Richieste di donazione di plasma: necessario contattare il Policlinico di Bari

In queste ore si susseguono gli appelli da parte di amici e familiari di persone colpite dal Covid-19

lunedì 16 novembre 2020 19.34
Sono giornate drammatiche per l'emergenza pandemica da Covid-19 anche per il nostro territorio e per Andria in particolare. In queste ore si susseguono gli appelli e le richieste volte a sostenere con attrezzature (bombole d'ossigeno) o di plasma, le persone colpite dal coronavirus.

Federfarma e gli ordini dei farmacisti stanno lanciando ripetuti appelli a restituire le bombole di ossigeno a chi non ne ha più bisogno, così da permettere di poterle utilizzare a favore di persone che necessitano di essere aiutate nella respirazione.

Per quanto riguarda il plasma, ricordiamo come fu lo scorso 10 aprile che il Comitato etico del Policlinico approvò il protocollo "Studio interventistico per valutare l'efficacia e la sicurezza della immunoterapia passiva con plasma raccolto da pazienti guariti da infezione Covid-19" nel trattamento delle forme moderate o severe di Coronavirus, poi approvato in via definitiva il 16 aprile dal Centro Nazionale Sangue. A maggio le prime donazioni poi più nulla, complice l'errata convinzione che il Covid-19 fosse qualcosa che sembrava, se non archiviato, comunque meno temibile. In altre regioni invece soprattutto in Veneto, già dall'inizio della seconda ondata la cura al plasma fa parte del protocollo anti-covid con ottimi risultati. Oggi finalmente anche qui è possibile donare plasma iperimmune recandosi al Policlinico di Bari.

I donatori devono essere pazienti guariti dal Covid 19 da almeno 28 giorni, si fa prima il sierologico e se il titolo immunitario lo consente si procede con la donazione. In questo modo si può somministrare sotto forma di trasfusione il plasma ad un ammalato di Covid nella fase pre-terapia intensiva.
Questo tipo di cura già utilizzata per Ebola e Sars, è una immunoterapia passiva sperimentale e consiste nella somministrazione al paziente degli anticorpi presenti nel plasma dei pazienti guariti.
In primavera i campioni prelevati in Puglia venivano inviati al laboratorio di microbiologia dell'Università di Padova per l'ok alla trasfusione o alla conservazione, oggi finalmente non è più così. Gli esami preliminari sono effettuati a Foggia all'Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, qui si studia se il campione è idoneo alla somministrazione perchè oltre ad avere anticorpi specifici, deve essere negativo all'epatite A, epatite E e ad altri altrettanto rischiosi virus.

Se si è quindi superata la malattia da un mese e si vuol contribuire ad aiutare gli altri è possibile prenotarsi telefonando a questo numero:
080/5594060 dalle 9 alle 13, è anche possibile farlo via mail a questo indirizzo: medicinatrasfusionale@policlinico.ba.it si verrà quindi contattati per lo screening.

Pertanto, coloro che richiedono del plasma per propri amici o congiunti devono, comunque, sempre rivolgersi alle autorità sanitarie, ovvero presso i centri emotrasfusionali delle Asl o direttamente al Policlinico di Bari. Donando del plasma è possibile aiutare a salvare altre vite umane.