Santuario Madonna dell'Altomare: nuovo ufficio parrocchiale e museo dell'opera
L'inaugurazione nei giorni scorsi alla presenza di Mons. Luigi Mansi
giovedì 30 marzo 2017
20.13
Martedì 21 marzo 2017 il Vescovo diocesano, Mons. Luigi Mansi ha inaugurato la nuova sede dell'Ufficio Parrocchiale di Maria SS.ma dell'Altomare in Andria: alle ore 18 ha celebrato in chiesa la Messa di orario con grande partecipazione di popolo, e subito dopo si è recato nel nuovo locale in Piazza Altomare 4, per il rito della benedizione. La scelta del martedì per l'inaugurazione ha dato all'evento una maggiore risonanza cittadina ed ha offerto al grande popolo dei devoti l'opportunità di riflettere sul ruolo culturale che il santuario deve avere sul territorio, anche a sostegno di quello più propriamente liturgico e devozionale.
"Su questo aspetto -sottolinea il parroco rettore don Antonio Basile- ha detto alcune parole di plauso e di incoraggiamento il Vescovo Mansi nella breve cerimonia di benedizione. Al termine della quale ho ritenuto mio dovere evidenziare il significato dell'iniziativa e ringraziare chi in vario modo ha collaborato".
Il significato dell'iniziativa
Esprimo innanzitutto, anche a nome di tutta la comunità, la mia sincera gratitudine al Signore e ai tanti collaboratori che mi hanno aiutato nella realizzazione di quest'opera.
Quale il suo significato?
Fin dall'inizio del mio servizio ministeriale in questa parrocchia (7 ottobre 1995) ho avvertito il disagio di non disporre di un ambiente adeguato per collocarvi l'Ufficio Parrocchiale e dialogare con le persone. Anche per alcune attività catechistiche ho dovuto spesso utilizzare la chiesa.
Al fine di offrire un fondamento più solido alla devozione mariana e rendere più completa la formazione cristiana del popolo, accanto all'azione della Pastorale ordinaria (Catechesi, Liturgia, Testimonianza della carità), ho cercato fin dall'inizio di approfondire la conoscenza della storia della devozione alla Madonna dell'Altomare, partendo dai dati storico-artistici dell'edificio sacro, per arrivare alla diffusione ed espansione che nel tempo ha avuto la devozione del popolo. Man mano che raccoglievo elementi di un certo interesse li rendevo di pubblica conoscenza con il Notiziario Parrocchiale "Stella Maris" fino al 2003. Dal 2004 ho curato la pubblicazione del Calendario annuale, ciascuno con uno studio su un particolare aspetto della storia della devozione e con relativa ampia documentazione, anche fotografica.
Indico di seguito le tematiche trattate nei vari anni.
2004: contiene la fonte storica più antica, dal volume "Zodiaco di Maria" pubblicato a Napoli nel 1715 dal predicatore domenicano P. Serafino Montorio; la sintesi della storia riguardante l'attuale edificio sacro dedicato a Maria SS.ma dell'Altomare, con numerose foto.
2005: documentazione sulla "Pietà dell'Altomare", scultura di Luigi E. Mattei: dai disegni al bronzo.
2006: documentazione sugli Ex-Voto recuperati e restaurati
2007: studio sulla iconografia della Madonna dell'Altomare
2008: studio sulla espansione della devozione e del culto nei paesi limitrofi
2009-2012: Quattro anni senza calendario
2013: documentazione fotografica e archivistica sull'Incoronazione della Madonna (3 sett. 1899) e sulle relative preziose decorazioni
2014: "La Via Crucis all'Altomare": i disegni, le terrecotte, le fasi della fusione
2015: I 14 bronzi della Via Crucis con le didascalie curate dallo scultore Luigi E. Mattei
2016: L'anno del perdono (Prodigio della S. Spina) e il Giubileo della Misericordia
2017: Il nuovo vescovo Mons. Luigi Mansi e notizie varie sulla vita della parrocchia nell'anno 2016
Prima il restauro del santuario realizzato da D. Michele Massaro e D. Giuseppe Lomuscio, sotto la direzione dell'arch. Mauro Civita, poi l'installazione dei bronzi dello scultore Luigi E. Mattei nel 2004 e nel 2014, insieme alle manifestazioni tenute nel 2005 (anno del prodigio della S. Spina), hanno dato incremento alla dimensione culturale del santuario dell'Altomare. Ne aveva bisogno!
