Rilasciato il marchio Ecoacquisti al ConviviaFood dell'andriese Nicola Fattibene

Bottega trentina di cibo ecologico, progetto condiviso con Carlotta Mattedi

giovedì 31 dicembre 2015
A cura di Federico Peloso
Il 16 novembre scorso, a Trento, è stato inaugurato il 78esimo punto vendita Ecoacquisti Trentino. Si tratta della bottega Conviviafood di Carlotta Mattedi e dell'andriese Nicola Fattibene, la quale risulta essere il primo punto vendita di quartiere ad aver ottenuto la licenza d'uso del noto marchio ecologico. «Conviviafood - ci ha spiegato lo stesso Nicola - è il coronamento di un sogno che io e la mia compagna Carlotta abbiamo coltivato per circa due anni. Il progetto è finalizzato a soddisfare il bisogno collettivo, diffuso e crescente, di trovare cibo ecosostenibile e sano ad un prezzo equo. L'Italia è un Paese fondato sulla buona terra e sull'agricoltura, ma spesso ci capita di dimenticare ciò e, recandoci al supermercato, non riusciamo ad avere consapevolezza della qualità e della provenienza dei beni alimentari che consumiamo. Il nostro Paese è pieno di realtà agricole virtuose, eppure non vengono valorizzate quanto meriterebbero». I due giovani imprenditori si sono conosciuti presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ed hanno condiviso la comune passione per il consumo di cibo genuino. La maggior parte dei prodotti proposti nel loro negozio tridentino hanno origine biologica e sono coltivati da produttori locali, con i quali Nicola e Carlotta hanno un rapporto commerciale diretto.

Nonostante la maggioranza dei medici nutrizionisti italiani sponsorizzi da tempo l'alimentazione biologica, essa ancora stenta a decollare definitivamente, a causa dei prezzi elevati e delle numerose contraffazioni smascherate dalle forze dell'ordine. «Il cibo biologico certificato - ha continuato Fattibene - è un'esplosione di sapori, tanto da stupire per quanto la frutta e la verdura possano essere saporite. Per quanto riguarda il loro prezzo, non si può negare che costino ancora troppo, perché sono di moda, quindi si prestano a facili speculazioni. Il costo più alto dei cibi ecosostenibili è inevitabile, considerati il maggior scarto di prodotti e la fatica necessaria per produrli, ma tale aggravio di spesa non dovrebbe far lievitare i prezzi di vendita del doppio o del triplo rispetto agli standard, bensì stabilizzarli intorno al 25%. Le truffe legate a questo meraviglioso mondo rappresentano una pesante piaga per il nostro settore, e la soluzione sta nell'instaurazione di rapporti diretti e collaborativi con i produttori».

Nel meridione italiano il movimento legato all'alimentazione biologica sta gradualmente crescendo, ma con tempi nettamente più lenti rispetto al Nord del Paese. Per tali ragioni abbiamo chiesto a Nicola se, tra i suoi progetti futuri, egli coltivi il desiderio di importare questo modello commerciale nella sua città d'origine. «Credo che queste iniziative - ha concluso lui - siano attuabili in ogni parte del mondo, perché il cibo è importante per tutti ed il ritorno alla terra risulta uno dei migliori trend da attuare in questo periodo storico. Sul mio ritorno a casa, sicuramente non è un'ipotesi impossibile. La scelta di trasferirmi in Trentino cela ragioni di cuore, ma non dimentico il mio passato, anzi, in ambito lavorativo stiamo cercando di collaborare con i migliori produttori agricoli della Puglia, da sempre fucina di buoni sapori».