Sanità, On. Fucci: «Punti nascita, un percorso ancora da completare»
Nota da parte del deputato andriese Segretario della Commissione Affari Sociali
giovedì 11 giugno 2015
«Intervenire sulla rete dei punti nascita per una efficienza e un livello tecnologico sempre maggiori resta a mio parere una priorità negli obiettivi di politica sanitaria del Paese. A questo fine ho presentato, insieme ai colleghi Amato, Burtone e Ciracì, una risoluzione nella Commissione Affari Sociali della Camera che richiama la vicenda tragica dello scorso febbraio in Sicilia, quando una neonata morì in attesa che si liberasse un posto in unità di trattamento intensivo neonatale». Lo afferma in una nota l'On. Benedetto Fucci, segretario della Commissione Affari Sociali della Camera.
«Tragedie come quella, purtroppo non la prima, non devono ripetersi e per questo bisogna proseguire sulla linea di quanto indicato già nel 2010 dalla Conferenza Stato-Regioni e poi nel 2012 dalla Camera con gli esiti della prima indagine parlamentare sui punti nascita da me coordinata. Il fine è attuare azioni in grado di portare a compimento il processo di rivisitazione, razionalizzazione e ammodernamento della rete dei punti nascita. Il mio – conclude Fucci - è insomma un appello al Governo in primo luogo, ma anche alle Regioni, perché si garantisca un contesto di assoluta sicurezza per le partorienti, per i nascituri e per lo stesso personale medico e sanitario che vi opera».
«Tragedie come quella, purtroppo non la prima, non devono ripetersi e per questo bisogna proseguire sulla linea di quanto indicato già nel 2010 dalla Conferenza Stato-Regioni e poi nel 2012 dalla Camera con gli esiti della prima indagine parlamentare sui punti nascita da me coordinata. Il fine è attuare azioni in grado di portare a compimento il processo di rivisitazione, razionalizzazione e ammodernamento della rete dei punti nascita. Il mio – conclude Fucci - è insomma un appello al Governo in primo luogo, ma anche alle Regioni, perché si garantisca un contesto di assoluta sicurezza per le partorienti, per i nascituri e per lo stesso personale medico e sanitario che vi opera».