Sanità in Puglia, pace ritrovata tra Regione e medici pugliesi
Emiliano: "I medici di famiglia rimangono centrali, al via tavolo permanente"
martedì 7 novembre 2017
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha convocato per ieri mattina i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei medici specialisti convenzionati interni e accreditati e della dirigenza medica. All'ordine del giorno numerose questioni tra le quali il contenimento della spesa farmaceutica, la sicurezza dei medici, la carenza della dotazione organica, l'organizzazione generale dei servizi nell'ottica di una sempre maggiore integrazione tra territorio e ospedale.
Il Presidente Emiliano, insieme con il direttore del Dipartimento regionale Politiche della salute e benessere sociale, Giancarlo Ruscitti, ha sottolineato, nel corso della riunione, la necessità di affrontare, congiuntamente in un tavolo allargato, tutti i temi prioritari del servizio sanitario regionale.
Tra i temi caldi di questa mattina, la delibera di giunta che dà la possibilità ai medici specialisti di poter prescrivere sulla ricetta rossa.
"Vogliamo rassicurare tutti, i medici di famiglia rimangono centrali – ha detto Emiliano nel corso dell'incontro – questa mattina mi sono confrontato con tutti i sindacati medici che hanno aderito al mio invito: con loro abbiamo anche affrontato la questione per cui ora, anche in Puglia, i medici specialisti potranno fare le ricette senza passare dai medici di famiglia. Questi non si devono spaventare o avere paura di questa norma che peraltro adegua la Puglia al resto dell'Italia e dà attuazione a una norma nazionale".
"Credo che questa cosa - ha continuato Emiliano - abbia provocato l'agitazione dei medici di famiglia che temono di vedere dispersi i loro pazienti trattati direttamente dai medici ospedalieri. Prescrivere un medicinale prima su un pezzo di carta, per poi passare al medico di famiglia che non aveva seguito la vicenda, provocava perdite di tempo e anche aggravi di costi che abbiamo ridotto. Probabilmente un maggiore dialogo, avrebbe facilmente spiegato a cittadini e medici di famiglia che non c'era nessun rischio in questa nuova norma. Anzi, era molto richiesta, specialmente dai pediatri".
"Decisive – ha concluso Emiliano - saranno le scelte che il tavolo opererà per rendere sicura l'attività dei medici pugliesi da ogni tentativo di intimidazione e aggressione, in particolare per chi è più esposto nelle guardie mediche, nei pronto soccorso, negli ospedali siti nelle zone a maggiore disagio sociale. La Regione Puglia è pronta a fare accompagnare ogni medico impegnato nello svolgimento del suo dovere da dipendenti regionali o di società partecipate al fine di rendere più agevole e tranquilla l'esecuzione della prestazione sanitaria. Fermo restando che la sicurezza dei cittadini, qualunque professione espletino, dev'essere garantita dal Governo attraverso il Ministero dell'Interno e i suoi organi periferici appositamente impegnati da sempre nella tutela dell'ordine pubblico. Sarà mio impegno personale assicurare il coordinamento tra Forze dell'ordine e strutture sanitarie esposte a maggior pericolo".
Il Presidente Emiliano, insieme con il direttore del Dipartimento regionale Politiche della salute e benessere sociale, Giancarlo Ruscitti, ha sottolineato, nel corso della riunione, la necessità di affrontare, congiuntamente in un tavolo allargato, tutti i temi prioritari del servizio sanitario regionale.
Tra i temi caldi di questa mattina, la delibera di giunta che dà la possibilità ai medici specialisti di poter prescrivere sulla ricetta rossa.
"Vogliamo rassicurare tutti, i medici di famiglia rimangono centrali – ha detto Emiliano nel corso dell'incontro – questa mattina mi sono confrontato con tutti i sindacati medici che hanno aderito al mio invito: con loro abbiamo anche affrontato la questione per cui ora, anche in Puglia, i medici specialisti potranno fare le ricette senza passare dai medici di famiglia. Questi non si devono spaventare o avere paura di questa norma che peraltro adegua la Puglia al resto dell'Italia e dà attuazione a una norma nazionale".
"Credo che questa cosa - ha continuato Emiliano - abbia provocato l'agitazione dei medici di famiglia che temono di vedere dispersi i loro pazienti trattati direttamente dai medici ospedalieri. Prescrivere un medicinale prima su un pezzo di carta, per poi passare al medico di famiglia che non aveva seguito la vicenda, provocava perdite di tempo e anche aggravi di costi che abbiamo ridotto. Probabilmente un maggiore dialogo, avrebbe facilmente spiegato a cittadini e medici di famiglia che non c'era nessun rischio in questa nuova norma. Anzi, era molto richiesta, specialmente dai pediatri".
"Decisive – ha concluso Emiliano - saranno le scelte che il tavolo opererà per rendere sicura l'attività dei medici pugliesi da ogni tentativo di intimidazione e aggressione, in particolare per chi è più esposto nelle guardie mediche, nei pronto soccorso, negli ospedali siti nelle zone a maggiore disagio sociale. La Regione Puglia è pronta a fare accompagnare ogni medico impegnato nello svolgimento del suo dovere da dipendenti regionali o di società partecipate al fine di rendere più agevole e tranquilla l'esecuzione della prestazione sanitaria. Fermo restando che la sicurezza dei cittadini, qualunque professione espletino, dev'essere garantita dal Governo attraverso il Ministero dell'Interno e i suoi organi periferici appositamente impegnati da sempre nella tutela dell'ordine pubblico. Sarà mio impegno personale assicurare il coordinamento tra Forze dell'ordine e strutture sanitarie esposte a maggior pericolo".