Sciopero Globale per il Clima, ad Andria scendono in piazza 3Place e Fridays for Future
Appuntamento questa mattina in Piazza Catuma: si parla dell'impatto delle nostre azioni sull'ambiente e di come migliorare gli stili di vita
venerdì 24 settembre 2021
11.44
Le associazioni 3Place e Fridays for Future scendono in piazza anche ad Andria in occasione dello Sciopero Globale per il Clima, appuntamento che richiama l'attenzione di tutto il pianeta sull'emergenza climatica. Nella nostra città, alcuni giovani si sono incontrati questa mattina in Piazza Catuma per discutere di alcuni temi che i gruppi ambientalisti locali hanno posto all'ordine del giorno: «Con questo Sciopero Globale – sottolinea Riccardo Moschetta, presidente di 3Place – l'obiettivo è fare pressioni sui decisori politici: sono anni che si parla di agire secondo gli accordi di Parigi ma finora si è fatto ben poco. Qui ad Andria oggi parleremo dell'impatto che le nostre azioni quotidiane hanno sul clima e di come possiamo migliorare i nostri stili di vita nel rispetto dell'ambiente». In questo senso, i volontari di 3Place sono impegnati alacremente in clean-up e attività di sensibilizzazione affinchè tutti i cittadini, nei propri gesti quotidiani, si renda responsabile dell'ambiente che appartiene a tutti. Una goccia sola può risultare insignificante, ma tante gocce possono formare un oceano.
L'attenzione delle associazioni ambientaliste cittadine nell'incontro di questa mattina ad Andria è orientata anche alla COP26 (Conferenza delle Parti, 26esimo vertice annuale) che quest'anno si terrà nel mese di novembre a Glasgow, in Scozia: molti ritengono che sia la migliore, nonché ultima, opportunità del mondo per monitorare le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici. Ma in cosa consiste questo appuntamento che riunirà i leader mondiali? Da quasi 30 anni l'ONU riunisce quasi tutti i Paesi della terra per i vertici globali sul clima, chiamati COP ovvero "Conferenza delle Parti". Il cambiamento climatico, infatti, non è più una questione marginale ma una priorità globale a cui bisogna porre rimedio, dal momento che le conseguenze sono già in atto. La COP26 è strettamente connessa all'Accordo di Parigi del 2021: un'occasione storica perché per la prima volta tutti i Paesi accettarono di collaborare per limitare l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi, puntando a limitarlo a 1,5 gradi. La COP26 di Glasgow sarà il momento in cui i leader mondiali aggiorneranno i propri piani per la riduzione delle emissioni.
L'attenzione delle associazioni ambientaliste cittadine nell'incontro di questa mattina ad Andria è orientata anche alla COP26 (Conferenza delle Parti, 26esimo vertice annuale) che quest'anno si terrà nel mese di novembre a Glasgow, in Scozia: molti ritengono che sia la migliore, nonché ultima, opportunità del mondo per monitorare le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici. Ma in cosa consiste questo appuntamento che riunirà i leader mondiali? Da quasi 30 anni l'ONU riunisce quasi tutti i Paesi della terra per i vertici globali sul clima, chiamati COP ovvero "Conferenza delle Parti". Il cambiamento climatico, infatti, non è più una questione marginale ma una priorità globale a cui bisogna porre rimedio, dal momento che le conseguenze sono già in atto. La COP26 è strettamente connessa all'Accordo di Parigi del 2021: un'occasione storica perché per la prima volta tutti i Paesi accettarono di collaborare per limitare l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi, puntando a limitarlo a 1,5 gradi. La COP26 di Glasgow sarà il momento in cui i leader mondiali aggiorneranno i propri piani per la riduzione delle emissioni.