Santa messa per la ricorrenza di San Francesco di Sales
Sarà celebrato il patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione sociale. Il rito officiato da Mons. Leonardo D’Ascenzo
venerdì 19 gennaio 2024
11.24
Anche quest'anno le Diocesi di Andria e Trani si ritroveranno assieme in occasione della memoria liturgica di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione sociale.
Così si legge in una lettera ai giornalisti dei Direttori degli Uffici per le Comunicazioni Sociali delle due Diocesi: don Felice Bacco, per Andria, e il diac. Riccardo Losappio, per Trani Barletta Bisceglie.
«Carissimi Amici, come è ormai consuetudine per le nostre Diocesi, il 24 gennaio, memoria di san Francesco di Sales (1567-1622), celebriamo insieme la Festa dei Giornalisti e degli Operatori della Comunicazione Sociale. Quest'anno la celebrazione eucaristica si terrà nella diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, il 24 gennaio 2024, alle ore 11.00, presso la Cittadella Sanguis Christi (Via Arno 2, Rione Colonna), e sarà teletrasmessa in diretta televisiva da TeleDehon (canale 19). A presiederla sarà Mons. Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
Questo appuntamento annuale, accanto ad altri momenti, ci offre l'occasione per sviluppare, in un contesto di preghiera, qualche considerazione sul ruolo dei giornalisti all'interno del variegato mondo della comunicazione. E la riflessione muove proprio dall'esperienza di Francesco di Sales maturata prima nell'attività di studioso e poi nel ministero episcopale come vescovo di Ginevra. Egli si dedicò al giornalismo e alla stampa nel periodo a cavallo tra il millecinquecento e il milleseicento avvalendosi di una cospicua corrispondenza epistolare con i fedeli della sua diocesi, corrispondenza che veniva altresì stampata e diffusa nel territorio a lui affidato».
Questo il tema scelto quest'anno da Papa Francesco, in occasione della 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali:
Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana
L'evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, in modo che è diventato sempre più difficile distinguere il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani. Come tutte le rivoluzioni anche questa basata sull'intelligenza artificiale, pone nuove sfide affinché le macchine non contribuiscano a diffondere un sistema di disinformazione a larga scala e non aumentino anche la solitudine di chi già è solo, privandoci di quel calore che solo la comunicazione tra persone può dare. È importante guidare l'intelligenza artificiale e gli algoritmi, perché vi sia in ognuno una consapevolezza responsabile nell'uso e nello sviluppo di queste forme differenti di comunicazione che si vanno ad affiancare a quelle dei social media e di Internet. È necessario che la comunicazione sia orientata a una vita più piena della persona umana.
Oggi, nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo, è quanto mai necessario l'affermarsi di una comunicazione non ostile. Una comunicazione aperta al dialogo con l'altro, che favorisca un "disarmo integrale", che si adoperi a smontare "la psicosi bellica" che si annida nei nostri cuori, come profeticamente esortava San Giovanni XXIII, 60 anni fa nella Pacem in Terris. È uno sforzo che è richiesto a tutti, ma in particolare agli operatori della comunicazione chiamati a svolgere la propria professione come una missione per costruire un futuro più giusto, più fraterno, più umano.
Così si legge in una lettera ai giornalisti dei Direttori degli Uffici per le Comunicazioni Sociali delle due Diocesi: don Felice Bacco, per Andria, e il diac. Riccardo Losappio, per Trani Barletta Bisceglie.
«Carissimi Amici, come è ormai consuetudine per le nostre Diocesi, il 24 gennaio, memoria di san Francesco di Sales (1567-1622), celebriamo insieme la Festa dei Giornalisti e degli Operatori della Comunicazione Sociale. Quest'anno la celebrazione eucaristica si terrà nella diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, il 24 gennaio 2024, alle ore 11.00, presso la Cittadella Sanguis Christi (Via Arno 2, Rione Colonna), e sarà teletrasmessa in diretta televisiva da TeleDehon (canale 19). A presiederla sarà Mons. Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
Questo appuntamento annuale, accanto ad altri momenti, ci offre l'occasione per sviluppare, in un contesto di preghiera, qualche considerazione sul ruolo dei giornalisti all'interno del variegato mondo della comunicazione. E la riflessione muove proprio dall'esperienza di Francesco di Sales maturata prima nell'attività di studioso e poi nel ministero episcopale come vescovo di Ginevra. Egli si dedicò al giornalismo e alla stampa nel periodo a cavallo tra il millecinquecento e il milleseicento avvalendosi di una cospicua corrispondenza epistolare con i fedeli della sua diocesi, corrispondenza che veniva altresì stampata e diffusa nel territorio a lui affidato».
Questo il tema scelto quest'anno da Papa Francesco, in occasione della 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali:
Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana
L'evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, in modo che è diventato sempre più difficile distinguere il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani. Come tutte le rivoluzioni anche questa basata sull'intelligenza artificiale, pone nuove sfide affinché le macchine non contribuiscano a diffondere un sistema di disinformazione a larga scala e non aumentino anche la solitudine di chi già è solo, privandoci di quel calore che solo la comunicazione tra persone può dare. È importante guidare l'intelligenza artificiale e gli algoritmi, perché vi sia in ognuno una consapevolezza responsabile nell'uso e nello sviluppo di queste forme differenti di comunicazione che si vanno ad affiancare a quelle dei social media e di Internet. È necessario che la comunicazione sia orientata a una vita più piena della persona umana.
Oggi, nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo, è quanto mai necessario l'affermarsi di una comunicazione non ostile. Una comunicazione aperta al dialogo con l'altro, che favorisca un "disarmo integrale", che si adoperi a smontare "la psicosi bellica" che si annida nei nostri cuori, come profeticamente esortava San Giovanni XXIII, 60 anni fa nella Pacem in Terris. È uno sforzo che è richiesto a tutti, ma in particolare agli operatori della comunicazione chiamati a svolgere la propria professione come una missione per costruire un futuro più giusto, più fraterno, più umano.