Sciopero bianco presso l'ITIS Jannuzzi: gli alunni andriesi contro il DDL ex «Aprea»
Dopo qualche ora di trattativa con la preside, gli alunni hanno deciso di presidiare i corridoi della scuola. La protesta potrebbe prolungarsi nei prossimi giorni, comprendendo corsi d'informazione e attività organizzate dagli studenti.
sabato 24 novembre 2012
11.40
Dopo il consueto appello giornaliero di un normale sabato scolastico, alle 8.15 circa, gli alunni dell'ITIS Jannuzzi di Andria hanno intrapreso uno sciopero, occupando i corridoi della scuola. In una giornata in cui anche altre scuole hanno visto professori e studenti prendere parte alla protesta, la manifestazione dell'ITIS Jannuzzi è stata la più rilevante rispetto alle altre.
Dopo qualche ora di trattative con la preside, nonostante i continui avvertimenti per possibili provvedimenti scolastici, gli studenti hanno deciso di continuare la loro protesta, riuscendo infine a convincere la dirigenza scolastica. Uno sciopero che ha visto coinvolti tutti gli studenti presenti a scuola, dalla prima all'ultima classe. Molti anche gli alunni fuori sede, che hanno deciso comunque di restare nell'istituto, nonostante il permesso di uscita concesso dalla preside. E' stata una protesta del tutto pacifica, che ha previsto anche una raccolta firma dei presenti, il cui numero ammonta a circa 700. A seguito del via libera elargito dalla dirigente scolastica nel poter utilizzare i laboratori d'informatica, i rappresentati d'istituto hanno stilato un documento, il quale illustrava, sia a livello giuridico che informativo, il contenuto del DDL.
«Questo è il primo passo da parte dell'ITIS verso una campagna di protesta a favore dei diritti per gli studenti - affermano i presenti - Protestiamo al fine di riottenere il diritto allo studio, che per via dei costi e dei mancati finanziamenti per le scuole statali, si sta estinguendo. La speranza è quella di diffondere il nostro messaggio, comunque pacifico, a tutte le scuole della città. Invogliando così anche loro ad unirsi a noi».
Inoltre gli alunni stanno pensando di prolungare la protesta anche nei prossimi giorni. Durante gli scioperi, saranno organizzati corsi d'orientamento per i frequentanti della prima classe e successivamente si continuerà a rendere noto agli studenti i motivi della protesta, in modo tale da estinguere la disinformazione.
Dunque, dopo il sit-in di ieri sera, gli studenti andriesi continuano la loro battaglia contro il DDL ex «Aprea» ed i tagli lineari alla scuola, nonché alla scarsa informazione ed alla cultura approssimativa.
Dopo qualche ora di trattative con la preside, nonostante i continui avvertimenti per possibili provvedimenti scolastici, gli studenti hanno deciso di continuare la loro protesta, riuscendo infine a convincere la dirigenza scolastica. Uno sciopero che ha visto coinvolti tutti gli studenti presenti a scuola, dalla prima all'ultima classe. Molti anche gli alunni fuori sede, che hanno deciso comunque di restare nell'istituto, nonostante il permesso di uscita concesso dalla preside. E' stata una protesta del tutto pacifica, che ha previsto anche una raccolta firma dei presenti, il cui numero ammonta a circa 700. A seguito del via libera elargito dalla dirigente scolastica nel poter utilizzare i laboratori d'informatica, i rappresentati d'istituto hanno stilato un documento, il quale illustrava, sia a livello giuridico che informativo, il contenuto del DDL.
«Questo è il primo passo da parte dell'ITIS verso una campagna di protesta a favore dei diritti per gli studenti - affermano i presenti - Protestiamo al fine di riottenere il diritto allo studio, che per via dei costi e dei mancati finanziamenti per le scuole statali, si sta estinguendo. La speranza è quella di diffondere il nostro messaggio, comunque pacifico, a tutte le scuole della città. Invogliando così anche loro ad unirsi a noi».
Inoltre gli alunni stanno pensando di prolungare la protesta anche nei prossimi giorni. Durante gli scioperi, saranno organizzati corsi d'orientamento per i frequentanti della prima classe e successivamente si continuerà a rendere noto agli studenti i motivi della protesta, in modo tale da estinguere la disinformazione.
Dunque, dopo il sit-in di ieri sera, gli studenti andriesi continuano la loro battaglia contro il DDL ex «Aprea» ed i tagli lineari alla scuola, nonché alla scarsa informazione ed alla cultura approssimativa.