Sanità Service, niente soluzioni per gli ex tirocinanti del programma di reinserimento
Operatori dell'Ospedale di Andria: 6 a casa da ottobre, 3 al lavoro con contratto di 15 giorni
martedì 24 novembre 2015
10.01
Sei ex tirocinanti del progetto di reinserimento lavorativo per ex detenuti sono a casa dal 10 ottobre scorso mentre tre sono quelli ancora in servizio ma con contratti rinnovati ogni 15 giorni. E' il paradossale caso della Sanità Service dell'ASL BT e dei nove lavoratori che a partire da giugno 2013 sono stati impiegati nell'Ospedale "Bonomo" di Andria come addetti alle pulizie, portantini e tutti quei lavori e lavoretti ausiliari che sono necessari per mantenere uno standard dignitoso all'interno del nosocomio andriese (Articolo AndriaViva 17 maggio 2015). Della vicenda ci siamo ampiamente ed in modo approfondito, occupati già nell'ormai lontano mese di maggio del 2015 quando il Direttore Generale dell'ASL BT volle rispondere con una frase che ha rasserenato gli animi dei lavoratori in procinto di veder chiusa la propria esperienza lavorativa (Articolo AndriaViva 19 maggio 2015): «Non bisogna disperdere le competenze acquisite in due anni».
Ma, purtroppo, la situazione dopo maggio si è nuovamente complicata nonostante i tanti attestati di stima e di professionalità attribuiti da più parti ai nove lavoratori. La Sanità Service, struttura diretta espressione dell'ASL, non avrebbe potuto più rinnovare i contratti di tirocini già rinnovati per ben tre volte nell'arco dei 24 mesi precedenti. Così dopo lo stop nel mese di giugno, ha pensato di affidarsi ad un'agenzia interinale per reperire risorse lavorative da inserire in organico proprio in quei ruoli non più occupati dagli ex tirocinanti. Un modo per, probabilmente, dare una nuova possibilità agli stessi nove lavoratori che, nonostante avessero acquisito curriculum, formazione ed esperienza, hanno dovuto penare non poco per vedersi riconoscere all'interno della graduatoria di merito della ditta di recruitment. Contratti a tempo brevissimo scaduti e non più rinnovati dal 10 ottobre scorso alla maggioranza degli impiegati. Per tre di loro, invece, il rinnovo quindicinale poichè impegnati in un reparto in cui è essenziale la loro presenza.
Le domande sarebbero tante in questo caso, soprattutto se si pensa la progetto stesso che ha portato alla possibilità di avviare questo rapporto di lavoro: i nove ex tirocinanti, infatti, furono accolti per avere una seconda possibilità, per chi ha sbagliato una volta e cerca un modo, quasi mai facile, di reinserirsi nella società dopo aver espiato il proprio debito con la giustizia. Il lavoro certificato dai reparti, dai medici e dagli infermieri, le diverse qualifiche ottenute e la professionalità mostrata, avrebbero dato una naturale conseguenza alla prosecuzione del rapporto di fiducia instauratosi soprattutto per le parole spese proprio durante la presentazione del progetto nel 2013. Che senso ha rinnovare per ben tre volte contratti a tempo determinato e quindi arrivare a due anni di collaborazione e poi, dopo aver formato e costruito professionalità, disfarsene? Una riflessione da riportare a coloro i quali dovranno riprendere in esame la vicenda soprattutto alla luce della necessità di avere questo tipo di figure all'interno del nosocomio andriese ed anche perchè altre assunzioni, a tempo, sono state effettuate sempre dalla Sanità Service dell'Asl BT attraverso la stessa agenzia interinale.
Ma, purtroppo, la situazione dopo maggio si è nuovamente complicata nonostante i tanti attestati di stima e di professionalità attribuiti da più parti ai nove lavoratori. La Sanità Service, struttura diretta espressione dell'ASL, non avrebbe potuto più rinnovare i contratti di tirocini già rinnovati per ben tre volte nell'arco dei 24 mesi precedenti. Così dopo lo stop nel mese di giugno, ha pensato di affidarsi ad un'agenzia interinale per reperire risorse lavorative da inserire in organico proprio in quei ruoli non più occupati dagli ex tirocinanti. Un modo per, probabilmente, dare una nuova possibilità agli stessi nove lavoratori che, nonostante avessero acquisito curriculum, formazione ed esperienza, hanno dovuto penare non poco per vedersi riconoscere all'interno della graduatoria di merito della ditta di recruitment. Contratti a tempo brevissimo scaduti e non più rinnovati dal 10 ottobre scorso alla maggioranza degli impiegati. Per tre di loro, invece, il rinnovo quindicinale poichè impegnati in un reparto in cui è essenziale la loro presenza.
Le domande sarebbero tante in questo caso, soprattutto se si pensa la progetto stesso che ha portato alla possibilità di avviare questo rapporto di lavoro: i nove ex tirocinanti, infatti, furono accolti per avere una seconda possibilità, per chi ha sbagliato una volta e cerca un modo, quasi mai facile, di reinserirsi nella società dopo aver espiato il proprio debito con la giustizia. Il lavoro certificato dai reparti, dai medici e dagli infermieri, le diverse qualifiche ottenute e la professionalità mostrata, avrebbero dato una naturale conseguenza alla prosecuzione del rapporto di fiducia instauratosi soprattutto per le parole spese proprio durante la presentazione del progetto nel 2013. Che senso ha rinnovare per ben tre volte contratti a tempo determinato e quindi arrivare a due anni di collaborazione e poi, dopo aver formato e costruito professionalità, disfarsene? Una riflessione da riportare a coloro i quali dovranno riprendere in esame la vicenda soprattutto alla luce della necessità di avere questo tipo di figure all'interno del nosocomio andriese ed anche perchè altre assunzioni, a tempo, sono state effettuate sempre dalla Sanità Service dell'Asl BT attraverso la stessa agenzia interinale.