Servizio 118 Asl Bat, le associazioni di volontariato verso il disimpegno
Sconcerto per Anpas Puglia: «Rinnoviamo ai vertici l'invito ad attivare entro la fine di agosto il tavolo di concertazione»
giovedì 11 agosto 2022
10.05
«Settembre sarà un mese altrettanto infuocato per il Servizio di Emergenza-Urgenza 118 della sesta Provincia pugliese»: lo scrivono in una nota Vito Fato e Domenico Galazia, rispettivamente segretario e presidente regionale di Anpas Puglia.
«La ASL BT, infatti, parrebbe non voler cogliere l'invito al dialogo sollecitato dalle Associazioni convenzionate affinché si attivi un tavolo di concertazione ad hoc per delineare un più adeguato modello di gestione, nelle more che possa auspicabilmente concludersi l'iter procedurale per l'internalizzazione del servizio sotto la propria società in house. Al momento, quindi, non si può far altro che ascrivere l'incontro tenutosi lo scorso 9 giugno, primo ed unico, ad un mero esercizio di stile.
Già dal dicembre 2021, con una nota sottoscritta anche da Misericordie, avevamo reso note le criticità che si trovavano ormai quotidianamente ad affrontare le Associazioni in conseguenza ad un quadro organizzativo profondamente stravolto da due anni di emergenza pandemica e che, tuttavia, le ha viste comunque costantemente in trincea per garantire assistenza alle proprie comunità. I tempi biblici per lo sbarellamento dei pazienti presso i Pronto Soccorso, che sta determinato defezioni numericamente importanti tra i volontari, l'incremento esponenziale dei costi di gestione (soprattutto quello correlato al personale dipendente) e, di conseguenza, il rischio concreto di un default finanziario, hanno convinto le Pubbliche Assistenze e le altre Associazioni del territorio che sia giunto il momento di mollare. Viepiù. Le Associazioni non hanno affatto apprezzato la proroga unilateralmente disposta dalla ASL BT con la determinazione del Maggio scorso, peraltro dalle stesse contestata.
Un comportamento irrituale e per nulla rispettoso, mai verificatosi nel corso di vent'anni di collaborazione. D'altro canto, i vertici della ASL avrebbero dovuto cogliere i chiari segnali di disimpegno delle OdV, sia per quanto attiene al bando per il riaffidamento delle postazioni di Ambulanza strutturate, sia per quanto attiene la gestione delle postazioni temporanee di Castel del Monte e di Margherita di Savoia e della postazione di soccorso in mare presso la città delle saline.
Sul punto, sembrerebbe caduto nel vuoto anche l'invito a mutuare i modelli organizzativi concertati con le ASL di Bari e Brindisi, già pienamente a regime, i cui vertici hanno invece evidentemente ben compreso la necessità di ridefinire gli accordi nelle more dell'internalizzazione del servizio. Un processo di rivisitazione del sistema - è utile precisare e i fatti lo hanno peraltro dimostrato! - che le reti del volontariato organizzato e le proprie associate non hanno mai inteso ostacolare (nonostante qualcuno si affanni ancora a dichiarare il contrario), pur consapevoli delle conseguenze per i livelli qualitativi del servizio.
Un disimpegno, quindi, che si rende necessario e non più procrastinabile, per un verso a causa di procedure di affidamento totalmente fuori dal perimetro del mutato quadro normativo di settore e per altro che esporrebbero concretamente i sodalizi al rischio di perdita dei requisiti oltre che portare le stesse al dissesto economico. Sul punto, a nulla vale e nulla cambia la discutibile "vittoria" della ASL in sede giudiziaria! Rinnoviamo quindi ai vertici della ASL BT l'invito ad attivare entro la fine di agosto il tavolo di concertazione più volte richiesto al fine di poter addivenire ad una soluzione condivisa. Di contro, la strada è chiaramente tracciata e nessun potrà arrogarsi il diritto ascrivere alle Pubbliche Assistenze ed alle altre Associazioni convenzionate, responsabilità che di certo non hanno. Esse, invece, hanno finora certamente peccato di eccessivo senso di responsabilità. Un comportamento che paradossalmente rischiano di pagare molto caro, tanto loro, quanto le rispettive comunità che supportano ogni giorno, sin dalla loro costituzione, anche nei momenti più drammatici».
