Senza casco in scooter e moto ad Andria: nell'ultimo mese ben 17 multe dei Carabinieri
Imprudenza, superficialità e tracotanza: una abitudine dura a scomparire
giovedì 14 settembre 2023
13.19
Da soli o con il passeggero, su scooter o moto, rigorosamente senza casco. Ad Andria accade ancora questo, pur essendo trascorso oltre un ventennio da quando l'uso del casco è diventato obbligatorio. Infatti è dal 2000 che per chiunque vada a cavalcioni di un mezzo a motore a due ruote, l'obbligo del casco allacciato ed omologato è una norma di legge, con tanto di dure sanzioni.
Purtroppo non per tutti ed Andria non è da meno. In poco meno di un mese, infatti i Carabinieri della Compagnia di Andria, nucleo radiomobile e stazione, hanno elevato ben 17 contravvenzioni al Codice della Strada, secondo quanto dispone l'articolo 171, comma 1-2-3, ovvero guida senza casco. Per i contravventori, oltre alla multa è scattato anche il fermo del ciclomotore/motociclo per 60 giorni.
Malgrado questo deterrente, non è difficile trovare ancora qualcuno che ama circolare sulle due ruote con il vento nei capelli, infischiandosene di regole e precetti. Un' abitudine difficile da scardinare totalmente, situazioni sanzionatorie che hanno dell'incredibile, dove nel momento dei controlli, centauri e passeggeri, cercano di trovare le scuse più inverosimili per giustificare questa grave mancanza.
Quasi una sorta di ostentazione a non indossarlo, come accade oggi per i conducenti di biciclette elettriche e monopattini che scorrazzano nel traffico cittadino, non solo compiendo numerose irregolarità (come non fermarsi agli stop o ai semafori rossi) ma mettendo a rischio la propria incolumità (oltre a quelle degli altri che trovano sulla loro strada) non indossando il casco regolamentare. Sia ben chiaro, l'obbligatorietà per questi mezzi non è stata ancora introdotta compiutamente, ma ormai il governo è deciso ad introdurre tale obbligo sia per monopattini che biciclette elettriche, almeno per i minorenni, considerata l'lata incidentalità di questi mezzi, anche a causa dell'elevata velocità che raggiungono.
Siamo sicuri che malgrado l'introduzione dell'obbligatorietà anche per questi veicoli, saranno in molti ad eludere tali norme. Ad allora ben vengano le multe e le sanzioni comminate dalle Forze dell'ordine, che ricordiamo servono anche a garantire la sicurezza della viabilità urbana, per tutti quanti noi.
Purtroppo non per tutti ed Andria non è da meno. In poco meno di un mese, infatti i Carabinieri della Compagnia di Andria, nucleo radiomobile e stazione, hanno elevato ben 17 contravvenzioni al Codice della Strada, secondo quanto dispone l'articolo 171, comma 1-2-3, ovvero guida senza casco. Per i contravventori, oltre alla multa è scattato anche il fermo del ciclomotore/motociclo per 60 giorni.
Malgrado questo deterrente, non è difficile trovare ancora qualcuno che ama circolare sulle due ruote con il vento nei capelli, infischiandosene di regole e precetti. Un' abitudine difficile da scardinare totalmente, situazioni sanzionatorie che hanno dell'incredibile, dove nel momento dei controlli, centauri e passeggeri, cercano di trovare le scuse più inverosimili per giustificare questa grave mancanza.
Quasi una sorta di ostentazione a non indossarlo, come accade oggi per i conducenti di biciclette elettriche e monopattini che scorrazzano nel traffico cittadino, non solo compiendo numerose irregolarità (come non fermarsi agli stop o ai semafori rossi) ma mettendo a rischio la propria incolumità (oltre a quelle degli altri che trovano sulla loro strada) non indossando il casco regolamentare. Sia ben chiaro, l'obbligatorietà per questi mezzi non è stata ancora introdotta compiutamente, ma ormai il governo è deciso ad introdurre tale obbligo sia per monopattini che biciclette elettriche, almeno per i minorenni, considerata l'lata incidentalità di questi mezzi, anche a causa dell'elevata velocità che raggiungono.
Siamo sicuri che malgrado l'introduzione dell'obbligatorietà anche per questi veicoli, saranno in molti ad eludere tali norme. Ad allora ben vengano le multe e le sanzioni comminate dalle Forze dell'ordine, che ricordiamo servono anche a garantire la sicurezza della viabilità urbana, per tutti quanti noi.