Riordino ospedaliero, Di Bari (M5S): «Serve un progetto comune per la Bat»
La nota della consigliera regionale in attesa dell'approvazione del Piano
martedì 15 marzo 2016
«In attesa che il piano di riordino ospedaliero approvato dalla Giunta Regionale venga esaminato ed accettato dal Ministero, mi sembra utile fare alcune considerazioni sulla nostra situazione territoriale - interviene la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari. Non è ancora definitivamente chiaro se in base ai nuovi criteri degli standard ospedalieri il presidio ospedaliero di Andria rimarrà ospedale di I° livello, così come si definisce il presidio di Barletta, o potrà diventare ospedale di II° livello nel caso si costruisse un nuovo ospedale, di cui ad onor del vero non esiste né il progetto esecutivo, né un piano di finanziamenti né tanto meno una localizzazione univoca. Attualmente Andria possiede alcune specialità da II° livello come la neurochirurgia, l'UTIC e la cardiologia emodinamica che almeno sulla carta rimarrebbero. Andrebbero perse la nefrologia, la chirurgia plastica, l'oculistica, l'otorinolaringoiatria (già persa dal 2012), tanto da rendere più probabile una sua lenta ed inesorabile trasformazione in ospedale di base, paragonabile al presidio di Bisceglie, anch'esso nel limbo tra ospedale di base e di I livello. Considerata inverosimile per motivi economici l'ipotesi di ripristinare specialità eliminate, Andria e tutto il territorio circostante dovrebbe sperare di restare almeno ospedale di I livello. Ha senso avere nel territorio della 6° provincia tre ospedali di I° livello con specialità distribuite casualmente nei tre presidi o si può ipotizzare concretamente la costruzione di un ospedale di II livello, non previsto tra Bari e Foggia nel piano di riordino? Si può ipotizzare un ospedale non più solo andriese, o barlettano, o tranese, ma che abbia potenzialità pari agli ospedali di Bari, Foggia, Brindisi, Lecce, un ospedale della sesta provincia? La sensazione di un futuro incerto e una confusione programmatica giocano un ruolo importante per scelte estranee ai bisogni reali dei territori. Sono sicura però della piena disponibilità dei consiglieri comunali e del parlamentare andriese del Movimento 5 Stelle eletti, pronti a lavorare in tale direzione. Per questo faccio un appello ai miei colleghi consiglieri regionali Sabino Zinni e Nicola Marmo, all'onorevole Benedetto Fucci, al Sindaco di Andria Nicola Giorgino ed ai rappresentanti di maggioranza e opposizione del Consiglio Comunale di Andria affinché si avvii un tavolo comune per definire in modo inequivocabile il futuro dell'ospedale di Andria, un tavolo propedeutico ad una azione comune in tutte le sedi necessarie. Il nostro futuro passa dalla costruzione del nuovo ospedale, con l'auspicio che si coinvolgano anche le altre comunità che necessariamente andranno interpellate. Solo un'intesa fra i vari rappresentanti istituzionali ed un serio loro impegno potrà tentare di influire su decisioni politico-amministrative - conclude Di Bari - al di là di qualsiasi forma di campanilismo, nel solo rispetto della salvaguardia della salute dei cittadini che ci onoriamo di rappresentare».