Riordino ospedaliero, Marmo: «Proficuo l'incontro con Pentassuglia»
Il vice presidente del consiglio regionale torna sul nuovo nosocomio
sabato 8 novembre 2014
8.03
Due incontri nel giro di poche ore per parlare di Ospedale di Andria e problemi del servizio sanitario nell'area del nord barese. Protagonista l'Assessore Regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia, incalzato dall'audizione in V commissione regionale e da un incontro con Nino Marmo, andriese e Vicepresidente del Consiglio Regionale. «E' stato un incontro molto proficuo - commenta Marmo - e l'assessore mi ha dato ampie rassicurazioni sulla massima attenzione riservata a questo territorio. Ho sottoposto alla sua attenzione le questioni inerenti al 'disarmo' ospedaliero di Trani, Canosa, Minervino e Spinazzola, e la necessità di potenziare ed istituire Pronto soccorsi in queste strutture e punti di primo soccorso con personale medico. Ho rappresentato a Pentassuglia, inoltre, la sproporzione tra numero di abitanti della sesta Provincia ed i posti letto presenti, nettamente inferiori a quanto spetterebbe. Anche su questo, l'assessore mi ha assicurato che ci sarà un leggero, ma graduale e crescente aumento. Ho ricevuto buone notizie anche in merito al celere ed immediato avvio delle procedure per la realizzazione dell'Hospice di Minervino. L'incontro si è concentrato anche sulla necessità che il territorio in questione sia dotato del dipartimento di secondo livello per l'emergenza-urgenza, vista la distanza dai centri di Foggia e Bari».
«Dopo l'audizione privata in Commissione - ha proseguito Nino Marmo - abbiamo ricevuto rassicurazioni dall'assessore sulla realizzazione dell'ospedale di Andria, una grande battaglia che ci vede impegnati dall'inizio e che non molleremo fino a quando la nuova struttura non sarà completata. L'assessore mi ha assicurato di seguire personalmente il reperimento delle risorse necessarie per il nuovo ospedale delle emergenze che servirà l'intero territorio ed ho chiesto anche che nelle more per la sua realizzazione, siano assicurati i livelli essenziali di assistenza sfruttando, in modo adeguato, la struttura dell'ospedale Bonomo. Inoltre, l'intera azienda sanitaria locale è in deficit di personale infermieristico, e solo per Andria servirebbero 20 unità per alleggerire il pesante carico di lavoro che incombe sulle attuali risorse umane. Il nuovo nosocomio – aggiunge - rappresenta una priorità per il territorio del Nord Barese, dove il servizio sanitario si è rarefatto a botte di chiusure di strutture, reparti e riduzione dei posti letto. L'importanza dell'opera è riconosciuta e condivisa anche da Pentassuglia, che prevede un costo complessivo che oscilla tra 95 e 100 milioni di euro per circa 400 posti letto. Come ulteriore passo in avanti, il Sindaco di Andria ha confermato, anche a seguito di voto unanime della Conferenza dei Sindaci della ASL BAT, l'area dove sorgerà, sulla direttrice di Andria-Corato-Canosa».
Infine l'ultimo accenno alle problematiche già in essere nella struttura andriese del "Bonomo" oltre alla questione infermieri: «Ho condiviso con Pentassuglia anche la necessità - ha proseguito Marmo - di incrementare gli anestesisti in servizio per utilizzare a pieno regime i 7 letti operatori di cui, attualmente, solo 2 sono attivi. Così come ho ricevuto assicurazioni in merito al bisogno di colmare i vuoti negli organici primariali della Chirurgia generale, Neurochirurgia e Cardiologia. Sempre per la struttura andriese, ho richiesto di velocizzare la sistemazione dei reparti di Neurochirurgia, Sit, Pronto Soccorso ed il sesto piano, rimasto vacante, per consentire una sopportabile gestione dell'esistente. È indispensabile salvaguardare le specialità chirurgiche necessarie per un presidio d'emergenza come Oculistica e Chirurgia plastica. Ritengo siano state affrontate tutte le più importanti tematiche che possono suscitare preoccupazioni nei cittadini del Nord Barese e, viste le rassicurazioni dell'assessore Pentassuglia, possiamo avvicinarci al piano di riordino con qualche timore in meno di assistere alla desertificazione ospedaliera nella Bat».
«Dopo l'audizione privata in Commissione - ha proseguito Nino Marmo - abbiamo ricevuto rassicurazioni dall'assessore sulla realizzazione dell'ospedale di Andria, una grande battaglia che ci vede impegnati dall'inizio e che non molleremo fino a quando la nuova struttura non sarà completata. L'assessore mi ha assicurato di seguire personalmente il reperimento delle risorse necessarie per il nuovo ospedale delle emergenze che servirà l'intero territorio ed ho chiesto anche che nelle more per la sua realizzazione, siano assicurati i livelli essenziali di assistenza sfruttando, in modo adeguato, la struttura dell'ospedale Bonomo. Inoltre, l'intera azienda sanitaria locale è in deficit di personale infermieristico, e solo per Andria servirebbero 20 unità per alleggerire il pesante carico di lavoro che incombe sulle attuali risorse umane. Il nuovo nosocomio – aggiunge - rappresenta una priorità per il territorio del Nord Barese, dove il servizio sanitario si è rarefatto a botte di chiusure di strutture, reparti e riduzione dei posti letto. L'importanza dell'opera è riconosciuta e condivisa anche da Pentassuglia, che prevede un costo complessivo che oscilla tra 95 e 100 milioni di euro per circa 400 posti letto. Come ulteriore passo in avanti, il Sindaco di Andria ha confermato, anche a seguito di voto unanime della Conferenza dei Sindaci della ASL BAT, l'area dove sorgerà, sulla direttrice di Andria-Corato-Canosa».
Infine l'ultimo accenno alle problematiche già in essere nella struttura andriese del "Bonomo" oltre alla questione infermieri: «Ho condiviso con Pentassuglia anche la necessità - ha proseguito Marmo - di incrementare gli anestesisti in servizio per utilizzare a pieno regime i 7 letti operatori di cui, attualmente, solo 2 sono attivi. Così come ho ricevuto assicurazioni in merito al bisogno di colmare i vuoti negli organici primariali della Chirurgia generale, Neurochirurgia e Cardiologia. Sempre per la struttura andriese, ho richiesto di velocizzare la sistemazione dei reparti di Neurochirurgia, Sit, Pronto Soccorso ed il sesto piano, rimasto vacante, per consentire una sopportabile gestione dell'esistente. È indispensabile salvaguardare le specialità chirurgiche necessarie per un presidio d'emergenza come Oculistica e Chirurgia plastica. Ritengo siano state affrontate tutte le più importanti tematiche che possono suscitare preoccupazioni nei cittadini del Nord Barese e, viste le rassicurazioni dell'assessore Pentassuglia, possiamo avvicinarci al piano di riordino con qualche timore in meno di assistere alla desertificazione ospedaliera nella Bat».