San Sebastiano, Polizia locale in festa ad Andria
Messa e bilancio delle attività
lunedì 20 gennaio 2025
15.56
Ricorre oggi San Sebastiano, patrono della Polizia Locale. E' stata celebrata per l'occasione una santa Messa, come da tradizione, presso la Chiesa del Purgatorio officiata dal Vescovo Mons. Luigi Mansi. Presenti gli assessori Colasuonno, Troia, Di Bari e Di Leo, il presidente del Consiglio Giovanni Vurchio, le autorità civili e militari del territorio, le associazioni combattentistiche e d'arma, il Comandante della Polizia Locale col. Francesco Capogna. Ad animare la cerimonia il coro della scuola primaria dell'istituto comprensivo Imbriani- Salvemini.
Di seguito il discorso pronunciato dal Sindaco Giovanna Bruno al termine della cerimonia.
«Oggi si celebra per la prima volta la Giornata del Rispetto, istituita con la Legge n. 70 del 17 maggio 2024: è dedicata alla memoria di Willy Monteiro Duarte, un giovane tragicamente scomparso del 2020 mentre difendeva un amico in difficoltà. Willy sia un testimone credibile per i nostri giovani, del valore dell'amicizia, del dovere di difendere chi è più debole o in difficoltà.
Mi piace partire da questa coincidenza di celebrazione: la Giornata del Rispetto (intesa come rispetto per le regole, per le persone, per i luoghi, per le istituzioni, per il proprio credo e per i valori in cui si crede) e quella di San Sebastiano, protettore delle Polizie Locali.
Sebastiano è uno di quegli esempi della fierezza con cui testimoniò la sua fede.
Non ho mai ben compreso per quale motivo sia il protettore sì delle polizie locali ma anche degli arcieri e degli archibugieri, dei tappezzieri, dei fabbricanti di aghi e di quanti altri abbiano a che fare con oggetti a punta simili alle frecce.
Mi basta però soffermarmi sul fatto che era un cristiano di servizio, "di prossimità" diremmo oggi.
Lui, con il corpo coperto dalle frecce con cui l'imperatore Diocleziano lo aveva fatto colpire per l'alto tradimento che aveva perpetrato (sia perché era cristiano sia perché invece che perseguitare e uccidere i cristiani per conto dell'imperatore, alle cui dipendenze lavorava
come alta guardia, li aiutava invece a fuggire o comunque a mettersi in salvo), era riuscito a guarire e si ripresentò a Diocleziano rimproverandolo per le persecuzioni di massa che
aveva ordito. Era consapevole che stava nuovamente sfidando chi lo avrebbe messo a morte ma non si sottrasse.
Ecco, la fierezza nella testimonianza.
E voi, carissimi agenti di polizia locale, donne e uomini di prossimità del nostro tempo e della nostra comunità, carissimo Comandante, quanto siete fieri di questa appartenenza? Quanto siete consapevoli dell'alta testimonianza cui siete quotidianamente chiamati, rispetto al servizio svolto?
Io lo sono, molto. Fiera, certo che sì. Di sapervi e vedervi protesi verso questa Città e le sue innumerevoli esigenze. Fiera di pensarvi ogni momento 'squadra', anche quando l'insidia separa e l'arroganza avanza. Fiera di riscoprirvi animati dal desiderio di fare bene, contro ogni pettegolezzo o tentativo di sminuire il vostro ruolo. Fiera nel vedervi crescere, con le nuove professionalità, con quelle che avanzano, con l'esperienza che aumenta, con la maturità che sopravviene; con i distacchi che provano il cuore ma temprano lo spirito. Sono fiera.
E non vi chiedo altro: di esserlo anche voi, sempre. Innanzi tutto 'fieri' di voi stessi, perché avreste potuto fare altro nella vita e invece avete scelto di essere tasselli di servizio, di prossimità.
Com'è bello servire.
Voi ce lo insegnate ogni giorno. Ce lo insegnate quando a testa bassa incassate la rabbia ingiustificata, l'incomprensione, l'ignoranza di tanti meccanismi da parte di noi altri.
Ce lo insegnate quando quasi mai nessuno vi dice "grazie" nonostante siate lì a servire. Ce lo insegnate quando dovete addrizzare tante righe storte, cucire tanti strappi, consolare tanti dolori.
E poi 'fieri' perché rappresentate una comunità nella comunità. Non siete, cioè dei solisti. Non potreste mai esserlo. Siete un corpo: camminate, agite, pensate al plurale. Che esercizio difficile ma esaltante!
Come si fa a non essere fieri?
E quanto è bello ricevere i bambini che dicono: da grande voglio essere vigile. Ecco, pensate che se un solo giovane concittadino vi ha consegnato e vi consegna questo messaggio, come è già accaduto nel vostro comando che ha aperto le sue porte alla città, è perché uno di voi lo ha ispirato, una di voi gli è stata testimone di quanto il servizio sia foriero di speranza e di positività.
Siate fieri, siatelo sempre, siatelo nella consapevolezza che tutta la Città che mi onoro di rappresentare, lo è per voi e vi ringrazia per ciò che fate.
Il grazie si rinnova al Comandante: i risultati, ancora in miglioramento di questo 2024, sono il frutto di una regia. Piaccia o no, proprio come accade con il sindaco.
Si rinnova per l'assessore Pasquale Colasuonno: uomo anch'egli di servizio, nella sua costante positività, nella generosità laboriosa di ogni momento.
Si rinnova per ciascuno di voi, quale che sia il grado, il ruolo, la storia umana e professionale; singolarmente voglio abbracciarvi ed incoraggiarvi: siate 'fieri' del fatto che non potete abbattervi, non vi è consentito. Non sono ammesse battute d'arresto. Non per voi, baluardi di prossimità. Proprio come per il vostro santo protettore: ferito gravemente, si è ripreso per testimoniare con fierezza la sua appartenenza.
Non sentitevi mai sotto attacco, anche quando a voi si chiede l'impossibile, quando vi si chiede sempre di più come io, da sindaco, devo fare.
Non sentitevi soli, quando chiedete solo la civile collaborazione e magari incassate colpi bassi. Anche questo, fa parte del vostro agire. Sebastiano, ferito, tornò alla carica contro l'imperatore. Proprio come voi, che tornate sempre alla carica contro l'inciviltà, l'illegalità, la supponenza, la cattiveria, il subdolo, le incomprensioni.
Ecco, siate davvero "fieri", per voi e per le vostre famiglie, per noi e per questa amata Città, di ciò che rappresentate.
Ad maiora!»