Sciopero bianco: studenti di ITIS e Liceo Classico chiedono di costruire futuro
Regolarmente a Scuola ma in assemblea permanente per discutere di quanto accaduto
giovedì 12 dicembre 2013
13.03
Sono regolarmente a Scuola ma condividono un momento di approfondimento per comprendere le ragioni di una protesta che, in particolare nella città di Andria, ha assunto toni dai quali anche gli studenti si dissociano con fermezza. Uno sciopero bianco per informare tutti gli studenti e per rilanciare la solidarietà nei confronti dei lavoratori, in questo delicato momento di crisi, e rilanciare la necessità da parte delle istituzioni di porre più attenzione verso le problematiche della scuola pubblica.
Le scuole private sono una piccolissima fetta di quella che è la formazione italiana e gli studenti ribadiscono il "no" a forme di finanziamento pubblico per la scuola privata: «Parliamo di scuola pubblica e di borse di studio sempre poco sufficienti - ci dice Alberto, un rappresentate dell'UDS dell'ITIS di Andria - parliamo di lavoro e futuro, parliamo di unione e condivisione. Questi sono i nostri temi e questa la forza della nostra protesta che continua e continuerà nelle scuole mai prevaricando la libertà altrui. Non siamo Forconi e non vogliamo essere assimilati a loro, noi siamo studenti, apolitici che hanno la necessità di difendere il proprio futuro. Stamane qui all'Industriale abbiamo adoperato il metodo dello Sciopero Bianco per ritrovarci nella palestra aperta e discutere, parlare ed informare i ragazzi sulle motivazioni della manifestazione di solidarietà di martedì scorso e sulle ragioni della nostra protesta».
Insomma gli studenti si riorganizzano e provano a lanciare segnali importanti della loro presenza nel futuro civile delle nostre comunità. Per i prossimi giorni saranno prese nuove decisioni su come continuare la protesta e come rilanciare il messaggio che si vuole portare alle istituzioni. Nel frattempo una richiesta precisa arriva al Sindaco di Andria, Nicola Giorgino: «chiediamo al Sindaco di ricevere una delegazione di studenti durante il prossimo consiglio comunale. Riteniamo infatti che la voce di uno studente in quanto lavoratore del futuro sia da tenere in considerazione allo stesso modo della voce dei lavoratori di oggi. La delegazione di studenti avrà il compito di portare sotto gli occhi del consiglio comunale i veri problemi di noi studenti, rivolgendosi alle istituzioni cittadine in quanto esse presenti sul territorio non solo per amministrare ma anche per ascoltare le nostre proteste e fare in modo che esse vengano portate a chi di dovere e si inizi davvero a cambiare la situazione».
Le scuole private sono una piccolissima fetta di quella che è la formazione italiana e gli studenti ribadiscono il "no" a forme di finanziamento pubblico per la scuola privata: «Parliamo di scuola pubblica e di borse di studio sempre poco sufficienti - ci dice Alberto, un rappresentate dell'UDS dell'ITIS di Andria - parliamo di lavoro e futuro, parliamo di unione e condivisione. Questi sono i nostri temi e questa la forza della nostra protesta che continua e continuerà nelle scuole mai prevaricando la libertà altrui. Non siamo Forconi e non vogliamo essere assimilati a loro, noi siamo studenti, apolitici che hanno la necessità di difendere il proprio futuro. Stamane qui all'Industriale abbiamo adoperato il metodo dello Sciopero Bianco per ritrovarci nella palestra aperta e discutere, parlare ed informare i ragazzi sulle motivazioni della manifestazione di solidarietà di martedì scorso e sulle ragioni della nostra protesta».
Insomma gli studenti si riorganizzano e provano a lanciare segnali importanti della loro presenza nel futuro civile delle nostre comunità. Per i prossimi giorni saranno prese nuove decisioni su come continuare la protesta e come rilanciare il messaggio che si vuole portare alle istituzioni. Nel frattempo una richiesta precisa arriva al Sindaco di Andria, Nicola Giorgino: «chiediamo al Sindaco di ricevere una delegazione di studenti durante il prossimo consiglio comunale. Riteniamo infatti che la voce di uno studente in quanto lavoratore del futuro sia da tenere in considerazione allo stesso modo della voce dei lavoratori di oggi. La delegazione di studenti avrà il compito di portare sotto gli occhi del consiglio comunale i veri problemi di noi studenti, rivolgendosi alle istituzioni cittadine in quanto esse presenti sul territorio non solo per amministrare ma anche per ascoltare le nostre proteste e fare in modo che esse vengano portate a chi di dovere e si inizi davvero a cambiare la situazione».