Riccardo Nicolamarino: "Andria, Ufficio igiene preso d’assalto, con assembramenti mattutini"
Le amare riflessioni sulle ultime vicende che stanno segnando la città, da parte di un nostro lettore
venerdì 13 novembre 2020
19.33
Il drammatico momento che sta vivendo il nostro Paese a causa delle pandemia da covid 19, sta mettendo a nudo numerose problematiche legate alla situazione sanitaria. Riccardo Nicolamarino, un nostro lettore, nonchè vice Presidente dell'associazione culturale "IdeAzione", scrive una lettera per sottolineare alcune delle gravi discrepanze rilevate nella nostra città.
"Viviamo giorni di passione e di preoccupazione ai massimi livelli in questa seconda ondata pandemica, giorni in cui molto spesso il cittadino è lasciato solo al proprio destino.
Arriverà il momento della resa dei conti in cui chi ha sbagliato dovrà pagare, ma il momento non è questo.
Adesso occorre salvare il salvabile: il mio è un appello alle istituzioni, politiche, amministrative e dirigenziali, alla ASL territoriale. Basta preghiere.
Ufficio igiene preso d'assalto, con assembramenti mattutini di utenti in attesa di sottoporsi a tampone, dove chi magari è negativo rischia sul serio il contagio.
Utenti in isolamento fiduciario lasciati al proprio destino senza nessuna informazione ne risposta alcuna sui tempi e i modi.
Utenti ancor peggio costretti a provvedere autonomamente all'approvvigionamento di ossigeno, ormai introvabile nelle farmacie di tutta la provincia.
"Senza saturimetro non sei nessuno". "Sopra i 90 devi stare a casa".
Così si rischia sul serio di cancellare lo sforzo immane degli operatori della sanità, delle USCA, del 118, di medici e infermieri, degli OSS, impegnati sul fronte.
I disastri della Sanità pubblica negli ultimi decenni non devono essere la ragione per tirare indietro la gamba! I dati la dicono tutta su dove albergano i ritardi e su dove lievitano gli "attualmente positivi", la conferma dalle parole del Sindaco Bruno che in un video messaggio di qualche notte addietro asserisce con tanta leggerezza che "i tempi di guarigione del Coronavirus sono passati dai 15-18 giorni di marzo ai 28-30 giorni odierni"; non credo vi siano evidenze scientifiche in questa affermazione, soprattutto facendo riferimento a quanto riportato nella Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 la quale aggiorna le indicazioni riguardo la durata e il termine dell'isolamento e della quarantena, in considerazione dell'evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, delle indicazioni provenienti da alcuni organismi internazionali (OMS ed ECDC) e del parere formulato dal Comitato Tecnico Scientifico l'11 ottobre 2020.
Ora è la città a pregare voi, dirigenti sanitari tutti, politici ed amministratori locali. Potenziare il servizio di assistenza telefonica, potenziare le USCA, "inventarsi" soluzioni per tamponi domiciliari non solo nelle scuole, ridurre al minimo gli assembramenti fuori agli uffici preposti. Tutto ciò che è stato fatto poco e male in questi mesi.
Riceverete la gratitudine di tante famiglie che in queste ore vivono appese al filo della speranza, perché quando dicevate andrà tutto bene, vi abbiamo creduto".
"Viviamo giorni di passione e di preoccupazione ai massimi livelli in questa seconda ondata pandemica, giorni in cui molto spesso il cittadino è lasciato solo al proprio destino.
Arriverà il momento della resa dei conti in cui chi ha sbagliato dovrà pagare, ma il momento non è questo.
Adesso occorre salvare il salvabile: il mio è un appello alle istituzioni, politiche, amministrative e dirigenziali, alla ASL territoriale. Basta preghiere.
Ufficio igiene preso d'assalto, con assembramenti mattutini di utenti in attesa di sottoporsi a tampone, dove chi magari è negativo rischia sul serio il contagio.
Utenti in isolamento fiduciario lasciati al proprio destino senza nessuna informazione ne risposta alcuna sui tempi e i modi.
Utenti ancor peggio costretti a provvedere autonomamente all'approvvigionamento di ossigeno, ormai introvabile nelle farmacie di tutta la provincia.
"Senza saturimetro non sei nessuno". "Sopra i 90 devi stare a casa".
Così si rischia sul serio di cancellare lo sforzo immane degli operatori della sanità, delle USCA, del 118, di medici e infermieri, degli OSS, impegnati sul fronte.
I disastri della Sanità pubblica negli ultimi decenni non devono essere la ragione per tirare indietro la gamba! I dati la dicono tutta su dove albergano i ritardi e su dove lievitano gli "attualmente positivi", la conferma dalle parole del Sindaco Bruno che in un video messaggio di qualche notte addietro asserisce con tanta leggerezza che "i tempi di guarigione del Coronavirus sono passati dai 15-18 giorni di marzo ai 28-30 giorni odierni"; non credo vi siano evidenze scientifiche in questa affermazione, soprattutto facendo riferimento a quanto riportato nella Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 la quale aggiorna le indicazioni riguardo la durata e il termine dell'isolamento e della quarantena, in considerazione dell'evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, delle indicazioni provenienti da alcuni organismi internazionali (OMS ed ECDC) e del parere formulato dal Comitato Tecnico Scientifico l'11 ottobre 2020.
Ora è la città a pregare voi, dirigenti sanitari tutti, politici ed amministratori locali. Potenziare il servizio di assistenza telefonica, potenziare le USCA, "inventarsi" soluzioni per tamponi domiciliari non solo nelle scuole, ridurre al minimo gli assembramenti fuori agli uffici preposti. Tutto ciò che è stato fatto poco e male in questi mesi.
Riceverete la gratitudine di tante famiglie che in queste ore vivono appese al filo della speranza, perché quando dicevate andrà tutto bene, vi abbiamo creduto".