«La ASL BT, infatti, parrebbe non voler cogliere l'invito al dialogo sollecitato dalle Associazioni convenzionate affinché si attivi un tavolo di concertazione ad hoc per delineare un più adeguato modello di gestione, nelle more che possa auspicabilmente concludersi l'iter procedurale per l'internalizzazione del servizio sotto la propria società in house. Al momento, quindi, non si può far altro che ascrivere l'incontro tenutosi lo scorso 9 giugno, primo ed unico, ad un mero esercizio di stile.
Già dal dicembre 2021, con una nota sottoscritta anche da Misericordie, avevamo reso note le criticità che si trovavano ormai quotidianamente ad affrontare le Associazioni in conseguenza ad un quadro organizzativo profondamente stravolto da due anni di emergenza pandemica e che, tuttavia, le ha viste comunque costantemente in trincea per garantire assistenza alle proprie comunità. I tempi biblici per lo sbarellamento dei pazienti presso i Pronto Soccorso, che sta determinato defezioni numericamente importanti tra i volontari, l'incremento esponenziale dei costi di gestione (soprattutto quello correlato al personale dipendente) e, di conseguenza, il rischio concreto di un default finanziario, hanno convinto le Pubbliche Assistenze e le altre Associazioni del territorio che sia giunto il momento di mollare. Viepiù. Le Associazioni non hanno affatto apprezzato la proroga unilateralmente disposta dalla ASL BT con la determinazione del Maggio scorso, peraltro dalle stesse contestata.
Un comportamento irrituale e per nulla rispettoso, mai verificatosi nel corso di vent'anni di collaborazione. D'altro canto, i vertici della ASL avrebbero dovuto cogliere i chiari segnali di disimpegno delle OdV, sia per quanto attiene al bando per il riaffidamento delle postazioni di Ambulanza strutturate, sia per quanto attiene la gestione delle postazioni temporanee di Castel del Monte e di Margherita di Savoia e della postazione di soccorso in mare presso la città delle saline.
Sul punto, sembrerebbe caduto nel vuoto anche l'invito a mutuare i modelli organizzativi concertati con le ASL di Bari e Brindisi, già pienamente a regime, i cui vertici hanno invece evidentemente ben compreso la necessità di ridefinire gli accordi nelle more dell'internalizzazione del servizio. Un processo di rivisitazione del sistema - è utile precisare e i fatti lo hanno peraltro dimostrato! - che le reti del volontariato organizzato e le proprie associate non hanno mai inteso ostacolare (nonostante qualcuno si affanni ancora a dichiarare il contrario), pur consapevoli delle conseguenze per i livelli qualitativi del servizio.
Un disimpegno, quindi, che si rende necessario e non più procrastinabile, per un verso a causa di procedure di affidamento totalmente fuori dal perimetro del mutato quadro normativo di settore e per altro che esporrebbero concretamente i sodalizi al rischio di perdita dei requisiti oltre che portare le stesse al dissesto economico. Sul punto, a nulla vale e nulla cambia la discutibile "vittoria" della ASL in sede giudiziaria! Rinnoviamo quindi ai vertici della ASL BT l'invito ad attivare entro la fine di agosto il tavolo di concertazione più volte richiesto al fine di poter addivenire ad una soluzione condivisa. Di contro, la strada è chiaramente tracciata e nessun potrà arrogarsi il diritto ascrivere alle Pubbliche Assistenze ed alle altre Associazioni convenzionate, responsabilità che di certo non hanno. Esse, invece, hanno finora certamente peccato di eccessivo senso di responsabilità. Un comportamento che paradossalmente rischiano di pagare molto caro, tanto loro, quanto le rispettive comunità che supportano ogni giorno, sin dalla loro costituzione, anche nei momenti più drammatici».