Ricorso dell'«Archimede» accolto: via l'«Ottico» dal «Lotti»

Il TAR di Puglia decide di sospendere la delibera regionale e riporta tutto in via Barletta. Battaglia istituzionale per la gestione dell'indirizzo di studio

sabato 15 dicembre 2012 11.09
A cura di Stefano Massaro
Una battaglia istituzionale che non placa le polemiche sul piano regionale di dimensionamento della rete scolastica. In particolare, questa volta, il motivo del contendere è un indirizzo di studio, per la precisione l'«Ottico», nella città di Andria. Per far chiarezza è d'uopo comprendere cosa è accaduto: l'indirizzo di studio, infatti, è stato introdotto in città nella sede distaccata di Andria dell'Istituto Professionale (IPSIA) «Archimede» di Barletta. Lo scorso anno, poi, durante la programmazione dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012/2013, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, al contrario di quanto proposto dalla Provincia di Barletta Andria Trani, ha espresso parere favorevole al passaggio dell'indirizzo «Ottico» dall'«Archimede» all'Istituto «Lotti» di Andria. Una delle motivazioni, per lo spostamento dell'indirizzo di studio, è che il «Lotti», in questo modo, avrebbe tranquillamente raggiunto il numero di 600 studenti per restare autonomia scolastica. Parere poi condiviso dalla Regione Puglia in sede di approvazione definitiva del piano di dimensionamento della rete scolastica 2012/2013. Tuttavia, nell'edificio del «Lotti» non vi erano i laboratori necessari per alcune materie specialistiche del corso di studi; così la Provincia ha deciso di lasciare le classi presso la succursale del Liceo Scientifico «Nuzzi» in via Barletta con la continuità amministrativa dello stesso Istituto «Lotti».

La vicenda non si è conclusa con l'inizio dell'anno scolastico: docenti e genitori dell'IPSIA «Archimede» di Barletta, hanno scelto di ricorrere al TAR della Puglia contro la decisione della stessa Regione Puglia. Il Tribunale Amministrativo Regionale, sostanzialmente, ha scelto di non decidere e di sospendere soltanto la deliberazione n. 125 del 25 gennaio 2012 della Giunta Regionale. A seguito di tutto ciò, le cinque classi del «Lotti», saranno dal 7 gennaio prossimo, ritrasferite di pochi metri nella succursale di Andria dell'«Archimede» sempre in Via Barletta. L'indirizzo sarà dunque amministrativamente controllato dall'istituto IPSIA di Barletta, ma giuridicamente farà ancor capo all'Istituto «Lotti» di Andria. Una matassa complicatissima da sbrogliare tutta istituzionale nella quale gli studenti restano un motivo di sostanziale contesa.

All'Archimede si ritengono soddisfatti della decisione presa dal Tar e le istituzioni scolastiche ci tengono a precisare che non vi è nessuna battaglia tra istituti, ma solo una decisione errata della Regione. Nonostante tutto, ciò comporterà un serie di problemi per quanto riguarda l'organizzazione interna alla scuola tra cui orari, riordinamento delle classi e dei laboratori oltre ai docenti. Dal «Lotti», invece, restano piuttosto esterrefatti della decisione che comporterà inevitabili disagi ed un gran caos che subiranno docenti e studenti.

Ma l'Assessore Camero chiede l'immediato seguito alla decisione del TAR seppur a giugno è già stata fissata l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato che potrebbe nuovamente ribaltare il verdetto: «Quella dell'indirizzo ottico è una situazione che in Provincia abbiamo più subito che accettato - dice Camero - tralasciando l'impugnabilità dell'ordinanza dinanzi al Consiglio di Stato, non è più il tempo degli indugi, in quanto alla stessa decisione va dato immediato seguito, anche perché l'udienza per il giudizio di merito del ricorso in argomento è stata fissata al 13/6/2013, quando l'Anno Scolastico sarà già ultimato».