Settimana corta nelle scuole medie, genitori divisi
Fa discutere la decisione presa dalla maggior parte degli istituti, non resta altro che sperimentare la novità e valutare
martedì 4 luglio 2017
9.43
Da alcuni giorni si sta assistendo ad una divisione di orientamento tra i genitori degli alunni iscritti alle scuole medie in merito alla decisione presa dalla maggior parte delle scuole medie andriesi di attuare la "settimana corta" che prevede lo svolgimento delle attività scolastiche dal lunedì al venerdì con sei ore giornaliere.
A riguardo si riporta il pensiero di quella parte dei genitori che sono favorevoli all'adozione della settimana corta nelle scuole.
«Non possiamo fare a meno di provare stupore nell'apprendere che gruppi di genitori stanno contestando l'introduzione, nella scuola secondaria di primo grado, del modello organizzativo della settimana corta, approvato con larga maggioranza dai Consigli d'Istituto su proposta dei Collegi dei docenti, da cui ugualmente tale modello è stato sostenuto. I nostri figli, già da tempo, sono abituati a questa formula organizzativa per aver frequentato con risultati adeguati ai diversi livelli di apprendimento per ben 5 anni la scuola primaria dalle 8,05 alle 13,35 circa, dal lunedì al venerdì. Ci dissociamo con forza dai cori di protesta in quanto crediamo che il modello della settimana corta, ampiamente adottato in tutto il Nord Europa e Nord e Centro Italia, oltre alle tante scuole operanti in città meridionali, ci consentirà di condividere esperienze e di trascorrere più tempo con i nostri figli o di utilizzare la giornata del sabato per favorire progetti di potenziamento o ampliamento dell'offerta formativa. Siamo fiduciosi nella professionalità dei nostri docenti che sapranno ricorrere alle strategie didattiche più appropriate per interagire adeguatamente con i nostri figli nelle diverse fasi della giornata scolastica. Anche sul versante degli esiti formativi ci sentiamo sereni e rassicurati dall'esperienza positiva qui ad Andria, ma anche di altri paesi limitrofi, di scuole medie che da molti anni adottano tale modello organizzativo con il conforto del trend positivo delle iscrizioni, chiaro indicatore dell'apprezzamento e del credito che l'offerta formativa delle scuole riscuotono sul territorio. Inoltre, dai riscontri effettuati dai loro genitori, gli alunni frequentanti le scuole medie che adottano tale modello organizzativo, concludono con successo l'esperienza scolastica in tale ordine di scuola con adeguati livelli di preparazione in tutte le discipline e prosecuzione con successo nel successivo ordine di scuola».
Non rimane altro che sperimentare, per il prossimo anno scolastico, questa nuova articolazione oraria e valutare successivamente con cognizione i risultati di questa innovazione.
A riguardo si riporta il pensiero di quella parte dei genitori che sono favorevoli all'adozione della settimana corta nelle scuole.
«Non possiamo fare a meno di provare stupore nell'apprendere che gruppi di genitori stanno contestando l'introduzione, nella scuola secondaria di primo grado, del modello organizzativo della settimana corta, approvato con larga maggioranza dai Consigli d'Istituto su proposta dei Collegi dei docenti, da cui ugualmente tale modello è stato sostenuto. I nostri figli, già da tempo, sono abituati a questa formula organizzativa per aver frequentato con risultati adeguati ai diversi livelli di apprendimento per ben 5 anni la scuola primaria dalle 8,05 alle 13,35 circa, dal lunedì al venerdì. Ci dissociamo con forza dai cori di protesta in quanto crediamo che il modello della settimana corta, ampiamente adottato in tutto il Nord Europa e Nord e Centro Italia, oltre alle tante scuole operanti in città meridionali, ci consentirà di condividere esperienze e di trascorrere più tempo con i nostri figli o di utilizzare la giornata del sabato per favorire progetti di potenziamento o ampliamento dell'offerta formativa. Siamo fiduciosi nella professionalità dei nostri docenti che sapranno ricorrere alle strategie didattiche più appropriate per interagire adeguatamente con i nostri figli nelle diverse fasi della giornata scolastica. Anche sul versante degli esiti formativi ci sentiamo sereni e rassicurati dall'esperienza positiva qui ad Andria, ma anche di altri paesi limitrofi, di scuole medie che da molti anni adottano tale modello organizzativo con il conforto del trend positivo delle iscrizioni, chiaro indicatore dell'apprezzamento e del credito che l'offerta formativa delle scuole riscuotono sul territorio. Inoltre, dai riscontri effettuati dai loro genitori, gli alunni frequentanti le scuole medie che adottano tale modello organizzativo, concludono con successo l'esperienza scolastica in tale ordine di scuola con adeguati livelli di preparazione in tutte le discipline e prosecuzione con successo nel successivo ordine di scuola».
Non rimane altro che sperimentare, per il prossimo anno scolastico, questa nuova articolazione oraria e valutare successivamente con cognizione i risultati di questa innovazione.