Rotto un vetro del Pronto Soccorso per le proteste di un uomo
Situazione complessa nel nosocomio andriese con scene di ordinaria follia. Spesso solo l'intervento delle forze dell'ordine seda gli animi agitati
lunedì 5 agosto 2013
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E' un vero e proprio grido d'allarme: la situazione nel Pronto Soccorso dell'Ospedale "Bonomo" di Andria è sempre più incandescente a causa di inciviltà, sovraffollamento e probabilmente della stagione molto calda. E' di qualche giorno fa, per la precisione sei giorni fa, la rottura del vetro dell'accettazione del nosocomio andriese a causa delle proteste di un uomo che aveva accompagnato sua moglie in Ospedale per una perdita di sangue a causa della gravidanza. L'uomo pretendeva un immediato intervento dei medici pur essendoci tanta gente nel Pronto Soccorso con codice d'urgenza anche più grave. Solo l'intervento dei Carabinieri ha riportato la calma. Nei giorni successivi, poi, il vetro è stato riparato e probabilmente sarà addebitato all'esecutore materiale del danno identificato.
Ma la notizia non è solo questa. Il problema è che episodi di questo genere sono frequenti e sempre più complessi: le aggressioni verbali e qualche volta anche più pesanti nei confronti di medici e paramedici, sono all'ordine del giorno. Molta gente, come ci dicono gli stessi infermieri del locale Pronto Soccorso, ricorre impropriamente al Pronto Soccorso distraendo risorse e attenzione dai casi più seri ed urgenti. L'ansia da "malattia" spesso è vera fonte di aggressività, che sfocia in uno sfogo verso oggetti o personale. Il problema resta molto importante ed il semplice intervento della Guardia giurata all'ingresso del nosocomio, spesso, non è sufficiente a riportare serenità e calma. Urgono provvedimenti per restituire tranquillità in un delicato lavoro di intervento quotidiano ed immediato, oltre che un'attenta analisi dei casi per avvicinare i cittadini alla cultura del Pronto Soccorso e del primo intervento.
Ma la notizia non è solo questa. Il problema è che episodi di questo genere sono frequenti e sempre più complessi: le aggressioni verbali e qualche volta anche più pesanti nei confronti di medici e paramedici, sono all'ordine del giorno. Molta gente, come ci dicono gli stessi infermieri del locale Pronto Soccorso, ricorre impropriamente al Pronto Soccorso distraendo risorse e attenzione dai casi più seri ed urgenti. L'ansia da "malattia" spesso è vera fonte di aggressività, che sfocia in uno sfogo verso oggetti o personale. Il problema resta molto importante ed il semplice intervento della Guardia giurata all'ingresso del nosocomio, spesso, non è sufficiente a riportare serenità e calma. Urgono provvedimenti per restituire tranquillità in un delicato lavoro di intervento quotidiano ed immediato, oltre che un'attenta analisi dei casi per avvicinare i cittadini alla cultura del Pronto Soccorso e del primo intervento.