Riqualificazione delle periferie, ad Andria 6 mln di euro

Progetto in posizione utile per il finanziamento

martedì 27 dicembre 2016 15.00
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato, oggi, formalmente che è stato inserito "in posizione utile ai fini della concessione del finanziamento" il progetto coordinato presentato dai 3 comuni co-capoluogo Barletta-Andria-Trani per un importo complessivo di 18 milioni, nell'ambito del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione e sicurezza urbana delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia.

Il progetto della Bat dal titolo "Centrare" le periferie: la resilienza come opportunità per un territorio policentrico" si è rivelato dunque vincente. Gli ambiti di intervento del programma comprendono prevalentemente aree di edilizia economica e popolare, che oggi stanno vivendo un processo di cambiamento. Da criticità urbane, portatrici di marginalità e generatrici di conflitti, stanno assumendo un ruolo determinante nel processo di cambiamento che caratterizza le tre città, oggi unico capoluogo di provincia. Da aggregati minori, spesso emarginati rispetto alla città consolidata, queste aree diventano ora privilegiate per le scelte localizzative di nuove centralità, per le azioni infrastrutturali da compiere in uno scenario di trasformazione che investe i territori dei tre capoluoghi e per la riconnessione dei reticoli
paesaggistici periurbani. La questione delle periferie dei tre Comuni, da problema settoriale, diventa oggi una sfida all'interno dei complessivi processi di pianificazione strategica del triangolo ideale formato dalle strade che collegano le 3 città: sfida che può essere vinta applicando il
principio della multifunzionalità territoriale, in antitesi alla monufunzionalità residenziale verificatasi nel passato. Di conseguenza il progetto si caratterizza per una forte valenza territoriale perché intende cogliere le opportunità che derivano dai processi di implementazione di strutture ed infrastrutture, proprie di un capoluogo, che in questo caso si articolano nel territorio dei 3 Comuni.

Per Andria, Comune capofila del progetto, si tratta, specificatamente, di tutte le zone di Edilizia Economica e Popolare, le aree di edilizia abusiva soggette a recupero e l'area contermine l'ex macello. Particolare rilievo riveste il finanziamento l'intervento della illuminazione delle strade spontanee fortemente sollecitato dagli abitanti le cui istanze sono state accolte con l'inserimento nel progetto. Altro intervento che presenta notevoli ricadute di tipo sociale è quello della ristrutturazione dell'edificio scolastico Jannuzzi che risponde alle necessità del quartiere di Santa Maria Vetere e della comunità scolastica.

«Come Andria siamo riusciti -spiega il sindaco, Avv. Nicola Giorgino - rispettando le rigide regole del Bando che imponevano un consumo di suolo pari a zero (quindi nessun intervento di nuova costruzione) ad inserire opere non eclatanti, ma diffuse che rispondono ai reali e quotidiani bisogni dei cittadini: la sicurezza, l'illuminazione e l'istruzione per i propri figli di cui l'Amministrazione è riuscita a farsi interprete cogliendo, non senza fatica, l'opportunità del Bando e superando una competizione che ha riguardato quasi tutti i capoluoghi italiani».

«I progetti approvati per Barletta – afferma a sua volta il sindaco, Pasquale Cascella – riguardano gli interventi di riunificazione del territorio che ricongiunge le nuove aree urbane della 167 e gli insediamenti di edilizia economico-popolare alle aree limitrofe al mare che così diventa una risorsa naturale per l'intera città. Si va dall'ampliamento del Parco dell'Umanità alla riqualificazione energetica di 12 edifici E.R.P. e delle relative aree di via G. Leopardi, Via Leonardo da Vinci e Via Pirandello, passando per le aree dell'ex Distilleria da recuperare con progetti per la cultura come la "Cittadella della musica concentrazionaria", puntando attraverso l'asse attrezzato "Distilleria – stazione Bari Nord" verso le Mura del Carmine con nuove sistemazioni a verde insieme alla manutenzione straordinaria di un immobile comunale per la costruzione della "Casa delle Associazioni Sportive" finalizzata alle attività lungo l'intera costa. Condividere questo risultato con i tre Comuni co-capoluogo della Provincia Bat mette alla prova non solo la volontà concorde di elevare la qualità dei servizi e della vita delle nostre comunità ma anche la condivisione della necessità di garantire alle zone periferiche delle città una prospettiva che rappresenti una risorsa per la coesione sociale e non un ostacolo all'organicità dello sviluppo urbano».

La città di Trani, ha inserito nel programma il quartiere Sant'Angelo (già 167) compreso tra la ferrovia FS e la SS 16 bis. Il sindaco, Avv. Amedeo Bottaro, sottolinea che «Il grande risultato raggiunto è frutto di un progetto politico ed amministrativo che coniuga la soluzione dei problemi quotidiani della città con mete più ambiziose: interventi sinergici ed incisivi per la qualità del territorio ed il suo sviluppo economico. Eravamo convinti che si dovesse pensare in grande e che ci si dovesse concentrare su un'area a carattere sovracomunale. Per questo siamo stati il locomotore di questa iniziativa, per questo abbiamo fatto il massimo per promuovere l'intesa tra i Comuni co-capoluogo della Bat affinchè si presentasse un'unica candidatura di qualità. Abbiamo proposto le idee centrali ed abbiamo fornito il supporto tecnico necessario che ha permesso un efficace lavoro di cooperazione fra le città di Trani, Andria e Barletta. Abbiamo superato tutte le difficoltà, con determinazione. Il nostro sforzo è stato premiato. Adesso continueremo a lavorare per la nostra città convinti che la qualità delle idee sono già costruzione di una città migliore».