Scoppia il caso del servizio mensa/buoni pasto non effettuati nelle Asl pugliesi (ad eccezione di Bari)

Adesso la vicenda approda in Regione: saranno ascoltati i Dg della Asl, l'assessore alla sanità, quello del Dipartimento e le OO.SS.

venerdì 5 aprile 2024 17.37
La sanità in Puglia non finisce mai di sorprendere. Non si chiude una querelle che ne inizia un'altra. La sanità è così sempre più nell'occhio del ciclone. Sempre sottaciuto, messo in sordina adesso scoppia il caso del servizio mensa buoni pasto, garantito solo nella Asl di Bari ed escluso per tutte le altre.

Adesso il caso approda in Regione grazie a Massimiliano Stellato, consigliere regionale del Gruppo Misto (Italia viva) che intende così portare alla ribalta le aspettative (mai riconosciute) dei sanitari, tecnici ed amministrativi che lavorano nelle Aziende Sanitari pugliesi.

"I lavoratori delle Aziende Sanitarie pugliesi, con l'unica eccezione di quelli dell'Asl di Bari, sono ancora sprovvisti del servizio mensa o dei buoni pasto. Serve sanare subito questa insopportabile disparità e garantire uniformità nella fruizione del servizio su tutto il territorio regionale. Per questo, ho presentato in Commissione sanità una richiesta di audizione sul tema, al fine di audire, i direttori generali delle Asl, il direttore del Dipartimento salute, l'assessore regionale alla sanità e le organizzazioni sindacali del comparto", tiene a sottolineare Massimiliano Stellato, consigliere regionale del Gruppo Misto (Italia viva).

"La contrattazione collettiva - prosegue Stellato - stabilisce che le Aziende Sanitarie sono tenute a istituire i servizi mensa o ad assicurare il pasto con modalità sostitutive, fermi restando i limiti legati alle risorse economiche disponibili. Sul punto, nell'estate del 2020, il Consiglio regionale ha approvato una mozione che impegnava la Giunta a vigilare affinché in tutte le Asl pugliesi fossero applicate, in maniera uniforme, le previsioni inerenti le modalità di organizzazione e fruizione del servizio mensa.
Tutto ciò è rimasto lettera morta, fuorché a Bari, dove il personale sanitario fruisce dei buoni pasto sostitutivi della mensa aziendale. È ora - conclude Stellato - che questo diritto venga garantito a tutti, non solo ad alcuni".