L'ampio locale ora inaugurato, con la sua triplice funzione di Ufficio – Biblioteca – Museo, può essere ritenuto il frutto maturo di un impegno che dura da anni. Ogni santuario deve svolgere una missione anche culturale in un determinato territorio, a vantaggio del popolo dei devoti.
Una parola di ringraziamento
È mio dovere ora ringraziare quanti, in vario modo, hanno collaborato per la realizzazione di questa realtà che il prof. Mattei ha voluto chiamare "Museo dell'Opera", proprio in considerazione del fatto che in santuario sono state collocate le opere in bronzo, mentre nel museo sono esposti gli originali in terracotta.
Dopo aver ringraziato ancora il Signore, vengo a qualche ringraziamento particolare.
Ringrazio il Vescovo Mons. Luigi Mansi che ha presieduto la celebrazione dell'Eucarestia e ha benedetto e inaugurato questo nuovo locale. Grazie, soprattutto, per le parole di incoraggiamento e di sostegno all'attività che la Biblioteca-Museo potrà svolgere in futuro.
Ringrazio il Vescovo emerito Mons. Raffaele Calabro: ha approvato il progetto e mi ha sostenuto anche quando voci contrarie spingevano nella direzione opposta.
Ringrazio i tanti benefattori. Quelli di ieri, la cui memoria è conservata dagli ex-voto che è stato possibile ricuperare e restaurare e che sono qui esposti sulla parete dietro la statua della Madonna.
Ringrazio i benefattori di oggi, a cominciare dallo scultore, il prof. Mattei: le sue preziose opere ci consentono di parlare tranquillamente di "Museo". Tutto quello che qui è esposto è stato donato: gli argenti, i vasi sacri, le statue della Madonna e di S. Giuda, le rispettive teche di vetro, i libri, tutto l'arredo ligneo. Ora si spera, anzi mi auguro vivamente che la Biblioteca-Museo possa arricchirsi di altre donazioni di valore artistico e culturale.
Infine ringrazio le maestranze che hanno eseguito i lavori, sotto la direzione dello Studio Tecnico Geom. Vincenzo Di Schiena.
A tutti, insieme a D. Mimmo Sgaramella e a Don Antonio Turturro, rinnovo la gratitudine di tutta la comunità della parrocchia e del santuario".
"Su questo aspetto -sottolinea il parroco rettore don Antonio Basile- ha detto alcune parole di plauso e di incoraggiamento il Vescovo Mansi nella breve cerimonia di benedizione. Al termine della quale ho ritenuto mio dovere evidenziare il significato dell'iniziativa e ringraziare chi in vario modo ha collaborato".
Il significato dell'iniziativa
Esprimo innanzitutto, anche a nome di tutta la comunità, la mia sincera gratitudine al Signore e ai tanti collaboratori che mi hanno aiutato nella realizzazione di quest'opera.
Quale il suo significato?
Fin dall'inizio del mio servizio ministeriale in questa parrocchia (7 ottobre 1995) ho avvertito il disagio di non disporre di un ambiente adeguato per collocarvi l'Ufficio Parrocchiale e dialogare con le persone. Anche per alcune attività catechistiche ho dovuto spesso utilizzare la chiesa.
Al fine di offrire un fondamento più solido alla devozione mariana e rendere più completa la formazione cristiana del popolo, accanto all'azione della Pastorale ordinaria (Catechesi, Liturgia, Testimonianza della carità), ho cercato fin dall'inizio di approfondire la conoscenza della storia della devozione alla Madonna dell'Altomare, partendo dai dati storico-artistici dell'edificio sacro, per arrivare alla diffusione ed espansione che nel tempo ha avuto la devozione del popolo. Man mano che raccoglievo elementi di un certo interesse li rendevo di pubblica conoscenza con il Notiziario Parrocchiale "Stella Maris" fino al 2003. Dal 2004 ho curato la pubblicazione del Calendario annuale, ciascuno con uno studio su un particolare aspetto della storia della devozione e con relativa ampia documentazione, anche fotografica.
