Sanità, ecco la nuova emergenza-urgenza

Il piano della Regione: al "Bonomo" resta lo Spoke in attesa dell'Ospedale

mercoledì 29 ottobre 2014 11.05
A cura di Stefano Massaro
Una profonda rivoluzione approvata ieri dalla Giunta Regionale della Puglia per quel che riguarda l'emergenza-urgenza in sanità. In Puglia vi saranno in totale sette strutture in meno rispetto all'attuale rete operativa con una rimodulazione che prevede sette Hub (Dipartimenti di Emergenza e Accettazione) di primo livello, il massimo possibile, sedici strutture Spoke di secondo livello (oggi ce ne sono solo 7 in Puglia) e 10 pronto soccorso (rispetto agli attuali 27). La complessa riorganizzazione è partita dal numero di interventi annui operati dalle strutture: per esempio, nella BAT vi sarà la definitiva trasformazione del Pronto Soccorso di Trani che conta il 90% di accessi "poco urgenti" in Punto di Primo Intervento Territoriale con postazione medicalizzata di 118 al fine di poter operare le cure primarie per le patologie a bassa gravità e che non richiedono trattamento ospedaliero.

Nella BAT è stato previsto anche un Hub, cioè un Ospedale che possa trattare discipline a maggiore complessità. Il problema è che la Regione lo ha previsto nel Nosocomio di Andria che dovrà essere realizzato e di cui non si riesce neanche lontanamente ad immaginare i tempi. Per ora, quindi, la provincia di Barletta Andria Trani resta senza DEA di primo livello ma potrà contare su due strutture d'emergenza-urgenza dette "spoke" nel "Bonomo" di Andria e nel "Dimiccoli" di Barletta. Le strutture Spoke devono compiere interventi diagnostico-terapeutici, di stabilizzazione e cura del paziente e di ricovero, in maniera da dare una risposta a tutti i bisogni sanitari di complessità minore ed intermedia della popolazione, demandando al HUB di riferimento i casi di alta complessità. Uno solo il Pronto Soccorso individuato in provincia con l'Ospedale "V. Emanuele II" di Bisceglie. Altri PPTI, invece, sono stati previsti per le Città di Canosa, Minervino e Spinazzola.

Per la rete del 118 pugliese, invece, resta invariato il numero con 158 tra ambulanze ed automediche, ma cambiano i criteri di assegnazione in vista dell'entrata in vigore di tutto il nuovo pacchetto di emergenza-urgenza. Nella BAT, per esempio, vi saranno quattro automediche (postazioni senza medico ed infermiere ma solo con autista e soccorritore) nelle città di Andria, Barletta, Trani e Trinitapoli. Saranno cinque, invece, le postazioni Mike con ambulanza e medico a bordo nelle città di Bisceglie, Canosa di Puglia, Margherita di Savoia, Minervino e Spinazzola. Sette le postazioni India con ambulanza ed infermiere a bordo di cui due nella Città di Andria, due a Barletta, ed una rispettivamente a San Ferdinando di Puglia, Trani e Trinitapoli. La rete di Emergenza-Urgenza del 118 sarà anche integrata dal servizio di elisoccorso che nella BAT è previsto nell'Ospedale "Dimiccoli" di Barletta.