Sequestrano ragazza di Andria per farla prostituire: arrestate tre donne ed un uomo
Operazione del nucleo investigativo dei Carabinieri del Comando provinciale della Bat con i colleghi di Lecce
lunedì 5 dicembre 2022
11.22
Questa mattina, lunedì 5 dicembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani -supportati da militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari e del Comando Provinciale di Lecce- hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare -emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica- nei confronti di 4 soggetti (tre donne e un uomo, tutti di nazionalità italiana) ritenuti gravemente indiziati -a vario titolo, in concorso tra loro- di sequestro di persona, rapina, tentata estorsione, lesioni nei confronti di una ragazza -minorenne all'epoca dei fatti- nonché detenzione e porto abusivi di arma.
Le indagini -condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani- hanno avuto inizio nel maggio di quest'anno, a seguito della denuncia formalizzata dalla ragazza, di Andria, che aveva riferito di essersi sottratta all'attività di prostituzione che due delle indagate gestivano mediante la pubblicazione di annunci sul web, fissando incontri che avvenivano in varie province della Puglia ed anche a Milano. Secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa) nella serata del 15 maggio u.s. gli indagati avevano raggiunto la vittima ad Andria -presso un immobile in cui la ragazza si trovava in compagnia di alcuni amici- e la aggredivano con calci e pugni, costringendola a salire a bordo dell'autovettura con cui erano giunti sul posto e -dopo averla colpita all'occhio con un coltello ed averla poi minacciata con una pistola per farla desistere dalla sua intenzione di denunciare i fatti- le sottraevano anche il telefono cellulare ed alcuni oggetti personali; la giovane riusciva a divincolarsi ed a fuggire con l'aiuto di un passante che si era accorto di quanto stava accadendo e l'aveva fatta rifugiare nella propria macchina, allontanandosi e trasportandola presso il pronto soccorso dell'ospedale "Lorenzo Bonomo" di Andria, mettendola poi in contatto con la madre, in compagnia della quale la ragazza si presentava presso la locale Stazione Carabinieri della città Fidelis, denunciando i fatti. Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Trani e Lecce, a disposizione del GIP.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all'esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
Le indagini -condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trani- hanno avuto inizio nel maggio di quest'anno, a seguito della denuncia formalizzata dalla ragazza, di Andria, che aveva riferito di essersi sottratta all'attività di prostituzione che due delle indagate gestivano mediante la pubblicazione di annunci sul web, fissando incontri che avvenivano in varie province della Puglia ed anche a Milano. Secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle successive fasi processuali condotta anche alla luce del contributo della difesa) nella serata del 15 maggio u.s. gli indagati avevano raggiunto la vittima ad Andria -presso un immobile in cui la ragazza si trovava in compagnia di alcuni amici- e la aggredivano con calci e pugni, costringendola a salire a bordo dell'autovettura con cui erano giunti sul posto e -dopo averla colpita all'occhio con un coltello ed averla poi minacciata con una pistola per farla desistere dalla sua intenzione di denunciare i fatti- le sottraevano anche il telefono cellulare ed alcuni oggetti personali; la giovane riusciva a divincolarsi ed a fuggire con l'aiuto di un passante che si era accorto di quanto stava accadendo e l'aveva fatta rifugiare nella propria macchina, allontanandosi e trasportandola presso il pronto soccorso dell'ospedale "Lorenzo Bonomo" di Andria, mettendola poi in contatto con la madre, in compagnia della quale la ragazza si presentava presso la locale Stazione Carabinieri della città Fidelis, denunciando i fatti. Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Trani e Lecce, a disposizione del GIP.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all'esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.