Rotatoria di Montegrosso e mancata sicurezza sulla provinciale per Canosa: la parola al consiglio comunale
"La maggioranza di centrosinistra venga a rispondere in aula" tuona il consigliere di FdI Andrea Barchetta
lunedì 22 aprile 2024
7.55
Un nuovo caso rischia di esplodere, fragorosamente, in consiglio comunale: con la questione della rotatoria di Montegrosso, vi è adesso anche la mancata sicurezza sulla provinciale n.2 quella che collega Andria a Canosa di Puglia e quindi a Cerignola. I gravi incidenti stradali degli ultimi giorni hanno riportato alla ribalta la questione del pessimo stato in cui versano queste strada di competenza provinciale. Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Andrea Barchetta, intende adesso porta l'intera questione all'esame della massima assise comunale.
"A seguito dei recenti incidenti occorsi sulla S.P.2 sul tratto di Canosa, è stato subito chiaro che a distanza di due anni e a seguito delle giuste sollecitazioni della Prefettura si sarebbe arrivati alla imminente chiusura della rotatoria insistente sullo svincolo di Montegrosso. Una situazione che si è protratta per molto tempo e di cui tutti erano a conoscenza della provvisorietà anche ai fini del collaudo definitivo della strada a seguito dei lavori di ammodernamento.
Per queste ragioni già nei giorni scorsi ho provveduto a protocollare una interpellanza con risposta in aula nel prossimo Consiglio per conoscere e informare tutti i cittadini, stante l'urgenza della vicenda in atto, quali iniziative sono state intraprese dall'Amministrazione per la risoluzione della problematica viaria legata agli svincoli del Borgo di Montegrosso.
Perché l'Amministrazione comunale non ha proceduto all'approvazione della relativa variante urbanistica utile alla realizzazione degli svincoli per il collegamento della S.P. 2 con la S.P. ex 149 per Montegrosso, nonostante il progetto esecutivo risulterebbe già predisposto? Per quali ragioni l'Amministrazione comunale, pur consapevole da almeno 2 anni delle difficoltà in atto circa la risoluzione della problematica legata agli svincoli del S.P. 2, non ha avviato le procedure per garantire il collegamento alternativo del Borgo attraverso il miglioramento della viabilità delle strade comunali esistenti ovvero la Strada comunale Petrone e la Strada Comunale San Domenico? Chi o cosa impedisce all'Amministrazione comunale, se ha veramente a cuore la problematica legata ai residenti del Borgo di Montegrosso, di avviare, con la Provincia Bat la procedura per valutare l'opportunità di acquisire al patrimonio comunale il tratto di strada della S.P. 2 come ipotesi di soluzione temporanea alla problematica sorta che crea difficoltà non solo ai residenti del Borgo ma anche e soprattutto gravi disagi per le attività produttive presenti ed in particolare per le aziende Rivera?
Non da ultima resta l'incognita su come mai l'Amministrazione provinciale non abbia previsto uno specifico svincolo con il Borgo Montegrosso, atteso che si interseca con la Strada Provinciale S.P.2 Troianelli-Montegrosso che si collega con la mediana e che rappresenta la "porta nord" d'accesso al Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Sono questi gli interrogativi imminenti e a cui vanno date risposte perché non è più tempo di rimandare ad altri responsabilità che sono tutte in capo al Sindaco e all'Amministrazione comunale e provinciale. A Pietro Zito e a tutti i residenti e operatori del Borgo va la mia solidarietà e va preso atto che ad incatenarsi dovrebbero essere piuttosto i responsabili vista l'inerzia dimostrata nell'attivarsi per risolvere la questione".
"A seguito dei recenti incidenti occorsi sulla S.P.2 sul tratto di Canosa, è stato subito chiaro che a distanza di due anni e a seguito delle giuste sollecitazioni della Prefettura si sarebbe arrivati alla imminente chiusura della rotatoria insistente sullo svincolo di Montegrosso. Una situazione che si è protratta per molto tempo e di cui tutti erano a conoscenza della provvisorietà anche ai fini del collaudo definitivo della strada a seguito dei lavori di ammodernamento.
Per queste ragioni già nei giorni scorsi ho provveduto a protocollare una interpellanza con risposta in aula nel prossimo Consiglio per conoscere e informare tutti i cittadini, stante l'urgenza della vicenda in atto, quali iniziative sono state intraprese dall'Amministrazione per la risoluzione della problematica viaria legata agli svincoli del Borgo di Montegrosso.
Perché l'Amministrazione comunale non ha proceduto all'approvazione della relativa variante urbanistica utile alla realizzazione degli svincoli per il collegamento della S.P. 2 con la S.P. ex 149 per Montegrosso, nonostante il progetto esecutivo risulterebbe già predisposto? Per quali ragioni l'Amministrazione comunale, pur consapevole da almeno 2 anni delle difficoltà in atto circa la risoluzione della problematica legata agli svincoli del S.P. 2, non ha avviato le procedure per garantire il collegamento alternativo del Borgo attraverso il miglioramento della viabilità delle strade comunali esistenti ovvero la Strada comunale Petrone e la Strada Comunale San Domenico? Chi o cosa impedisce all'Amministrazione comunale, se ha veramente a cuore la problematica legata ai residenti del Borgo di Montegrosso, di avviare, con la Provincia Bat la procedura per valutare l'opportunità di acquisire al patrimonio comunale il tratto di strada della S.P. 2 come ipotesi di soluzione temporanea alla problematica sorta che crea difficoltà non solo ai residenti del Borgo ma anche e soprattutto gravi disagi per le attività produttive presenti ed in particolare per le aziende Rivera?
Non da ultima resta l'incognita su come mai l'Amministrazione provinciale non abbia previsto uno specifico svincolo con il Borgo Montegrosso, atteso che si interseca con la Strada Provinciale S.P.2 Troianelli-Montegrosso che si collega con la mediana e che rappresenta la "porta nord" d'accesso al Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Sono questi gli interrogativi imminenti e a cui vanno date risposte perché non è più tempo di rimandare ad altri responsabilità che sono tutte in capo al Sindaco e all'Amministrazione comunale e provinciale. A Pietro Zito e a tutti i residenti e operatori del Borgo va la mia solidarietà e va preso atto che ad incatenarsi dovrebbero essere piuttosto i responsabili vista l'inerzia dimostrata nell'attivarsi per risolvere la questione".