Riccardo Sipone, Agente della Polizia Locale di Barletta premiato per San Sebastiano
Molto conosciuto ad Andria per essere un grande sportivo, oltre ad essere presidente ed allenatore della società di pallamano Gimnika Sveva
lunedì 22 gennaio 2024
18.56
In occasione delle celebrazioni per San Sebastiano, Santo Patrono delle Polizie Municipali d'Italia, anche la Polizia locale di Barletta ha onorato questa ricorrenza con una cerimonia religiosa nella chiesa del SS. Crocifisso. A conclusione della Santa Messa il comandante del Corpo della Polizia Locale, Col. Savino Filannino, ha consegnato dei riconoscimenti sia agli agenti che si sono distinti per alcuni interventi meritevoli, sia al personale del corpo andato in quiescenza.
Tra i premiati anche l'Agente di P.L. Riccardo Sipone, di Andria, che ha ricevuto un encomio ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento del Corpo della Polizia Locale di Barletta, ovvero per aver denunciato degli individui per abbandono di cose utilizzate o utilizzabili per l'assunzione di sostanze stupefacenti. Riccardo Sipone è molto conosciuto nella città fidelis, per esser un grande sportivo, oltre ad essere presidente ed allenatore della società di pallamano Gimnika Sveva.
Prima delle cerimonia religiosa era stata deposta una corona di alloro alla lapide che ricorda il tragico assassinio dei vigili urbani e dei netturbini da parte degli occupanti tedeschi, all'ex Palazzo delle Poste.
Tra i premiati anche l'Agente di P.L. Riccardo Sipone, di Andria, che ha ricevuto un encomio ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento del Corpo della Polizia Locale di Barletta, ovvero per aver denunciato degli individui per abbandono di cose utilizzate o utilizzabili per l'assunzione di sostanze stupefacenti. Riccardo Sipone è molto conosciuto nella città fidelis, per esser un grande sportivo, oltre ad essere presidente ed allenatore della società di pallamano Gimnika Sveva.
Prima delle cerimonia religiosa era stata deposta una corona di alloro alla lapide che ricorda il tragico assassinio dei vigili urbani e dei netturbini da parte degli occupanti tedeschi, all'ex Palazzo delle Poste.