Salviamo il teatro Astra: raccolte oltre 8 mila firme
CO.ADO: "Piazza Duomo e via De Gasperi i punti di raccolta firme"
mercoledì 19 aprile 2017
Continua senza indugio la campagna di sensibilizzazione di CO.ADO. (Comitato cittadino adozione del 1° Vicolo San Bartolomeo – la via di Andria più piccola del mondo) per salvare il Teatro Astra.
Si tratta di una proposta del professor Riccardo Suriano che ha sollecitato il sindaco Giorgino affinchè siano intercettati e reperiti fondi pubblici e privati per restituire un teatro alla città di Andria. «Vogliamo sollecitare in primo luogo il comune di Andria a partecipare ai nuovi bandi europei nell'ambito dei Beni Culturali, a progettare un piano di lavoro finalizzato all'acquisto del teatro Astra, al suo recupero, restauro e valorizzazione, in perfetta sintonia con l'attuale proprietà», afferma il professore.
Circa 2 milioni sono invece i fondi spesi per il recupero dell'ex macello in via Canosa, un teatro che conta solo 150 posti (per oltre 150 mila abitanti) e che non ha ancora visto la totale ultimazione. Uno schiaffo in pieno volto per chi si batte per la riapertura dello storico teatro e trova davanti a sé gli inevitabili ostacoli economici. «Tralascio la questione dell'attuale recupero della sede dell'ex macello, scelta scellerata e deleteria! – ha affermato Suriano – Si dimentica la funzione che un vero teatro svolge in qualsiasi città, italiana ed europea: funzione ludica ma anche culturale, artistica, sociale, economica. Non si può privare Andria di spettacoli di grande spessore culturale che solamente le grandi Compagnie teatrali possono offrire».
Già 8028 i firmatari della petizione, tra cui lo stesso vescovo Mansi che aderito alla causa agli inizi di marzo. Si tratta di un inequivocabile richiesta della popolazione cittadina che non può rimanere inascoltata dalle istituzioni.
La raccolta firme proseguirà nei prossimi mesi presso le due sedi ufficiali: in piazza Duomo, 13 presso l'Associazione Comunità dei braccianti "sez. don Riccardo Zingaro" e in via De Gasperi, 13 presso il Gran Caffé la Stella. E' possibile apporre la propria firma anche presso la Biblioteca "Ceci", dove il professor Suriano spesso è presente con gli appositi fogli.
Si tratta di una proposta del professor Riccardo Suriano che ha sollecitato il sindaco Giorgino affinchè siano intercettati e reperiti fondi pubblici e privati per restituire un teatro alla città di Andria. «Vogliamo sollecitare in primo luogo il comune di Andria a partecipare ai nuovi bandi europei nell'ambito dei Beni Culturali, a progettare un piano di lavoro finalizzato all'acquisto del teatro Astra, al suo recupero, restauro e valorizzazione, in perfetta sintonia con l'attuale proprietà», afferma il professore.
Circa 2 milioni sono invece i fondi spesi per il recupero dell'ex macello in via Canosa, un teatro che conta solo 150 posti (per oltre 150 mila abitanti) e che non ha ancora visto la totale ultimazione. Uno schiaffo in pieno volto per chi si batte per la riapertura dello storico teatro e trova davanti a sé gli inevitabili ostacoli economici. «Tralascio la questione dell'attuale recupero della sede dell'ex macello, scelta scellerata e deleteria! – ha affermato Suriano – Si dimentica la funzione che un vero teatro svolge in qualsiasi città, italiana ed europea: funzione ludica ma anche culturale, artistica, sociale, economica. Non si può privare Andria di spettacoli di grande spessore culturale che solamente le grandi Compagnie teatrali possono offrire».
Già 8028 i firmatari della petizione, tra cui lo stesso vescovo Mansi che aderito alla causa agli inizi di marzo. Si tratta di un inequivocabile richiesta della popolazione cittadina che non può rimanere inascoltata dalle istituzioni.
La raccolta firme proseguirà nei prossimi mesi presso le due sedi ufficiali: in piazza Duomo, 13 presso l'Associazione Comunità dei braccianti "sez. don Riccardo Zingaro" e in via De Gasperi, 13 presso il Gran Caffé la Stella. E' possibile apporre la propria firma anche presso la Biblioteca "Ceci", dove il professor Suriano spesso è presente con gli appositi fogli.