Salvarono famiglia dalle fiamme, promozione per due poliziotti andriesi. LA VIDEO INTERVISTA

La presidente del Senato: "Siete l’orgoglio del Paese". Biancolillo e Scarcelli: "Non chiamateci eroi"

mercoledì 11 aprile 2018 14.04
In momenti del genere si pensa solo ad agire, davanti ad una richiesta di aiuto non c'è tempo per farsi prendere dalla paura. Il coraggio prende il sopravvento. Per aver salvato un'intera famiglia dalle fiamme, in casa c'era anche un giovane disabile, due poliziotti in quel periodo in servizio al Commissariato di Andria sono stati premiati a Roma nella cerimonia che si è svolta per i 166 anni della nascita della Polizia di Stato. Era il 5 luglio del 2015, da un'autorimessa in viale Ovidio si sprigionò un incendio, sul posto giunse una volante con a bordo gli assistenti capo Michele Biancolillo e Sebastiano Scarcelli. I due poliziotti, dopo aver fatto evacuare l'area e posto in sicurezza la zona, furono raggiunti da un uomo che chiedeva aiuto affinchè fosse messa in salvo la sua famiglia rimasta intrappolata in un'abitazione. Dopo una non facile ricerca a causa delle fiamme e del fumo con coraggio e spirito di servizio, i due agenti riuscirono a rintracciare le persone in casa, tra loro c'era anche un giovane disabile con problemi di deambulazione. Lo accompagnarono fuori portandolo sulle spalle. Di quel giorno ricordano il fumo ed il fatto di non riuscire a respirare ma soprattutto la vicinanza della gente una volta fuori dallo stabile.
Ai due agenti andriesi, ora dopo la promozione ricevuta vice sovrintendenti, il premio ricevuto dalle mani del presidente della Camera, Roberto Fico, e della presidente Senato, Maria Elisabetta Casellati, che, ascoltata la loro storia ha commentato: "Siete l'orgoglio del Paese". "Noi siamo orgogliosi di appartenere alla grande famiglia della Polizia di Stato", commentano i due agenti tra gli otto in Italia omaggiati a Roma ieri. Il loro pensiero va ai tanti colleghi che ogni giorni, in silenzio, lontano dalle cerimonie ufficiali e dai riflettori lavorano con sacrificio e rischiano la vita al servizio del Paese per la sicurezza dei cittadini. "Esserci sempre", oltre che essere lo slogan della cerimonia, è il loro impegno quotidiano. "Non chiamateci eroi, siamo persone comuni che cercano di aiutare le persone in difficoltà. Chiunque al nostro posto avrebbe fatto lo stesso, in quel momento c'eravamo noi ma poteva esserci anche qualche altro nostro collega. Siamo certi che avrebbe fatto la stessa cosa", dicono Biancolillo e Scarcelli.
le onorificenze
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