Ricettatore 36enne andriese in manette: operazione della Polizia
L'uomo incastrato durante il cosiddetto "cavallo di ritorno" dopo il furto di un'auto
lunedì 11 agosto 2014
15.44
E' stato incastrato da uno stratagemma della Polizia di Stato, un ricettatore andriese di 36 anni già noto alle forze dell'ordine intento nell'operare un "cavallo di ritorno" per un'autovettura rubata due giorni fa a Barletta. L'uomo, Riccardo Liso, è stato sottoposto a fermo questa mattina dal personale del Commissariato della Polizia di Barletta con l'accusa di ricettazione, tentata estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Gli uomini del Commissariato di Barletta, infatti, dopo la denuncia del furto di una "Polo" nella Città di Barletta ed il contatto per il cosiddetto "cavallo di ritorno", hanno inscenato un piano per risalire all'identità del malfattore. Un agente di Polizia si è finto il proprietario dell'autovettura ed al momento della consegna del denaro per la restituzione dell'autovettura, sono intervenuti altri agenti per bloccare l'uomo. Il 36enne, bloccato, ha ugualmente tentato la fuga scavalcando le protezioni della strada statale 170 e percorrendo a piedi la strada contromano che collega Andria a Barletta facendo perdere le proprie tracce. Nella mattinata di ieri, poi, dopo numerosi appostamenti, l'uomo è stato individuato nei pressi della sua abitazione e, nonostante un nuovo tentativo di fuga, il 36enne è stato bloccato dagli agenti del Commissariato di Andria giunti in ausilio dei colleghi barlettani.
Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato condotto nel carcere di Trani mentre è stata sequestrata anche un'autovettura, un'Alfa Romeo 147, intestata alla madre del 36enne oltre ad un telefono cellulare dal quale erano partite le chiamate.
Gli uomini del Commissariato di Barletta, infatti, dopo la denuncia del furto di una "Polo" nella Città di Barletta ed il contatto per il cosiddetto "cavallo di ritorno", hanno inscenato un piano per risalire all'identità del malfattore. Un agente di Polizia si è finto il proprietario dell'autovettura ed al momento della consegna del denaro per la restituzione dell'autovettura, sono intervenuti altri agenti per bloccare l'uomo. Il 36enne, bloccato, ha ugualmente tentato la fuga scavalcando le protezioni della strada statale 170 e percorrendo a piedi la strada contromano che collega Andria a Barletta facendo perdere le proprie tracce. Nella mattinata di ieri, poi, dopo numerosi appostamenti, l'uomo è stato individuato nei pressi della sua abitazione e, nonostante un nuovo tentativo di fuga, il 36enne è stato bloccato dagli agenti del Commissariato di Andria giunti in ausilio dei colleghi barlettani.
Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato condotto nel carcere di Trani mentre è stata sequestrata anche un'autovettura, un'Alfa Romeo 147, intestata alla madre del 36enne oltre ad un telefono cellulare dal quale erano partite le chiamate.