Sgominato gruppo criminale della mafia georgiana: contestato un furto ad Andria
L'operazione della Squadra Mobile di Bari stamane all'alba: sei arresti e 32 indagati
giovedì 6 marzo 2014
17.21
Sgominata stamane una cellula barese della mafia georgiana: la Polizia, infatti, ha eseguito all'alba, ordinanze di custodia cautelare nei confronti di componenti di un gruppo criminale, molto attivo nelle province di Bari, Barletta Andria Trani e Taranto, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e ricettazione. Sei arrestati, un obbligo di dimora, otto ricercati e 32 persone complessivamente indagate: l'indagine della Squadra Mobile della Polizia di Bari, ha permesso di colpire la banda di georgiani a cui vengono contestati 19 tra furti e tentativi di furto in appartamento e la ricettazione del materiale rubato. Tra i vari appartamenti, in particolare di Bari e Taranto, vi è anche un furto nella Città di Andria precisamente consumato il 22 maggio del 2012 ed uno in via Rizzitelli a Barletta il 12 giugno dello stesso anno.
Nel corso delle indagini sulla cellula barese del clan "Kutaisi" della mafia georgiana sono stati eseguiti numerosi arresti in flagranza di reato, sequestrati ingenti quantitativi di preziosi e sofisticata attrezzatura per l'apertura delle porte blindate. Due gli italiani coinvolti, i ricettatori, uno di Bari e l'altro di Napoli. Particolarmente importante anche il ruolo delle donne spesso badanti o domestiche con regolare permesso di soggiorno, che con le loro informazioni e notizie davano suggerimenti utili agli uomini della banda criminale.
Inoltre, nell'ambito dell'attività di contrasto, nel solo capoluogo, in particolare nei quartieri Poggiofranco, Murat e Carrassi, dal gennaio 2013, sono stati arrestati complessivamente 38 cittadini georgiani e 13 sono stati indagati in stato di libertà.
Nel corso delle indagini sulla cellula barese del clan "Kutaisi" della mafia georgiana sono stati eseguiti numerosi arresti in flagranza di reato, sequestrati ingenti quantitativi di preziosi e sofisticata attrezzatura per l'apertura delle porte blindate. Due gli italiani coinvolti, i ricettatori, uno di Bari e l'altro di Napoli. Particolarmente importante anche il ruolo delle donne spesso badanti o domestiche con regolare permesso di soggiorno, che con le loro informazioni e notizie davano suggerimenti utili agli uomini della banda criminale.
Inoltre, nell'ambito dell'attività di contrasto, nel solo capoluogo, in particolare nei quartieri Poggiofranco, Murat e Carrassi, dal gennaio 2013, sono stati arrestati complessivamente 38 cittadini georgiani e 13 sono stati indagati in stato di libertà.