Saldi invernali, al via il 5 gennaio ad Andria. Speranze dei commercianti
In base alle previsioni di Confcommercio si spenderanno 137 euro a persona
martedì 2 gennaio 2024
10.23
Inizia il nuovo anno e torna l'appuntamento con i saldi invernali. La stagione delle vendite a prezzi scontati si apre ufficialmente questa settimana: a fare da apripista è la Valle d'Aosta, dove si comincia domani, 3 gennaio, mentre nelle altre regioni - comprese Puglia e Basilicata - si dovrà attendere venerdì 5. Il mondo del commercio guarda anche con grande speranza al turismo, che già quest'estate ha salvato le vendite di fine stagione partita fiacca a causa del maltempo e del gran caldo.
Ai nastri di partenza ci sono quasi 16 milioni di famiglie pronte a fare acquisti, per un giro d'affari vicino ai 5 miliardi.
Secondo le stime dell'ufficio studi di Confcommercio, le famiglie che intendono sfruttare gli sconti sono 15,8 milioni. Ci sarà chi ha già preso di mira un capo troppo costoso a prezzo pieno e chi è pronto a vagare per negozi in cerca dell'affare: comunque, si stima che in media si spenderanno 137 euro a persona, 306 euro la spesa media a famiglia, per un giro d'affari complessivo di 4,8 miliardi.
«Sono stime che evidenziano una tenuta della propensione al consumo degli italiani, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante alla discesa ed al contenimento dell'inflazione», spiega il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, secondo il quale questi saldi rappresentano «un'eccezionale opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti». Proprio il fashion retail, infatti, sottolinea, «si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pil e dell'occupazione in Italia».
Come già accaduto con i saldi estivi di luglio, a garanzia del consumatore ci sono le tutele del nuovo Codice del consumo, che cambia le norme su sconti, promozioni e liquidazioni. In particolare, l'obbligo per commercianti di indicare il prezzo praticato nei 30 giorni antecedenti l'avvio degli sconti, con il rischio di sanzioni fino a 3.098 euro, dovrebbe scongiurare il rischio di sconti «finti».
E per aiutare ulteriormente i consumatori al corretto acquisto degli articoli, Federmoda e Confcommercio ricordano alcune regole base: la possibilità di cambiare un capo acquistato è lasciata alla discrezionalità del negoziante a meno che non sia danneggiato o non conforme, nel qual caso scatta l'obbligo di riparazione o sostituzione o restituzione del prezzo; non c'è obbligo per la prova dei capi, rimessa alla discrezionalità del negoziante; le carte di credito devono essere accettate e vanno favoriti i pagamenti cashless.
Ai nastri di partenza ci sono quasi 16 milioni di famiglie pronte a fare acquisti, per un giro d'affari vicino ai 5 miliardi.
Come già accaduto con i saldi estivi di luglio, a garanzia del consumatore ci sono le tutele del nuovo Codice del consumo, che cambia le norme su sconti, promozioni e liquidazioni. In particolare, l'obbligo per commercianti di indicare il prezzo praticato nei 30 giorni antecedenti l'avvio degli sconti, con il rischio di sanzioni fino a 3.098 euro, dovrebbe scongiurare il rischio di sconti «finti».
E per aiutare ulteriormente i consumatori al corretto acquisto degli articoli, Federmoda e Confcommercio ricordano alcune regole base: la possibilità di cambiare un capo acquistato è lasciata alla discrezionalità del negoziante a meno che non sia danneggiato o non conforme, nel qual caso scatta l'obbligo di riparazione o sostituzione o restituzione del prezzo; non c'è obbligo per la prova dei capi, rimessa alla discrezionalità del negoziante; le carte di credito devono essere accettate e vanno favoriti i pagamenti cashless.