Sanità, Fials e mascherine professionali in distribuzione mentre la Asl Bt rifiuta le accuse di ritardi e di mancata organizzazione

Botta e risposta tra Angelo Somma (Fials Bat) ed il Dg della Asl Bt, Alessandro Delle Donne

venerdì 27 novembre 2020
Contrastare efficacemente la pandemia da covid 19 in atto con i più idonei strumenti professionali ed adottando i potenziamenti della macchina sanitaria.
Tra sindacati e direzione generale della Asl Bt è in atto un confronto, a volte aspro ma sempre propenso nel ricercare le migliori soluzioni atte ad ostacolare efficacemente questa grave pandemia.

Sul punto, la FIALS Bat, in una nota ha rimarcato come «Dopo duplice intervento dell'Organizzazione Sindacale, a seguito di pressanti sollecitazioni da parte del personale sanitario preoccupato per la loro sicurezza relative alle mascherine FFP3 marca Jun Yue no medical device (DISPOSITIVO NON MEDICO) di produzione cinese, (a parere degli stessi, e della FIALS non idonee) distribuite dalle farmacie ospedaliere in tutte le Unità Operative dei Covid Hospital di Bisceglie e Barletta.

La Asl BT a prontamente a accolto le segnalazioni della FIALS, dando seguito in questi giorni alla distribuzione delle mascherine professionali FFP3 di marca GVS. La FIALS nelle precedenti note considerato i dubbi e i timori sollevati dagli operatori sanitari aveva chiesto alla direzione strategica aziendale, il ritiro immediato delle suddette mascherine di dubbia efficacia dalle UU.OO. dei Covid Hospital di Bisceglie e Barletta provvedendo alla loro sostituzione con mascherine FFP3 professionali munite di apposita certificazione.

Quindi oggi Grazie anche all'attenzione e la sensibilità mostrata della direzione strategica aziendale della Asl BT il personale sanitario può continuare, a prestare servizio in particolar modo nelle Unità Operative di rianimazione, terapia intensiva, e sub intensiva dove sono ricoverati pazienti che necessitano di terapia con ossigeno ad alti flussi, con DPI Idonei e in totale sicurezza con adeguate protezioni.


Purtroppo i casi di positività al virus SARS-Cov2 degli operatori sanitari della Asl BT (di cui alcuni ricoverati) destava seria preoccupazione per il Personale Sanitario. La FIALS evidenzia nuovamente che in questa grave emergenza sanitaria, tutelare la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro del personale dipendente deve restare una priorità.

L'attuale grave emergenza pandemica a nostro avviso, deve orientare a garantire a tutte le Unità operative della Asl Bt forniture costanti di DPI adeguati, affidabili e certificati. Cogliamo l'occasione per segnalare che in questi giorni si stanno riscontrando carenti forniture di divise monouso, invitiamo la Direzione a provvedere prima possibile all'approvvigionamento delle stesse.

Per tutelare al massimo il personale dipendente sarebbe necessario secondo i Sindacalisti Somma e Di Liddo fare due cose: predisporre un nuovo protocollo aumentando i livelli di protezione nonché adoperarsi scrupolosamente per avere D.P.I. in quantità adeguate e di qualità, con riferimenti a norme tecniche considerate per la certificazione della conformità. Come ultima considerazione vorremmo infine sottolineare che questo periodo di pandemia non si deve mai dimenticare l'aspetto motivazionale ed emotivo del personale addetto all'assistenza che in una evidente situazione di enorme sovraccarico di lavoro e di stress».

E la Direzione della Asl Bt ha voluto rispondere alla Fiasl circa l'organizzazione del Dipartimento di Prevenzione

«La Fials torna ad attaccare l'organizzazione sanitaria nella nostra Asl e questa volta lo fa al colpendo una delle componenti più impegnate nella gestione di questa seconda ondata di pandemia, il Dipartimento di Prevenzione che sta mostrando abnegazione oltre ogni misura. Tutto questo è davvero inaccettabile come inaccettabili sono le accuse di ritardi e di mancanza di organizzazione rivolte a tutto il sistema. Le loro dichiarazioni sono false e calunniose e che ci riserviamo ogni azioni nelle sedi opportune»: così Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt risponde al sindacato FIALS in merito a quanto espresso sulla organizzazione del dipartimento di prevenzione e della assistenza territoriale.

«Abbiamo reclutato personale sulla scorta di procedure già avviate prima della pandemia, sono già in servizio i 5 operatori della protezione civile che hanno accettato l'incarico, il servizio di call center attivo su Andria non è stato mai interrotto ma anzi potenziato e da qualche giorno è attivo anche su Barletta, abbiamo organizzato drive-through per fare i tamponi in diversi punti del territorio, siamo stati i primi in Regione Puglia a comprare poct per effettuare test rapidi, abbiamo un laboratorio analisi già attivo dalla prima ondata della pandemia che lavora senza interruzione, abbiamo attivato per primi un protocollo di sorveglianza sul personale poi applicato a livello regionale, a giorni sarà attiva la postazione medica avanzata con ulteriore 40 posti letto rispetto a quelli attivati a Bisceglie, Barletta e Canosa - dice Delle Donne - e tutto questo mentre i contagi continuano inesorabilmente a crescere al punto che per la Bat, come noto, era stata perfino chiesta la zona rossa».

«E' incredibile che in questa fase di lavoro incessante su tutti i fronti si continui ad attaccare in questo modo il sistema - continua il Direttore Generale - sono state dispiegate tutte le forze possibili per rispondere alle esigenze dei cittadini positivi che sono sempre di più. Abbiamo attivato 7 Usca sul territorio e anche prima della sottoscrizione del protocollo con i medici di base da parte della Regione abbiamo avviato procedure di sorveglianza con strutture aziendali in grado di verificare a distanza lo stato di salute. Al dipartimento di prevenzione è attivo un servizio di call center dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 che lavora incessantemente. Viene rilasciato anche il codice per il ritiro on line del referto attraverso il sistema digitale messo a disposizione dalla Regione Puglia. Abbiamo garantito continuità lavorativa sul territorio prorogando a 36 mesi tutti i contratti in scadenza e la nostra attenzione su correttezza delle procedure e flussi lavorativi è altissima e costante».

«I cittadini positivi sono sempre di più e le attività di contact tracing necessitano di tempo e attenzione - aggiunge Delle Donne - certamente ci sono stati casi di ritardo o di comunicazioni non repentine, ma dove sono emerse difficoltà organizzative siamo intervenuti potenziando il personale, riorganizzando i luoghi, definendo i percorsi. Servirebbe certo la massima collaborazione dei cittadini perché ormai non solo sono chiare le norme che consentirebbero di limitare il contagio, ma sono chiare anche le procedure da seguire in caso di sospetta positività o di positività conclamata. Ci aspettiamo rispetto delle regole mentre noi continueremo a garantire il massimo impegno».