Sciopero studenti, Lantano: «Troppo freddo per le lezioni»
Oltre mille i ragazzi che stamane hanno protestato ad Andria
sabato 10 gennaio 2015
11.54
«Troppo freddo per le lezioni». E' questa la sintesi delle rimostranze che sin dal rientro dalle vacanze natalizie sta caratterizzando l'inquietudine degli studenti andriesi e più in generale della BAT. «Oltre a tutti i tagli già subiti per lo studio - ci dice Silvia Lantano, studente del Liceo "Carlo Troya" - ora ci tagliano anche il riscaldamento. Una situazione precaria in tutti gli istituti visto che la temperatura prevista dovrebbe essere di 20° e può variare di circa due gradi in su o in giù. Noi stiamo facendo lezione con aule ben al di sotto dei 14° con alcuni punti dove siamo arrivati anche a meno di 10°. Non dovrebbe essere possibile una cosa del genere». Erano circa mille gli studenti che si sono dati appuntamento questa mattina al Monumento dei Caduti della Città di Andria per rilanciare la propria protesta nei confronti della Provincia BAT che, a loro dire, avrebbe tagliato questo servizio nell'ambito di una più generica spending review.
«I tagli fatti dalla provincia vanno nella direzione di non aver acceso mai il riscaldamento durante le vacanze nonostante il gran freddo e la neve - ha detto ancora Silvia Lantano - Al rientro a scuola la pessima sorpresa di orari prestabiliti di accensione e nessuna idea di razionalizzazione in base alle temperature». La BAT, infatti, ha assegnato attraverso un bando pubblico l'accensione centralizzata del riscaldamento nelle scuole di propria competenza, ma gli studenti chiedono una immediata revisione degli accordi: «Chiediamo immediatamente alla Provincia che ci sia una razionalizzazione del riscaldamento - ha detto Michele Catapano, Rappresentante degli Studenti del Liceo Scientifico -non è possibile che sia se all'esterno vi sono -2° o se vi sono 20° vi è lo stesso tipo di accensione. Una razionalizzazione delle accensioni permetterebbe luoghi più dignitosi e spesa inferiore. Ma questa è solo una delle rivendicazioni che facciamo all'ente. Per esempio per il liceo "Carlo Troya" chiediamo una migliore gestione dell'infrastruttura scolastica, vi sono infissi antiquati che provocano un'ulteriore dispersione del calore. Sistemare gli infissi permetterebbe ancora una volta una razionalizzazione per risparmiare ed offrire un miglior servizio visto che le tasse vengono regolarmente pagate».
Per la prosecuzione delle forme di protesta è già prevista un riunione in Provincia martedì prossimo ma resta lo stato di agitazione: «L'assemblea degli studenti dei vari istituti deciderà cosa è meglio - ha detto ancora Catapano - certezza è che martedì è previsto l'incontro con la provincia ma noi cerchiamo soluzioni anche per lunedì. Abbiamo comunque voluto protestare oggi pur sapendo di questo incontro perchè vogliamo far capire ai politicanti che noi siamo una forza e nessuno deve decidere per noi. Non ci stiamo a prendere le briciole, noi vogliamo il rispetto di tutti i nostri diritti».
«I tagli fatti dalla provincia vanno nella direzione di non aver acceso mai il riscaldamento durante le vacanze nonostante il gran freddo e la neve - ha detto ancora Silvia Lantano - Al rientro a scuola la pessima sorpresa di orari prestabiliti di accensione e nessuna idea di razionalizzazione in base alle temperature». La BAT, infatti, ha assegnato attraverso un bando pubblico l'accensione centralizzata del riscaldamento nelle scuole di propria competenza, ma gli studenti chiedono una immediata revisione degli accordi: «Chiediamo immediatamente alla Provincia che ci sia una razionalizzazione del riscaldamento - ha detto Michele Catapano, Rappresentante degli Studenti del Liceo Scientifico -non è possibile che sia se all'esterno vi sono -2° o se vi sono 20° vi è lo stesso tipo di accensione. Una razionalizzazione delle accensioni permetterebbe luoghi più dignitosi e spesa inferiore. Ma questa è solo una delle rivendicazioni che facciamo all'ente. Per esempio per il liceo "Carlo Troya" chiediamo una migliore gestione dell'infrastruttura scolastica, vi sono infissi antiquati che provocano un'ulteriore dispersione del calore. Sistemare gli infissi permetterebbe ancora una volta una razionalizzazione per risparmiare ed offrire un miglior servizio visto che le tasse vengono regolarmente pagate».
Per la prosecuzione delle forme di protesta è già prevista un riunione in Provincia martedì prossimo ma resta lo stato di agitazione: «L'assemblea degli studenti dei vari istituti deciderà cosa è meglio - ha detto ancora Catapano - certezza è che martedì è previsto l'incontro con la provincia ma noi cerchiamo soluzioni anche per lunedì. Abbiamo comunque voluto protestare oggi pur sapendo di questo incontro perchè vogliamo far capire ai politicanti che noi siamo una forza e nessuno deve decidere per noi. Non ci stiamo a prendere le briciole, noi vogliamo il rispetto di tutti i nostri diritti».