"Savegrainpuglia", concluso il progetto per la tutela di legume e cereali
Veronico: «Questi prodotti elementi identitari del Parco dell'Alta Murgia»
martedì 3 novembre 2015
12.10
È giunto a conclusione il progetto "Savegrainpuglia", che ha consentito di recuperare varietà di specie leguminose e di specie di cereali antichi a rischio estinzione. Le varietà locali pugliesi sono state reperite nei diversi areali ed habitat regionali, caratterizzate, riconosciute come autoctone e salvaguardate applicando protocolli di tutela Regionali ed Internazionali.
«La qualità dei nostri prodotti - dichiara Cesare Veronico, Presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia - passa attraverso progetti che valorizzano quelle eccellenze che sono la storia del nostro territorio. Questi prodotti costituiscono elementi identitari del Parco dell'Alta Murgia e, una volta ottenute quantità sufficienti per la loro commercializzazione, potranno senza dubbio fregiarsi del Marchio del Parco».
Quest'azione, unitamente alle altre attivate dal Parco, ad esempio quella del recupero della pecora di razza altamurana, anch'essa minacciata di estinzione, costituisce un importante passo nel lungo cammino della conservazione dell'Agro-Biodiversità del Parco. «Grazie alle nuove tecnologie - dichiara il Direttore del Parco Fabio Modesti - è possibile individuare, mediante le analisi del DNA, le specie agrarie in via di estinzione. In questo modo potremo salvare non solo un inestimabile patrimonio di agro biodiversità ma anche i prodotti di cui i nostri avi sull'Alta Murgia andavano fieri».
Il progetto, coordinato per l'Ente dalla Dottoressa Agronoma Chiara Mattia, ha portato all'individuazione all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia di quattro agricoltori custodi di varietà antiche di specie leguminose e graminacee. I risultati del progetto "Savegrainpuglia" sono visionabili sul sito http://savegrainpuglia.it/.
«La qualità dei nostri prodotti - dichiara Cesare Veronico, Presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia - passa attraverso progetti che valorizzano quelle eccellenze che sono la storia del nostro territorio. Questi prodotti costituiscono elementi identitari del Parco dell'Alta Murgia e, una volta ottenute quantità sufficienti per la loro commercializzazione, potranno senza dubbio fregiarsi del Marchio del Parco».
Quest'azione, unitamente alle altre attivate dal Parco, ad esempio quella del recupero della pecora di razza altamurana, anch'essa minacciata di estinzione, costituisce un importante passo nel lungo cammino della conservazione dell'Agro-Biodiversità del Parco. «Grazie alle nuove tecnologie - dichiara il Direttore del Parco Fabio Modesti - è possibile individuare, mediante le analisi del DNA, le specie agrarie in via di estinzione. In questo modo potremo salvare non solo un inestimabile patrimonio di agro biodiversità ma anche i prodotti di cui i nostri avi sull'Alta Murgia andavano fieri».
Il progetto, coordinato per l'Ente dalla Dottoressa Agronoma Chiara Mattia, ha portato all'individuazione all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia di quattro agricoltori custodi di varietà antiche di specie leguminose e graminacee. I risultati del progetto "Savegrainpuglia" sono visionabili sul sito http://savegrainpuglia.it/.