San Giuseppe Artigiano: aspettando la sua festa
Gennaro 'Gino' Piccolo condivide alcuni scritti di Igino Giordani
domenica 30 aprile 2023
Chissà, che pena – mi chiedevo stamani appena sveglio – sarà stata la morte di Giuseppe per la famigliola di Nazareth!
Chissà, che pena sarà stata per Giuseppe al pensiero che Maria rimaneva vedova e del ragazzo Gesù rimanere senza un sostegno!
Chissà, se Gesù era in missione e fu raggiunto in tempo dalla notizia che Giuseppe era moribondo!
Si pensa, e si è scritto, ché sì, la notizia lo raggiunse in tempo poiché il transito di Giuseppe fu il più bello poiché avvenne tra le braccia del Figlio di Dio, da cui era obbedito, e della Madre di Dio, da cui era venerato.
Chissà, se la morte di Giuseppe fu causata da un incidente di lavoro o forse a spezzargli le fibre furono le tante fatiche!
Ma, qualunque fosse la causa, essa serviva ai disegni di Dio!
Grazie, o buon Giuseppe, per la Tua umiltà, il Tuo silenzio, il Tuo servizio, il Tuo scomparire perché fiorissero le figure dei tuoi cari: Gesù e Maria!
Grazie, o buon Giuseppe, per come ai amato le cose di Dio, per l'infinita pazienza, laboriosità, gentilezza!
Per noi rimane il dolore di parlare ancora di te ma, ahimè, di parlare poco con Te!
Si pensa, e si è scritto, che la gente che seguiva il suo funerale, era sorpresa dalla serenità che né Maria né Gesù, pur piangendo, non dessero segni di disperazione quasi che per loro la morte non fosse morte.
Al ritorno, quando i parenti si furono allontanati, Maria sentì più amaramente la perdita, e, poggiata la fronte sulle braccia in croce sopra il tavolo di lavoro di colui che era stato compagno fedele e confidente sicuro e fratello casto come gli angeli, pianse, ancora, finché il figlio, incomparabile, dopo averle lasciato sfogare il dolore, s'avvicinò a carezzarle le chiome e la chiamò per nome sussurrandole: «Mamma!» all'orecchio, sotto il velo, e poi le s'inginocchiò dinanzi, dicendole le parole più grandi che siano state pronunziate.
Chissà, che pena sarà stata per Giuseppe al pensiero che Maria rimaneva vedova e del ragazzo Gesù rimanere senza un sostegno!
Chissà, se Gesù era in missione e fu raggiunto in tempo dalla notizia che Giuseppe era moribondo!
Si pensa, e si è scritto, ché sì, la notizia lo raggiunse in tempo poiché il transito di Giuseppe fu il più bello poiché avvenne tra le braccia del Figlio di Dio, da cui era obbedito, e della Madre di Dio, da cui era venerato.
Chissà, se la morte di Giuseppe fu causata da un incidente di lavoro o forse a spezzargli le fibre furono le tante fatiche!
Ma, qualunque fosse la causa, essa serviva ai disegni di Dio!
Grazie, o buon Giuseppe, per la Tua umiltà, il Tuo silenzio, il Tuo servizio, il Tuo scomparire perché fiorissero le figure dei tuoi cari: Gesù e Maria!
Grazie, o buon Giuseppe, per come ai amato le cose di Dio, per l'infinita pazienza, laboriosità, gentilezza!
Per noi rimane il dolore di parlare ancora di te ma, ahimè, di parlare poco con Te!
Si pensa, e si è scritto, che la gente che seguiva il suo funerale, era sorpresa dalla serenità che né Maria né Gesù, pur piangendo, non dessero segni di disperazione quasi che per loro la morte non fosse morte.
Al ritorno, quando i parenti si furono allontanati, Maria sentì più amaramente la perdita, e, poggiata la fronte sulle braccia in croce sopra il tavolo di lavoro di colui che era stato compagno fedele e confidente sicuro e fratello casto come gli angeli, pianse, ancora, finché il figlio, incomparabile, dopo averle lasciato sfogare il dolore, s'avvicinò a carezzarle le chiome e la chiamò per nome sussurrandole: «Mamma!» all'orecchio, sotto il velo, e poi le s'inginocchiò dinanzi, dicendole le parole più grandi che siano state pronunziate.