Scamorze, ricotte e burrate senza lattosio: Sanguedolce allarga la linea Noncè
L'azienda leader nell'arte casearia si arricchisce di nuovi prodotti senza lattosio
martedì 19 novembre 2019
Per chi ha fatto della qualità e della bontà una costante aziendale è importante, nella diversificazione delle produzioni, andare incontro alle esigenze della clientela. L'azienda Sanguedolce, leader nell'arte casearia della lavorazione a mano, con oltre un secolo di tradizione familiare, ha voluto implementare tra le sue eccellenze nei prodotti latteo – caseario, una apposita linea senza lattosio dal nome Noncè.
E così dopo l'affermazione internazionale della linea classica di Saporosa di Puglia, ecco affacciarsi il marchio Noncé, che contraddistingue varie produzioni, dalla classica burrata, alle gustose scamorze, alla delicata ricotta tutte genuinità senza lattosio.
Oggi, il consumatore ha un motivo in più per affidarsi al marchio Sanguedolce, sinonimo di affidabilità e di freschezza, rinomato in Italia come all'estero.
Con la stessa passione con la quale è stata consolidata negli anni la linea di Saporosa di Puglia, oggi si afferma un nuovo modo di intendere la bontà e la genuinità delle produzioni lattiero-casearie, appunto con il marchio Noncè.
Nel corso degli ultimi anni si è formata una notevole attenzione, nel campo delle aziende dell'agroalimentare, per i problemi legati alle intolleranze alimentari, in particolare a quella che riguarda il lattosio. In pratica si tratta di una problematica collegata alla mancanza o all'insufficiente livello della lattasi, l'enzima cui è delegato il compito di scindere il lattosio in due zuccheri semplici, il glucosio e il galattosio. Ove ciò non avvenga, il lattosio è destinato a permanere nell'intestino tenue e a fermentare, con una serie di sgraditi effetti collaterali, tra i quali occorre ricordare la dissenteria, i dolori e il gonfiore dell'addome e il meteorismo.
Va però sottolineato che se un gran numero di consumatori ne soffrono: l'intolleranza può diventare grave solo ove si superi una certa soglia di consumo giornaliero di alimenti a base di latte, che può variare anche di molto in base alla risposta di ogni organismo.
Chi soffre di intolleranza al lattosio può quindi anche consumare formaggi che ne siano provvisti, ma solo sino ad un certo punto. Se il discorso non tocca i formaggi stagionati, sottoposti quindi ad un processo che comporta la trasformazione del lattosio in acido lattico, per quanto riguarda i formaggi freschi sono state le aziende che li producono a decidere di varare le cosiddette linee delattosate, ovvero nelle quali viene aggiunta lattasi, senza che ciò vada a mutare le loro caratteristiche di base. Una scelta che è dovuta in particolare alla volontà di non tagliare fuori dal consumo dei loro prodotti una fetta enorme di persone, se solo si pensa che in base ad alcune statistiche ammonterebbe addirittura al 56% la percentuale di italiani colpiti da intolleranza al lattosio. Un numero enorme che ha quindi convinto le imprese casearie - come appunto Sanguedolce - ad apportare i necessari correttivi. Una precisa scelta aziendale che oggi consente, quindi di produrre scamorze o ricotte, ma anche burrate, che hanno come variante quella di essere senza lattosio.
Ma attenzione: questi prodotti mantengono le stesse caratteristiche nutrizionali delle produzioni tradizionali, risultando solo leggermente più dolce al palato. Quindi più digeribili e sicuramente con un appeal per un pubblico che fino ad oggi non poteva assaporare queste prelibatezze della natura. Una scelta che è stata premiata dal mercato, consentendo agli amanti delle produzioni senza lattosio di non rinunciare alla loro passione. Sanguedolce ne garantisce genuinità e rispetto dei parametri salutistici.
E così dopo l'affermazione internazionale della linea classica di Saporosa di Puglia, ecco affacciarsi il marchio Noncé, che contraddistingue varie produzioni, dalla classica burrata, alle gustose scamorze, alla delicata ricotta tutte genuinità senza lattosio.
Oggi, il consumatore ha un motivo in più per affidarsi al marchio Sanguedolce, sinonimo di affidabilità e di freschezza, rinomato in Italia come all'estero.
Con la stessa passione con la quale è stata consolidata negli anni la linea di Saporosa di Puglia, oggi si afferma un nuovo modo di intendere la bontà e la genuinità delle produzioni lattiero-casearie, appunto con il marchio Noncè.
Nel corso degli ultimi anni si è formata una notevole attenzione, nel campo delle aziende dell'agroalimentare, per i problemi legati alle intolleranze alimentari, in particolare a quella che riguarda il lattosio. In pratica si tratta di una problematica collegata alla mancanza o all'insufficiente livello della lattasi, l'enzima cui è delegato il compito di scindere il lattosio in due zuccheri semplici, il glucosio e il galattosio. Ove ciò non avvenga, il lattosio è destinato a permanere nell'intestino tenue e a fermentare, con una serie di sgraditi effetti collaterali, tra i quali occorre ricordare la dissenteria, i dolori e il gonfiore dell'addome e il meteorismo.
Va però sottolineato che se un gran numero di consumatori ne soffrono: l'intolleranza può diventare grave solo ove si superi una certa soglia di consumo giornaliero di alimenti a base di latte, che può variare anche di molto in base alla risposta di ogni organismo.
Chi soffre di intolleranza al lattosio può quindi anche consumare formaggi che ne siano provvisti, ma solo sino ad un certo punto. Se il discorso non tocca i formaggi stagionati, sottoposti quindi ad un processo che comporta la trasformazione del lattosio in acido lattico, per quanto riguarda i formaggi freschi sono state le aziende che li producono a decidere di varare le cosiddette linee delattosate, ovvero nelle quali viene aggiunta lattasi, senza che ciò vada a mutare le loro caratteristiche di base. Una scelta che è dovuta in particolare alla volontà di non tagliare fuori dal consumo dei loro prodotti una fetta enorme di persone, se solo si pensa che in base ad alcune statistiche ammonterebbe addirittura al 56% la percentuale di italiani colpiti da intolleranza al lattosio. Un numero enorme che ha quindi convinto le imprese casearie - come appunto Sanguedolce - ad apportare i necessari correttivi. Una precisa scelta aziendale che oggi consente, quindi di produrre scamorze o ricotte, ma anche burrate, che hanno come variante quella di essere senza lattosio.
Ma attenzione: questi prodotti mantengono le stesse caratteristiche nutrizionali delle produzioni tradizionali, risultando solo leggermente più dolce al palato. Quindi più digeribili e sicuramente con un appeal per un pubblico che fino ad oggi non poteva assaporare queste prelibatezze della natura. Una scelta che è stata premiata dal mercato, consentendo agli amanti delle produzioni senza lattosio di non rinunciare alla loro passione. Sanguedolce ne garantisce genuinità e rispetto dei parametri salutistici.