Scamarcio (Generazione Catuma): "Il PD e il sindaco Bruno giocano a Risiko"

"Mentre i cittadini affrontano l’aumento della Tari e l’ennesima triste (r)estate andriese"

martedì 9 luglio 2024 07.00
"Cominciamo con le certezze dell'estate andriese: la Tari -sottolinea Gaetano Scamarcio, Presidente di Generazione Catuma- è nuovamente aumentata e non certo, come dice il segretario del PD Addario, con una incredibile faccia di bronzo, per colpa del passato. Non esistono aliquote portate al massimo da nessuno sulla Tari, il costo del servizio cambia di anno in anno e l'Amministrazione Bruno continua a far pagare il servizio di più ai cittadini andriesi rispetto ad altre città. Il tutto grazie anche alle politiche ambientali, sempre del PD, questa volta regionale, che non chiude il ciclo dei rifiuti nella nostra regione".

"Questa è la verità, come è vero che a Barletta -prosegue Scamarcio- la Tari non aumenta o in altre città addirittura diminuisce. Ma oramai tutti hanno capito che il sindaco Bruno (pronta ad una candidatura alle prossime regionali) e la sua maggioranza hanno altro per la testa, tra la necessità di un rimpasto in giunta avanzata dal capogruppo PD a Palazzo di Città Sanguedolce e la "congiura" in atto ai danni del Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Vurchio in odore di sostituzione. Sembra che alla corte del Sindaco Giovanna Bruno si stia giocando a risiko (il noto gioco di strategia militare) con una guerra di posizione che coinvolge ogni membro della maggioranza di centrosinistra: si fa forte in queste ore l'idea di un rimpasto in giunta con la sostituzione di almeno due assessori (con l'ingresso in giunta dei Cinque Stelle ed in Consiglio Comunale della sorella del consigliere regionale Grazia Di Bari) e poi un capitolo a parte verrà aperto per la sostituzione del Presidente Vurchio. In questo gioco si inserisce anche la "promozione" dell'assessorato alle attività produttive di Cesare Troia nella gestione del cartellone estivo (sembrerebbe anche Festa Patronale e Festival Castel dei Mondi) a discapito dell'assessorato alla cultura di Daniela Di Bari, che salterebbe col rimpasto. A questa situazione amministrativa, già non esaltante (ai cittadini andriesi bisogna far capire perché più differenziano i rifiuti e più pagano) si aggiunge l'epilogo dell'ennesima triste (r)estate andriese, figlia di cospicue risorse investite male: ancora siamo in attesa di lumi da parte del Sindaco Bruno e dell'assessore Troia sugli oltre 25.000€ stanziati per la sola ed unica serata (aperta a pochi) dell'orchestra andriese. Altro che restate ad Andria, leggendo il cartellone delle manifestazioni del Comune la gente si chiede esattamente perché dovrebbe rimanere in città, specie i giovani che, invece, fino a qualche anno fa, popolavano Piazza Catuma ed il centro storico, ora completamente abbandonati. In questo quadro, mal dipinto, con commissioni deserte e zero provvedimenti strategici per la città, quello che si chiede a questa giunta ed alla maggioranza è di risolvere le beghe interne e di portare a termine l'ultimo anno di questa Amministrazione pensando agli interessi dei cittadini, non di una ristretta cerchia di fanatici seguaci. Viceversa, non ne fossero capaci, la strada da percorrere è una sola: dimissioni", conclude Scamarcio.