Sculture astronomiche in pietra naturale: l'esposizione di Tangaro

Tre realizzazioni d'arte a cura dell'architetto andriese in mostra a Minervino

martedì 18 agosto 2015
A cura di Stefano Massaro
Tre sculture in pietra naturale che rappresentano e racchiudono la sintesi degli studi astronomici rilevati a Castel del Monte, voluti da Federico II nella sua scultura/architettura come sintesi del pensiero astronomico del tempo. E' l'idea dell'architetto andriese Domenico Tangaro che ha inaugurato la sua particolare mostra nella Tenuta Bocca di Lupo di Tormaresca-Antinori, location sita tra Minervino Murge e il lago artificiale del Locone. La mostra è stata inaugurata nei giorni scorsi e resterà aperta al pubblico per tutta l'estate. Si tratta di sculture astronomiche presentate al pubblico in occasione dell'evento "Durantexpo" organizzato, sotto l'Alto Patrocinio del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dipartimento delle Politiche Europee), da AGReree e da Smart Agriculture.

A supporto della ricerca, ideazione e realizzazione delle sculture hanno contribuito, con un sodalizio culturale ed economico, due imprenditori del territorio della BAT: il Sig. Palumbo, amministratore della Tormaresca-Antinori ed il Sig. Fionda, amministratore della Fionda Marmi. Per loro la condivisione della ricerca architettonica elaborata e proposta dall'architetto Tangaro, supportata dalla centenaria esperienza in materia di Pietre Naturali dell'azienda marmorea racchiusa nelle antiche cave di Minervino Murge, ha reso possibile la realizzazione e il connubio tra ideazione architettonica, scultura, condivisione di intenti di studio e ricerca. I tre prototipi di studio preliminare, oggi sono esposti nelle sale di rappresentanza di Tormaresca-Antinori. Il sostegno della ricerca può essere sintetizzata nell'idea di voler rilevare, ricercare e studiare, nel territorio dell'Alta Murgia e della Piana del Locone, valori culturali di tipo fisico, metafisico, storico, architettonico ed astronomico che, sono direttamente collegati ai Prodotti Naturali di qualità del Territorio.

«L'idea si fonda sui miei studi di architettura in cui ho incrociato, molte mappe geografiche e astronomiche - ha detto l'architetto Domenico Tangaro - Una in particolare ha attratto la mia attenzione. Riguardava la relazione tra il mare Mediterraneo, l'Europa e l'Egitto, su cui, attraverso un disegno sintetico, è stato messo in evidenza da alcuni studiosi, l'allineamento geografico di tre luoghi esistenti sulla Terra tra cui il Castel del Monte in Italia, che risulta essere stato costruito nel centro geometrico-geografico tra la Grande Piramide di Cheope in Egitto, in direzione sud-est e la Cattedrale di Chartres in Francia, in direzione nord-ovest. Inoltre, interpolando alcuni studi sulle costellazioni celesti, sulle stelle e la relazione con alcune architetture sulla terra, è stato rilevato che Sirio, stella blu luminosissima, la più brillante nel cielo sud del solstizio d'inverno, a mezzanotte del 26 dicembre di ogni anno, dies natalis dell'imperatore Federico II, è allineata sull'asse nord-sud di Castel del Monte, in coincidenza dell'unica finestra trifora».

Coincidenze che non sono sfuggite all'architetto andriese: «Durante gli studi e le ricerche - ha detto ancora Tangaro - ho rilevato che, negli stessi anni in cui fu costruito Castel del Monte, in Italia, i monaci Cistercensi contribuirono alla costruzione della Cattedrale di Chartres in Francia, meta di pellegrinaggio molto antica, le cui origini sfuggono agli studiosi e di cui non si conosce il nome del costruttore, ma l'età della costruzione e il metodo costruttivo hanno consentito agli studiosi di supporre che c'è stato l'intervento dei monaci Cistercensi, grandi costruttori del medioevo, per la costruzione dei due edifici. Proprio i monaci Cistercensi nelle loro opere sono riusciti a fondere il linguaggio dell'architettura con quello della iconografia e dell'astronomia dove l'ordine, la simmetria e le corrispondenze, supportati dalla legge dei numeri, ha prodotto composizioni di simboli, arte, architettura e astronomia, composti segretamente in immense enciclopedie di pietra come le abbazie e i castelli».

«Ma ciò che mi ha incuriosito di più - ha proseguito Tangaro - di questi appunti raccolti sull'architettura, sull'arte e sull'astronomia è l'osservazione delle Costellazioni ad occhio nudo, in modo greco, in relazione all'architettura. Nelle notti d'estate, in Puglia, quando il cielo è terso, senza luna e senza nuvole, nella profondità del cielo blu-nero del Mediterraneo, sono riuscito a guardare il cielo ad occhio nudo e in modo nuovo. L'Architettura di Castel del Monte risulta essere stata modellata e scolpita in pietra naturale in relazione alla "mappa mobile del cielo" per studiarla e relazionarsi ad essa. A mio avviso, oggi è possibile percepire, conoscere, studiare e vivere tutto ciò, nel proprio giardino, o loggia o terrazzo privato, attraverso le sculture in Pietra naturale a partire dal Prisma Astronomico per passare alla Piramide Astronomica e per finire alla terza il Disco Astronomico, considerandole - ha concluso Tangaro - delle scultura astronomiche d'arte contemporanea e contestualmente indicatori per osservazioni astronomiche».
Sculture astronomiche in pietra naturale: la mostra di Domenico Tangaro
Sculture astronomiche in pietra naturale: la mostra di Domenico Tangaro
Sculture astronomiche in pietra naturale: la mostra di Domenico Tangaro