Sanità Service, ex Tirocinanti: «Ci batteremo in tutte le sedi opportune»

Parla il gruppo rinominato "Ragazzi del Sole" all'interno dell'Ospedale "Bonomo"

mercoledì 25 novembre 2015 10.02
A cura di Stefano Massaro
Della loro storia abbiamo nuovamente ampiamente parlato (Articolo AndriaViva 24 novembre 2015), ma sulla vicenda dei nove ex tirocinanti della Sanità Service dell'ASL BT, impiegati per oltre 24 mesi nell'Ospedale "Bonomo" di Andria, ci tengono a parlare direttamente loro. Il gruppo "Ragazzi del sole", così come ribattezzato dal loro avvento all'interno del nosocomio andriese, ci tiene a dare la propria visione degli avvenimenti: «Già in diverse occasioni siamo tornati sulla questione dei progetti per il reinserimento di ex detenuti, e nello specifico su di un progetto per addetti alle pulizie attuato grazie alla disponibilità della Sanità Service della Asl BT ed avviato con tutti i migliori auspici ed ora arenatosi a causa di un improvviso disinteresse di chi dovrebbe invece fare in modo che il tutto si conclude nel migliore dei modi».

La lunga lettera inizia in questa maniera e prosegue: «Ebbe molto rilievo la presentazione del progetto, oltre due anni fa - dicono gli ex tirocinanti - che vide la presenza di eminenti politici e magistrati. Rammentiamo ancora i contenuti delle dichiarazioni di quel giorno, tutte le volte ad esaltare queste iniziative che concretamente si occupano del reinserimento sociale di chi una volta ha sbagliato. Ma dopo quel chi "una volta ha sbagliato", lavora onestamente e duramente per più di due anni, senza mai causare il minimo problema ma anzi, raccogliendo elogi per l'impegno profuso quotidianamente e dimostrando giorno per giorno di aver meritato l'opportunità di reinserimento che la società gli sta dando, viene improvvisamente messo da parte, magari inspiegabilmente sostituito da chi non ha acquisito neanche un giorno di professionalità specifica in quel determinato tipo e luogo di lavoro. Ebbene difronte a questa ingiustizia si è portati a pensare che tutto sia un inganno e che non ci sarà mai spazio per chi intende condurre una vita completamente diversa dal percorso che erroneamente aveva intrapreso. Che senso ha fare un progetto di reinserimento per ex detenuti, se poi dopo un irreprensibile comportamento lavorativo questi ex detenuti non vengono definitivamente inseriti a tempo indeterminato nel contesto lavorativo in cui hanno operato? E' questa la semplice domanda che rivolgiamo ai vertici della Sanità Service, della Asl BT ed al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano».

Ma la lettera ha anche altre domande al suo interno, domande che contengono diversi punti dolenti: «Nel tempo chiediamo di sapere - dicono gli ex tirocinanti - se, dove, quando e in base a quale procedura sono stati assunti altri addetti alle pulizie nelle citate aziende e, laddove questo sia realmente accaduto, vorremo comprendere il motivo per il quale si è preferito chiamare altri invece di stabilizzare noi che già eravamo inseriti, pur se a tempo determinato, in questo contesto lavorativo. Forse qualcuno ha già deciso che noi, malgrado tutto il nostro impegno, non potremo mai aspirare ad un lavoro normale? Noi ci batteremo in tutte le sedi utilizzando la legge, quella legge che una volta non abbiamo voluto rispettare, per mettere alla prova questo sistema, per capire se ci sono persone che, dietro un apparente regolarità di comportamento amministrativo, celano azioni in violazione alla legge».