Sabino Zinni neo segretario di Progetto Andria

«Unire associazioni e movimenti finalmente protagonisti della res publica»

giovedì 24 luglio 2014
A cura di Stefano Massaro
«Unire associazioni e movimenti finalmente protagonisti della res publica». E' questo l'obiettivo primario del notaio Sabino Zinni, neo segretario politico di Progetto Andria, laboratorio politico nato dalla federazione di alcuni consiglieri comunali di minoranza a Palazzo di Città. Il ruolo di referente in consiglio comunale, invece, è stato affidato a Giovanna Bruno, capogruppo e leader del Movimento Andria 3. L'aggregazione di diverse liste civiche, infatti, quali l'Alternativa di cui Zinni è Presidente, permetterà di semplificare il quadro politico e partitico locale.

«Da quando abbiamo reso noto il percorso federativo che ha poi portato alla creazione di Progetto Andria - spiega il notaio Sabino Zinni - tanti sono stati i consensi e gli apprezzamenti giunti da chi ha sempre avuto voglia di impegnarsi nella cosa pubblica, ma non ha trovato lo spazio giusto per farlo. Spesso le beghe di partito hanno allontanato e allontanano tanti uomini e donne di buona volontà, la cui passione politica potrebbe essere un punto di forza per costruire la Città del futuro, in cui i veri protagonisti siano i cittadini e non gli interessi di bottega di qualcuno. Non proponiamo a nessuno pacchetti preconfezionati di idee e persone, ma spalanchiamo le porte al dialogo e all'individuazione di percorsi condivisi per giungere ad un solo obiettivo: consentire agli andriesi di sentirsi realmente rappresentati».

Per Giovanna Bruno, invece, «In questa consiliatura abbiamo provato a fare un percorso unitario in consiglio comunale, rimarcando il nostro ruolo di opposizione all'attuale compagine di centro-destra che governa la Città. Ci siamo fatti promotori di tante iniziative consiliari, finalizzate a dare voce a tutti quegli andriesi che sono penalizzati da una politica di proclami e non di contenuti. Non abbiamo mai fatto mancare il nostro supporto, né omesso di dare il nostro apporto, ad una maggioranza spesso sorda ai tanti richiami da noi sollevati, volti a tutelare gli interessi collettivi. Molti di noi provengono da liste civiche, nate per sopperire anche all'inefficace ruolo storico dei partiti, che per tanti anni si sono dimostrati incapaci di dare risposte agli elettori. Questo percorso federativo, a partire dal consiglio comunale, vuole essere di aggregazione e non di divisione. Così come vorremmo fosse l'esperienza di politica attiva in generale: aggregante e non il contrario».

Ultimo accenno va proprio alla ricerca del neo candidato Sindaco per le varie anime del centro sinistra: «siamo impegnati a costruire una esperienza inclusiva, in cui chiunque si senta protagonista e partecipe di un percorso di scelte condiviso - dicono Giovanna Bruno e Sabino Zinni - Punto di partenza sarà chi si è realmente distinto per il suo ruolo di opposizione alla compagine di centro-destra andriese in questi anni. Il metodo per l'individuazione del candidato sindaco e dei candidati per eventuali altre postazioni dovrà passare dalla condivisione estesa, non da tavoli ristretti di decisioni a porte chiuse. Si privilegeranno profili di soggetti che dovranno unire e guidare la coalizione e non dividerla. Le fughe in avanti di qualcuno e le aspirazioni personali di qualcun altro non ci fanno gola, perché andarci dietro significherebbe assecondare logiche personalistiche che gli elettori boccerebbero nelle urne».