Ritorno a scuola, Decaro (Anci): «Rischio di ritrovarci daccapo davanti alla Dad»
Il presidente dell'Associazione Comuni italiani: «Se non aumenta la possibilità del trasporto diventa complicato assicurare il corretto svolgimento delle lezioni»
martedì 3 agosto 2021
«Se non aumenta la possibilità del trasporto diventa complicato assicurare il corretto svolgimento delle lezioni». È quanto dichiara il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenendo a SkyTg24 sul tema della scuola.
«Se resta sempre una capacità di trasporto più bassa rispetto a quella normale, non ci sarà la possibilità di aumentare a dismisura i mezzi di trasporto e quindi l'unica possibilità è scaglionare gli orari – prosegue il primo cittadino di Bari -. Le scuole, gli orari non vogliono scaglionarli perché rivendicano, anche legittimamente, la loro autonomia scolastica, che però dovrebbe essere limitata al piano degli studi e non all'orario in cui si entra a scuola se lo spostiamo di un'ora, un'ora e mezza, per le diverse classi non credo succeda nulla, ma permetterebbe a tutti di entrare e uscire da scuola senza assembramenti. Così, però, evidentemente non è visto che non ci sono riusciti nemmeno i Prefetti a modificare gli orari scolastici. Per noi sindaci - ha concluso -, se ci ritroviamo nella stessa condizione dell'anno scorso, il rischio è quello di trovarci daccapo davanti alla didattica a distanza, e questo sarebbe ovviamente un problema».
«Se resta sempre una capacità di trasporto più bassa rispetto a quella normale, non ci sarà la possibilità di aumentare a dismisura i mezzi di trasporto e quindi l'unica possibilità è scaglionare gli orari – prosegue il primo cittadino di Bari -. Le scuole, gli orari non vogliono scaglionarli perché rivendicano, anche legittimamente, la loro autonomia scolastica, che però dovrebbe essere limitata al piano degli studi e non all'orario in cui si entra a scuola se lo spostiamo di un'ora, un'ora e mezza, per le diverse classi non credo succeda nulla, ma permetterebbe a tutti di entrare e uscire da scuola senza assembramenti. Così, però, evidentemente non è visto che non ci sono riusciti nemmeno i Prefetti a modificare gli orari scolastici. Per noi sindaci - ha concluso -, se ci ritroviamo nella stessa condizione dell'anno scorso, il rischio è quello di trovarci daccapo davanti alla didattica a distanza, e questo sarebbe ovviamente un problema».