Regoliamoci 2014 di Libera: premiato l'Istituto "Jannuzzi-Di Donna"
Venerdì 6 giugno alle 10, nell'Auditorium dell'Oratorio Salesiano di Andria la cerimonia
lunedì 2 giugno 2014
10.52
Otto edizioni del concorso nazionale "Regoliamoci", indetto ogni anno dall'Associazione Libera, e quinta volta consecutiva per una scuola andriese finalista nazionale. E' questo il risultato del percorso formativo sull'educazione alla cittadinanza, alla responsabilità civile, alla legalità democratica con l'obiettivo di far riflettere gli studenti di ogni ordine e grado sul tema generale dei traffici mafiosi, e fortemente voluto dall'associazione che ha come fondatore Don Luigi Ciotti. L'Istituto "Jannuzzi-Di Donna", infatti, sarà premiato venerdì 6 giugno alle 10 nell'Auditorium dell'Oratorio Salesiano di Andria, per l'approdo alle finali nazionali che vedrà l'atto conclusivo proprio nella giornata di domani a Roma alla presenza del Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.
«Per Libera costruire comunità alternative alla mafia significa partire dal tema della dignità di ogni essere vivente e dei suoi diritti universali - dice l'Ing. Vito Leonetti, responsabile del circolo andriese - perché le mafie proliferano laddove c'è assenza dei diritti fondamentali, laddove il profitto prevale su ogni cosa, laddove gli esseri viventi diventano degli oggetti di scambio». Il tema svolto quest'anno è stato "Stop al Traffico".
«Il fenomeno delle emergenti crisi finanziarie e della globalizzazione hanno aperto alle mafie nuovi mercati ed opportunità rispetto ai traffici e alle tratte "tradizionali" - prosegue Vito Leonetti - Ora più che mai non è possibile parlare di mafie senza tenere conto delle loro dinamiche su scala globale, della loro incidenza in settori sempre più diversificati: qualsiasi cosa può portare ricchezza è un bene e deve essere sfruttato, fino a distruggere le stesse realtà in cui prosperano, senza fare distinzione per gli uomini, gli animali e l'ambiente». Il concorso quest'anno ha diviso, come al solito, il tema in tre diversi oggetti di studio in base alle diverse classi d'età. Si è partiti dalle scuola primarie con "Animalandia", un percorso sulla zoomafie, per poi arrivare alle scuole secondarie di I° grado con "IN-trattabili", un percorso sulla tratta degli esseri umani e finire alle scuole secondarie di II° grado con "In buona sostanza" ed il percorso sul narcotraffico.
Nella giornata di venerdì, ad Andria, la presentazione di tutti gli elaborati proposti dalle Scuole andriesi, in collaborazione tra il Presidio di Libera di Andria e l'assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Andria con la premiazione dell'istituto "Jannuzzi-Di Donna", per l'approdo alle finali nazionali dopo i successi ottenuti a partire dal 2010 dall'Istituto "Imbriani" (per due volte), dalla Scuola "Oberdan" e dalla Scuola "Verdi".
«Per Libera costruire comunità alternative alla mafia significa partire dal tema della dignità di ogni essere vivente e dei suoi diritti universali - dice l'Ing. Vito Leonetti, responsabile del circolo andriese - perché le mafie proliferano laddove c'è assenza dei diritti fondamentali, laddove il profitto prevale su ogni cosa, laddove gli esseri viventi diventano degli oggetti di scambio». Il tema svolto quest'anno è stato "Stop al Traffico".
«Il fenomeno delle emergenti crisi finanziarie e della globalizzazione hanno aperto alle mafie nuovi mercati ed opportunità rispetto ai traffici e alle tratte "tradizionali" - prosegue Vito Leonetti - Ora più che mai non è possibile parlare di mafie senza tenere conto delle loro dinamiche su scala globale, della loro incidenza in settori sempre più diversificati: qualsiasi cosa può portare ricchezza è un bene e deve essere sfruttato, fino a distruggere le stesse realtà in cui prosperano, senza fare distinzione per gli uomini, gli animali e l'ambiente». Il concorso quest'anno ha diviso, come al solito, il tema in tre diversi oggetti di studio in base alle diverse classi d'età. Si è partiti dalle scuola primarie con "Animalandia", un percorso sulla zoomafie, per poi arrivare alle scuole secondarie di I° grado con "IN-trattabili", un percorso sulla tratta degli esseri umani e finire alle scuole secondarie di II° grado con "In buona sostanza" ed il percorso sul narcotraffico.
Nella giornata di venerdì, ad Andria, la presentazione di tutti gli elaborati proposti dalle Scuole andriesi, in collaborazione tra il Presidio di Libera di Andria e l'assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Andria con la premiazione dell'istituto "Jannuzzi-Di Donna", per l'approdo alle finali nazionali dopo i successi ottenuti a partire dal 2010 dall'Istituto "Imbriani" (per due volte), dalla Scuola "Oberdan" e dalla Scuola "Verdi".