Seminario diocesano, dalla seconda fase azioni per il lavoro

Don Massaro: «Il lavoro è un'urgenza», Delfino: «Emerse buone pratiche»

domenica 1 febbraio 2015 9.22
A cura di Stefano Massaro
Si è conclusa ad Andria la seconda fase del Seminario Diocesano di studio che ha trattato il tema "Per un lavoro dal volto umano. Riflessioni e proposte". La prima fase, vissuta nei giorni 19 e 20 novembre scorsi, ha visto la partecipazione di tre delegati per ogni comunità parrocchiale e un delegato per ogni aggregazione laicale o associazione di categoria. Dagli incontri è emersa la volontà di darsi da fare con piccoli gesti e buone pratiche per far si che il lavoro torni al centro di ogni pensiero della comunità: «Il lavoro è un'urgenza - ha detto Don Gianni Massaro, Vicario della Diocesi di Andria - il Cardinal Bagnasco aprendo i lavori della CEI ha detto che è una priorità pastorale, perchè l'assenza di lavoro sta creando tantissimo disagio nelle nostre popolazioni ed è per questo che è importante fare qualcosa. Come chiesa locale ci occupiamo del lavoro perchè a noi interessa l'uomo e chi vive nella precarietà lavorativa. A tutti i lavori, però, abbiamo voluto dare un taglio operativo e non dottrinale, perchè l'intento è individuare insieme processi e strumenti per restituire dignità a chi l'ha perduta, magari per un lavoro precario, per un lavoro che non c'è più o che sta perdendo proprio in questi giorni».

Lo stesso Vicario rilancia la vicinanza della Chiesa alle ultime vertenze territoriali di chi sta perdendo il lavoro: «Come Chiesa vogliamo esprimere la nostra vicinanza e la nostra solidarietà e vogliamo davvero fare qualcosa - ha detto Don Gianni Massaro - ma serve davvero l'impegno di tutti, della Chiesa, delle parti sociali e di ciascuno di noi, cercando di orientare il presente verso un futuro migliore con gesti concreti e parole credibili».

Praticamente, quello che è accaduto durante i gruppi di lavoro, ce lo spiega Francesco Delfino, animatore del progetto Policoro: «I delegati di tutte le Parrocchie, nel precedente seminario, si sono raccolti in gruppi di lavoro per analizzare i bisogni e costruire azioni pastorali. Ovviamente questi non sono interventi mirati, strutturati e dedicati al lavoro ma sono esperienze per animare le comunità cristiane. In concreto, per esempio, proprio nella comunicazione sono tante le esperienze già esistenti nella Diocesi che meritano però maggiormente attenzione e vanno comunicate e divulgate con particolare professionalità. Ma anche la valorizzazione di tutti quei beni presenti sul territorio e di proprietà della Diocesi che se ben gestiti possono dare sviluppo ed opportunità lavorative. Non abbiamo dimenticato l'investimento che deve proseguire sul progetto di microcredito dal titolo "Barnaba" che finanzia l'autoimprenditorialità. Infine, anche le parrocchie possono fare tanto inserendo il tema del lavoro nei percorsi formativi dei propri ragazzi».