Scuola, rifiuti e opere pubbliche, M5S: "Che disastro"
"Andriesi alle prossime elezioni non fatevi fregare"
giovedì 8 novembre 2018
9.56
«Le giustificazioni del Sindaco Giorgino ai tanti problemi che ormai affliggono la nostra città, a causa del dissesto provocato dalla attuale maggioranza, ormai somigliano ai sacchetti dell' "asfalto rapido" con cui si cerca disperatamente di tamponare le ormai tante ed enormi buche presenti sulle strade cittadine. Come quei sacchetti anche le giustificazioni del Sindaco Giorgino non possono più nascondere il disastro che lui, assieme al noto esponente politico Nino Marmo ed a tutti gli altri consiglieri comunali della maggioranza hanno causato», tuonano i rappresentanti del Movimento 5 Stelle di Anria.
Ed ecco la disamina dei problemi: «Azzerata l'assistenza scolastica specialistica ai bambini disabili con le cooperative sul baratro del fallimento, mensa e trasporto scolastico affidati a sole speranze, libri che verranno pagati chissà quando, contributo alle scuole paritarie azzerato quest'anno mentre non si sa cosa accadrà per avere il contributo dell'anno passato.
Gli effetti del piano di rientro rischiano di colpire anche il trasporto pubblico in città, per cui abbiamo amministratori bipolari che esultano per la ZTL nel centro storico ma poi con l'eventuale riduzione delle circolari e quindi aumento del traffico veicolare privato, sono in silenzio sull'aumento dell'inquinamento dell'aria. Stesso discorso per i rifiuti. Cosa ancora potremmo dire di un'amministrazione comunale che ha un debito pauroso con il gestore della raccolta dei rifiuti e dimentica di riscuotere il dovuto dal gestore della discarica comunale che poi scompare con il fallimento? Noi, con amaro sarcasmo, risponderemmo che l'unica cosa a non risentire del dissesto sono stati i soldi delle tangenti che la famiglia Sangalli ha confessato di aver versato».
«Un accenno merita anche la questione opere pubbliche, ferme o chiuse con diverse ditte in attesa di essere pagate, dove l'unica cosa che non conosce crisi sono il numero delle inaugurazioni del Sindaco, anche tre per la stessa opera. Ed e' inutile appellarsi ai problemi ereditati, poichè la precedente amministrazione a quella attuale, aveva ancora come Sindaco Giorgino.
Un po' come alla Provincia, dove il Presidente è ancora Giorgino, motivo per il quale c'è una coerente somiglianza tra le buche delle strade comunali e quelle provinciali. Ma almeno per le buche comunali pare in arrivo un soluzione degna della ormai smisurata fantasia del Sindaco e della sua maggioranza, consistente in rifacimenti per quartiere, previsti nel piano delle opere pubbliche, con avvio dei lavori guarda caso a ridosso delle prossime elezioni, così, magari, da poter tentare di ottenere il voto da parte di qualche andriese distratto. Sarà un po' più complicato per costoro, avere i voti da quei nostri concittadini che hanno già perso o perderanno il proprio lavoro o la propria attività a causa loro. Andriesi non fatevi fregare...»
Ed ecco la disamina dei problemi: «Azzerata l'assistenza scolastica specialistica ai bambini disabili con le cooperative sul baratro del fallimento, mensa e trasporto scolastico affidati a sole speranze, libri che verranno pagati chissà quando, contributo alle scuole paritarie azzerato quest'anno mentre non si sa cosa accadrà per avere il contributo dell'anno passato.
Gli effetti del piano di rientro rischiano di colpire anche il trasporto pubblico in città, per cui abbiamo amministratori bipolari che esultano per la ZTL nel centro storico ma poi con l'eventuale riduzione delle circolari e quindi aumento del traffico veicolare privato, sono in silenzio sull'aumento dell'inquinamento dell'aria. Stesso discorso per i rifiuti. Cosa ancora potremmo dire di un'amministrazione comunale che ha un debito pauroso con il gestore della raccolta dei rifiuti e dimentica di riscuotere il dovuto dal gestore della discarica comunale che poi scompare con il fallimento? Noi, con amaro sarcasmo, risponderemmo che l'unica cosa a non risentire del dissesto sono stati i soldi delle tangenti che la famiglia Sangalli ha confessato di aver versato».
«Un accenno merita anche la questione opere pubbliche, ferme o chiuse con diverse ditte in attesa di essere pagate, dove l'unica cosa che non conosce crisi sono il numero delle inaugurazioni del Sindaco, anche tre per la stessa opera. Ed e' inutile appellarsi ai problemi ereditati, poichè la precedente amministrazione a quella attuale, aveva ancora come Sindaco Giorgino.
Un po' come alla Provincia, dove il Presidente è ancora Giorgino, motivo per il quale c'è una coerente somiglianza tra le buche delle strade comunali e quelle provinciali. Ma almeno per le buche comunali pare in arrivo un soluzione degna della ormai smisurata fantasia del Sindaco e della sua maggioranza, consistente in rifacimenti per quartiere, previsti nel piano delle opere pubbliche, con avvio dei lavori guarda caso a ridosso delle prossime elezioni, così, magari, da poter tentare di ottenere il voto da parte di qualche andriese distratto. Sarà un po' più complicato per costoro, avere i voti da quei nostri concittadini che hanno già perso o perderanno il proprio lavoro o la propria attività a causa loro. Andriesi non fatevi fregare...»