Scoperto ad Andria un nuovo cimitero di auto rubate
Ritrovate vetture sparite a Trani, Bisceglie e Molfetta e Palo del Colle
venerdì 17 ottobre 2014
8.41
Un nuovo ritrovamento di auto rubate e sottoposte ad una vera e propria "vivisezione" risale a l'altro ieri quando i poliziotti del commissariato di P.S. di Canosa, nelle vicinanze del borgo di Montegrosso ad Andria a ridosso della sp 231, hanno scovato l'ennesimo deposito di auto rubate, alcune già private di pezzi di motore e pezzi di carrozzeria. Gli Agenti di P.S., impegnati in un consueto controllo del territorio finalizzato a contrastare il fenomeno dei furti d'auto, hanno fermato un furgone ford Transit contenente all'interno alcuni pezzi di ricambio. Al volante del furgone, un 50enne andriese già noto alle forze dell'ordine, denunciato a piede libero per ricettazione, riciclaggio e guida senza patente.
I poliziotti, coordinati dal vice questore aggiunto Maurizio Stefanizzi, hanno battuto la zona ed hanno trovato tracce di pneumatici su un terreno prossimo alla sp 231. In un uliveto attiguo sono state ritrovate scocche di auto rubate e diversi pezzi di automobili di marca Bmw, Opel e Hyundai. Da un immediato riscontro con la centrale, i poliziotti hanno verificato che le auto erano state rubate qualche ora prima a Trani, Bisceglie e Molfetta e Palo del Colle. Sul posto sono stati ritrovati anche diversi arnesi utilizzati per smontare e sezionare le autovetture è probabile che la banda dei ladri fosse sul posto intenta ad operare e che all'arrivo dei poliziotti abbia fatto perdere tracce dileguandosi nelle campagne.
Indagini sono in corso da parte del Commissariato di P.S. canosino per cercare anche di risalire agli acquirenti dei pezzi di ricambio, allargando quindi il fronte su questo autentico mercato nero perlustrando le autofficine dell'hinterland. Non è escluso che i pezzi di ricambio possano trovare collocazione sui mercati esteri. Purtroppo, il mercato illecito delle auto rubate è inarrestabilmente, non passa giorno che non vengano effettuate denunce di mezzi rubati. Un fenomeno allarmante i cui dati, forniti ogni anno dal Ministero dell'Interno, confermano che ogni 5 minuti una vettura viene rubata e soltanto meno della metà viene restituita ai legittimi proprietari. Va evidenziato che a dispetto di una maggior diffusione di sofisticati sistemi antifurto, anche i topi d'auto aguzzano l'ingegno e sfidano le nuove tecnologie ai danni dei legittimi proprietari e delle Compagnie assicurative, che si considerano quindi legittimate a mantenere elevate le relative tariffe.
I poliziotti, coordinati dal vice questore aggiunto Maurizio Stefanizzi, hanno battuto la zona ed hanno trovato tracce di pneumatici su un terreno prossimo alla sp 231. In un uliveto attiguo sono state ritrovate scocche di auto rubate e diversi pezzi di automobili di marca Bmw, Opel e Hyundai. Da un immediato riscontro con la centrale, i poliziotti hanno verificato che le auto erano state rubate qualche ora prima a Trani, Bisceglie e Molfetta e Palo del Colle. Sul posto sono stati ritrovati anche diversi arnesi utilizzati per smontare e sezionare le autovetture è probabile che la banda dei ladri fosse sul posto intenta ad operare e che all'arrivo dei poliziotti abbia fatto perdere tracce dileguandosi nelle campagne.
Indagini sono in corso da parte del Commissariato di P.S. canosino per cercare anche di risalire agli acquirenti dei pezzi di ricambio, allargando quindi il fronte su questo autentico mercato nero perlustrando le autofficine dell'hinterland. Non è escluso che i pezzi di ricambio possano trovare collocazione sui mercati esteri. Purtroppo, il mercato illecito delle auto rubate è inarrestabilmente, non passa giorno che non vengano effettuate denunce di mezzi rubati. Un fenomeno allarmante i cui dati, forniti ogni anno dal Ministero dell'Interno, confermano che ogni 5 minuti una vettura viene rubata e soltanto meno della metà viene restituita ai legittimi proprietari. Va evidenziato che a dispetto di una maggior diffusione di sofisticati sistemi antifurto, anche i topi d'auto aguzzano l'ingegno e sfidano le nuove tecnologie ai danni dei legittimi proprietari e delle Compagnie assicurative, che si considerano quindi legittimate a mantenere elevate le relative tariffe.