Riciclo della plastica: il punto della situazione in Italia
La tematica ambientale rappresenta uno degli argomenti più discussi dall’opinione pubblica
venerdì 9 febbraio 2024
10.26
Oggi più che mai, la tematica ambientale rappresenta uno degli argomenti più delicati e discussi dall'opinione pubblica. Non soltanto i decenni di sfruttamento irresponsabile delle risorse, ma anche l'avvento dei mass media e della comunicazione digitale hanno condotto le persone ad assumere delle vere e proprie prese di coscienza in merito all'inquinamento e all'implementazione della sostenibilità nell'ambiente. Nel nostro Paese, i numeri sembrerebbero far ben sperare. In ogni caso, è bene tenere presente che – per poter raggiungere uno status di stabilità – è ancora necessario uno sforzo collettivo notevole.
Quando si parla di sostenibilità ambientale, inoltre, è fondamentale sottolineare quanto il riciclo sia importante, sia per i privati che per le aziende, soprattutto prendendo in esame risorse come i materiali plastici. Il tema del riciclo della plastica è sotto la lente d'ingrandimento da diversi anni e dal momento che questo materiale è largamente utilizzato in vari contesti – basti pensare al commercio e all'industria, settori in cui si fa ampio uso della plastica per imballaggi – tantissimi comuni italiani hanno prima introdotto e successivamente perfezionato la raccolta differenziata dei rifiuti, facendo registrare parecchi passi in avanti in questo senso.
Riciclare, oggi, significa favorire la definizione di economia circolare: un paradigma all'interno del quale si fa ampiamente uso delle pratiche di riciclo, assumendo un approccio strategico nella produzione, nella lavorazione e nello smaltimento ottimizzato delle risorse. Come detto, l'Italia emerge come il primo Paese dell'Unione Europea per la raccolta differenziata. Ciò nonostante, non bisogna abbassare la guardia e, anzi, procedere in modo costante e consapevole. La green economy, infatti, presenta una serie di buone pratiche attuabili anche nel quotidiano per migliorare la propria attitudine nei confronti dei rifiuti e dell'utilizzo di materiali di vario genere, specialmente per quanto concerne la plastica. Nelle prossime righe, inoltre, scopriremo tutto ciò che c'è da sapere sulla situazione italiana in termini di riciclo della plastica.
In ogni caso, è bene puntualizzare che l'avvio al riciclo non costituisca le pratiche di riciclo stesse. Il materiale ricevuto dagli impianti, infatti, assume sempre un quantitativo maggiore rispetto all'output fornito alla fine dei trattamenti. È per questo motivo che il calcolo dei nuovi target europei di riciclo viene compiuto in relazione a quanto, effettivamente, entra all'interno degli impianti e, successivamente, viene convertito in nuovi prodotti o sostanze, senza includere utilizzi diversi.
Un altro metodo per la misurazione degli standard di riciclo nazionali prevede il calcolo dei materiali in uscita, a cui sottrarre quanto non viene effettivamente riciclato. Con questa soluzione, il quadro in Italia cambia in modo anche abbastanza notevole, segnalando un 47% di plastica riciclata, ben al di sotto degli standard previsti per il 2030 e anche di quelli relativi al 2025. Uscendo dall'ottica delle percentuali, si parla di 1.07 milioni di tonnellate contro le 1.26 citate in precedenza.
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Quando si parla di sostenibilità ambientale, inoltre, è fondamentale sottolineare quanto il riciclo sia importante, sia per i privati che per le aziende, soprattutto prendendo in esame risorse come i materiali plastici. Il tema del riciclo della plastica è sotto la lente d'ingrandimento da diversi anni e dal momento che questo materiale è largamente utilizzato in vari contesti – basti pensare al commercio e all'industria, settori in cui si fa ampio uso della plastica per imballaggi – tantissimi comuni italiani hanno prima introdotto e successivamente perfezionato la raccolta differenziata dei rifiuti, facendo registrare parecchi passi in avanti in questo senso.
Riciclare, oggi, significa favorire la definizione di economia circolare: un paradigma all'interno del quale si fa ampiamente uso delle pratiche di riciclo, assumendo un approccio strategico nella produzione, nella lavorazione e nello smaltimento ottimizzato delle risorse. Come detto, l'Italia emerge come il primo Paese dell'Unione Europea per la raccolta differenziata. Ciò nonostante, non bisogna abbassare la guardia e, anzi, procedere in modo costante e consapevole. La green economy, infatti, presenta una serie di buone pratiche attuabili anche nel quotidiano per migliorare la propria attitudine nei confronti dei rifiuti e dell'utilizzo di materiali di vario genere, specialmente per quanto concerne la plastica. Nelle prossime righe, inoltre, scopriremo tutto ciò che c'è da sapere sulla situazione italiana in termini di riciclo della plastica.
Riciclo della plastica in Italia: tutto ciò che c'è da sapere al riguardo
Come già precedentemente accennato, le dinamiche relative al riciclo in Italia lasciano delineare un quadro pressoché ottimista. Su un totale di 2.3 milioni di tonnellate di imballaggi immessi al consumo, infatti, circa 1.26 milioni sarebbe, successivamente, avviata verso trattamenti per il riciclo. Le ricerche del CONAI segnalano un 55.6% di plastica riciclata in Italia, leggermente al di sopra rispetto all'obiettivo europeo a cui l'Unione punta entro il 2030.In ogni caso, è bene puntualizzare che l'avvio al riciclo non costituisca le pratiche di riciclo stesse. Il materiale ricevuto dagli impianti, infatti, assume sempre un quantitativo maggiore rispetto all'output fornito alla fine dei trattamenti. È per questo motivo che il calcolo dei nuovi target europei di riciclo viene compiuto in relazione a quanto, effettivamente, entra all'interno degli impianti e, successivamente, viene convertito in nuovi prodotti o sostanze, senza includere utilizzi diversi.
Un altro metodo per la misurazione degli standard di riciclo nazionali prevede il calcolo dei materiali in uscita, a cui sottrarre quanto non viene effettivamente riciclato. Con questa soluzione, il quadro in Italia cambia in modo anche abbastanza notevole, segnalando un 47% di plastica riciclata, ben al di sotto degli standard previsti per il 2030 e anche di quelli relativi al 2025. Uscendo dall'ottica delle percentuali, si parla di 1.07 milioni di tonnellate contro le 1.26 citate in precedenza.
Plastica riciclata: i principali campi di applicazione
Osservando le stime fornite da Plastics Europe, è possibile definire le destinazioni d'uso più comuni per la plastica riciclata. Stando ai dati raccolti, l'agricoltura sarebbe il settore che fa maggiormente uso di polimeri riciclati, insieme al settore edilizio e, ovviamente, quello degli imballaggi, fondamentale per l'economia moderna.PUBBLIREDAZIONALE