Indico di seguito le tematiche trattate nei vari anni.
2004: contiene la fonte storica più antica, dal volume "Zodiaco di Maria" pubblicato a Napoli nel 1715 dal predicatore domenicano P. Serafino Montorio; la sintesi della storia riguardante l'attuale edificio sacro dedicato a Maria SS.ma dell'Altomare, con numerose foto.
2005: documentazione sulla "Pietà dell'Altomare", scultura di Luigi E. Mattei: dai disegni al bronzo.
2006: documentazione sugli Ex-Voto recuperati e restaurati
2007: studio sulla iconografia della Madonna dell'Altomare
2008: studio sulla espansione della devozione e del culto nei paesi limitrofi
2009-2012: Quattro anni senza calendario
2013: documentazione fotografica e archivistica sull'Incoronazione della Madonna (3 sett. 1899) e sulle relative preziose decorazioni
2014: "La Via Crucis all'Altomare": i disegni, le terrecotte, le fasi della fusione
2015: I 14 bronzi della Via Crucis con le didascalie curate dallo scultore Luigi E. Mattei
2016: L'anno del perdono (Prodigio della S. Spina) e il Giubileo della Misericordia
2017: Il nuovo vescovo Mons. Luigi Mansi e notizie varie sulla vita della parrocchia nell'anno 2016
Prima il restauro del santuario realizzato da D. Michele Massaro e D. Giuseppe Lomuscio, sotto la direzione dell'arch. Mauro Civita, poi l'installazione dei bronzi dello scultore Luigi E. Mattei nel 2004 e nel 2014, insieme alle manifestazioni tenute nel 2005 (anno del prodigio della S. Spina), hanno dato incremento alla dimensione culturale del santuario dell'Altomare. Ne aveva bisogno!
L'ampio locale ora inaugurato, con la sua triplice funzione di Ufficio – Biblioteca – Museo, può essere ritenuto il frutto maturo di un impegno che dura da anni. Ogni santuario deve svolgere una missione anche culturale in un determinato territorio, a vantaggio del popolo dei devoti.
Una parola di ringraziamento
È mio dovere ora ringraziare quanti, in vario modo, hanno collaborato per la realizzazione di questa realtà che il prof. Mattei ha voluto chiamare "Museo dell'Opera", proprio in considerazione del fatto che in santuario sono state collocate le opere in bronzo, mentre nel museo sono esposti gli originali in terracotta.
Dopo aver ringraziato ancora il Signore, vengo a qualche ringraziamento particolare.
Ringrazio il Vescovo Mons. Luigi Mansi che ha presieduto la celebrazione dell'Eucarestia e ha benedetto e inaugurato questo nuovo locale. Grazie, soprattutto, per le parole di incoraggiamento e di sostegno all'attività che la Biblioteca-Museo potrà svolgere in futuro.
Ringrazio il Vescovo emerito Mons. Raffaele Calabro: ha approvato il progetto e mi ha sostenuto anche quando voci contrarie spingevano nella direzione opposta.
Ringrazio i tanti benefattori. Quelli di ieri, la cui memoria è conservata dagli ex-voto che è stato possibile ricuperare e restaurare e che sono qui esposti sulla parete dietro la statua della Madonna.
Ringrazio i benefattori di oggi, a cominciare dallo scultore, il prof. Mattei: le sue preziose opere ci consentono di parlare tranquillamente di "Museo". Tutto quello che qui è esposto è stato donato: gli argenti, i vasi sacri, le statue della Madonna e di S. Giuda, le rispettive teche di vetro, i libri, tutto l'arredo ligneo. Ora si spera, anzi mi auguro vivamente che la Biblioteca-Museo possa arricchirsi di altre donazioni di valore artistico e culturale.
Infine ringrazio le maestranze che hanno eseguito i lavori, sotto la direzione dello Studio Tecnico Geom. Vincenzo Di Schiena.
A tutti, insieme a D. Mimmo Sgaramella e a Don Antonio Turturro, rinnovo la gratitudine di tutta la comunità della parrocchia e del santuario".