vita infelice ma consueta, ritrovandosi davanti a un'esperienza inaspettata il cui seguito può solo immaginarsi ma rimane sospeso, aperto a un futuro talvolta vagamente meno fosco, talvolta a immediati e bruschi ritorni alla realtà.
Niccolò Agrimi è nato in un paesino dell'Abruzzo alla fine del secolo scorso e vive in un altrettanto piccolo paese della Puglia. Laureato in Filosofia con studi su R. Rorty, M. Heidegger e L. Wittgenstein, è stato dottore di ricerca presso l'Università degli Studi di Bari, dove ha studiato e scritto del pensiero di J. Derrida. Ha vissuto a Parigi per motivi accademici. Nei dieci anni di studi universitari si è salvato dal baratro dell'accademia facendo il cameriere, il raccoglitore di olive, il musicista da strapazzo e andando a infastidire la gente citofonando per lasciare volantini promozionali. Non è mai comparso in televisione né ha mai fatto sport. Ha sempre letto, ma non sempre gli è capitato di leggere qualcosa che lo appassionasse realmente. Ci sono ovviamente delle eccezioni: Borges, Bukowski, Landsdale, Westlake, Gutiérrez, Richler, Bunker, Ellroy, Nove, Bellow e altri che non ricorda. Da tempo preferisce la finzione alla realtà.
L'evento è organizzato dalla Libreria Guglielmi in collaborazione con In_The_Pending e Fatti di Parole.
Nel testo predominano temi e figure lucide anche di fronte alla violenza, estremamente disincantate o allo stesso modo ciniche, nessuna inclinazione alle mezze misure; personaggi che in piccolo (per via della brevità dei racconti) ricordano talvolta i «fuoriusciti» di Michele Lupo, raccolta di racconti della stessa collana Nuovelettere. Come altro definire, se non «fuoriusciti», un uomo che si fa consapevolmente spaccare la faccia per rifarsi una dentiera con i soldi dell'assicurazione, o una banda di ladri che paga il disturbo a una famiglia indigente cui erano entrati furtivamente in casa, o un lavoratore indefesso che paga a caro prezzo la sua ossessione per le prove, le conferme, e in particolare per i bottoni? A modo loro, in tutti questi casi si tratta di figure che perdono a un certo punto il contatto con il binario che li avrebbe condotti per una vita infelice ma consueta, ritrovandosi davanti a un'esperienza inaspettata il cui seguito può solo immaginarsi ma rimane sospeso, aperto a un futuro talvolta vagamente meno fosco, talvolta a immediati e bruschi ritorni alla realtà.
Niccolò Agrimi è nato in un paesino dell'Abruzzo alla fine del secolo scorso e vive in un altrettanto piccolo paese della Puglia. Laureato in Filosofia con studi su R. Rorty, M. Heidegger e L. Wittgenstein, è stato dottore di ricerca presso l'Università degli Studi di Bari, dove ha studiato e scritto del pensiero di J. Derrida. Ha vissuto a Parigi per motivi accademici. Nei dieci anni di studi universitari si è salvato dal baratro dell'accademia facendo il cameriere, il raccoglitore di olive, il musicista da strapazzo e andando a infastidire la gente citofonando per lasciare volantini promozionali. Non è mai comparso in televisione né ha mai fatto sport. Ha sempre letto, ma non sempre gli è capitato di leggere qualcosa che lo appassionasse realmente. Ci sono ovviamente delle eccezioni: Borges, Bukowski, Landsdale, Westlake, Gutiérrez, Richler, Bunker, Ellroy, Nove, Bellow e altri che non ricorda. Da tempo preferisce la finzione alla realtà.
L'evento è organizzato dalla Libreria Guglielmi in collaborazione con In_The_Pending e Fatti di Parole.